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E’ questa la differenza tra la domanda (15 milioni più Biabiany) e l’offerta di Moratti, pronto a cedere il francese ma non a svenarsi
L'Inter ha messo le mani su Giampaolo Pazzini, ma non ha ancora in pugno il centravanti della Sampdoria e della Nazionale. Colpa di una distanza ancora sensibile tra domanda e offerta che spinge gli ottimisti (e il Pazzo) a sperare che tutto vada in porto nelle prossime ore, ma che invita i due club alla prudenza. « Non è ancora fatta e ci sono altre possibilità » frenano da Corso Vittorio Emanuele dove non hanno smesso di circolare i nomi di Matri e quello di Sanchez dopo che per Di Vaio, Floccari e Pellissier gli assalti sono caduti nel vuoto.
Le telefonate di ieri mattina tra il dt nerazzurro Branca, che non è andato con la squadra a Napoli ( c'era il ds Ausilio), il ds della Sampdoria Tosi e l'entourage del giocatore hanno dato la sensazione del work in progress, ma l'Inter è distante qualche milione dal 'colpo' che risponderebbe ai fuochi d'artificio milanisti di gennaio. Traduzione in cifre: la Samp vuole l'intero cartellino di Biabiany più 15 milioni cash, Moratti è pronto a cedere l'ex Parma a titolo definitivo, ma non va oltre i 10 milioni. E a complicare tutto c'è la valutazione del francese che l'Inter fissa a 9 milioni e che a Genova riducono di un paio di milioni. Tosi ha avuto Biabiany al Modena e anche Di Carlo lo stima. Volevano portarlo in blucerchiato già in estate. Niente di fatto. Adesso il finale sarà diverso. Jonathan all'Inter non ha quasi mai potuto giocare nel ruolo a lui più congeniale e si è adattato alle esigenze tattiche di Benitez. Il nuovo modulo di Leonardo (4-3-1-2) lo avrebbe ulteriormente penalizzato: da qui la scelta di trasferirsi a Genova dove potrà esprimersi al massimo.
La volontà di Santon di non muoversi da Milano, neppure in prestito, a gennaio ha eliminato una possibile contropartita tecnica per ridurre la forbice. E alla Sampdoria non interessano neppure altri giocatori nerazzurri, da Caldirola ( in prestito al Vitesse) a Biraghi passando per Alibec che potevano rientrare nell'affare. Vogliono soldi, a Genova. Garrone ne ha parlato anche con il figlio e il nipote, che fanno parte del comitato strategico del club. Non è convinto di cedere il Pazzo, ma il ragazzo spinge forte. E oggi il dt Branca parlerà con Leonardo e con Moratti. Senza uno sforzo (economico) del patron, non può fare miracoli.
corrieredellosport.it