Incidenti in montagna, due morti e un baby alpinista in coma

Blue.

Utente Mitico
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11 Luglio 2008
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Incidenti in montagna, due morti e un baby alpinista in coma
Un ragazzo di 15 anni in gravi condizioni dopo essere scivolato in un canalone sul gruppo del Monviso

MILANO - È in coma farmacologico G.B., il baby alpinista - 15 anni appena - che domenica mattina è scivolato in un canalone mentre con un gruppo del Cai stava salendo a Punta Udine, sul gruppo del Monviso. Ricoverato all'ospedale Cto di Torino, è stato intubato ed è in prognosi riservata. Meno gravi le condizioni di altri due giovani escursionisti, ricoverati all'ospedale Santa Croce di Cuneo. Facevano tutti parte di un gruppo di 28 giovani della scuola di alpinismo di Orbassano (Torino) e, dopo aver trascorso la notte ai 2.700 metri del rifugio Giacoletti, avevano iniziato la salita alla punta dal colle del Coulour del Porco. All'improvviso la caduta lungo il canalone innevato, che in quel punto è parecchio ripido, e l'intervento del soccorso alpino e del 118. I due alpinisti meno gravi, Lorenzo e Stella di 14 e 16 anni, vengono ricoverati all'ospedale Santa Croce di Cuneo. Il primo ha un trauma facciale, la ragazza soltanto alcuni ematomi e un grande spavento. Grave invece l'amico Gabriele, 15 anni, che viene ricoverato con un brutto trauma cranico al Cto di Torino, dove è tenuto in coma farmacologico, assistito dai genitori che sono corsi al suo capezzale.

DUE MORTI - Ma la giornata è stata segnata da altri due gravissimi incidenti in montagna. Un alpinista è morto sulla ferrata Santner, una classica delle escursioni estive a 2.700 metri di quota sul Catinaccio, in Alto Adige. L'uomo ha perso l'appiglio, precipitando a valle e schiantandosi su una roccia. È la seconda vittima della montagna in pochi giorni nella stessa zona. La disgrazia è avvenuta nel pomeriggio in condizioni meteo perfette. A nulla è valso l'intervento di un elicottero della protezione civile che dopo l'incidente ha portato i soccorritori sul posto. Al loro arrivo per l'alpinista, ormai, non c'era più nulla da fare. L'incidente potrebbe essere stato causato dalle tracce di neve tardiva ancora presenti su una parte del percorso. Sulla stessa ferrata lunedì scorso era morto un altro alpinista, un tedesco che, privo delle dotazioni di sicurezza, era precipitato per un centinaio di metri. Un altro incidente mortale si è invece verificato sul versante francese delle Levanne. La vittima si chiamava Gianluca Spaghetto e aveva 39 anni. L'uomo, che risiedeva a Rivoli, avrebbe perso l'equilibrio a causa dello spostamento di una pietra. La vittima, che non aveva grande esperienza di montagna, era iscritta da un paio d'anni alla sezione di Rivoli del Cai e si era aggregato ad una escursione organizzata dal Cai di Coazze. L'incidente si è verificato nel parco nazionale della Vanoise, in località Bonneville.

GRAN SASSO - Meno gravi gli incidenti che si sono registrati sul Gran Sasso. Due sul Corno Grande, dove il soccorso alpino ha recuperato un alpinista che accusava sintomi di spossatezza e un secondo che si è procurato la distorsione della caviglia destra scivolando dalla vetta orientale. M.P., 35 anni di Ancona, si è invece lussato una spalla cadendo nel Canale Bonacossa, sul Corno Piccolo.

Corriere.it