L'intervento è perfettamente riuscito, ora si pensa a recuperare. Con calma, senza fretta, perché l'infortunio è di quelli seri e a trentaquattro anni serve una cautela ancora maggiore. Diego Milito è uscito nel pomeriggio dalla sala operatoria del Policlinico San Matteo di Pavia con la prospettiva di dover stare fermo per i prossimi sei mesi, se tutto andrà secondo programma. Tornerà alla fine dell'estate, quando i compagni di squadra staranno per ultimare la preparazione. "Non esiste un'Inter senza Milito per il prossimo anno", ha detto oggi Andrea Stramaccioni in conferenza stampa, confermando l'idea della società di attendere il rientro del giocatore per affidargli nuovamente le chiavi dell'attacco.
In casa nerazzurra viene esclusa la possibilità che il giocatore non rientri, sia perché la medicina negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in materia, sia perché l'argentino ha dimostrato negli anni di avere una tempra da campione, riprendendosi di volta in volta dai guai muscolari ai quali è andato incontro sempre più spesso. Milito è il primo a non voler chiudere la propria avventura calcistica con una pagina così brutta, dopo averne scritte di fondamentali nella storia recente dell'Inter. L'affetto a lui mostrato dai tifosi nerazzurri è frutto della dedizione sul campo e dei risultati raggiunti, nel 2010 i cinque trofei conquistati dal club portano tutti la sua firma, a maggio 2011 ha vinto l'ultima (in ordine di tempo) competizione della carriera (la Coppa Italia, con un gol nella finale contro il Palermo). Prima dell'infortunio si era parlato di un possibile ritorno in patria al Racing a fine stagione. Ora ad Appiano Gentile non si aspetta altro che il suo ritorno. Certo è che per i compagni regalare a Milito una nuova partecipazione alla Champions League, centrando il terzo posto in campionato, sarà molto più difficile senza il suo apporto.
ansa
In casa nerazzurra viene esclusa la possibilità che il giocatore non rientri, sia perché la medicina negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in materia, sia perché l'argentino ha dimostrato negli anni di avere una tempra da campione, riprendendosi di volta in volta dai guai muscolari ai quali è andato incontro sempre più spesso. Milito è il primo a non voler chiudere la propria avventura calcistica con una pagina così brutta, dopo averne scritte di fondamentali nella storia recente dell'Inter. L'affetto a lui mostrato dai tifosi nerazzurri è frutto della dedizione sul campo e dei risultati raggiunti, nel 2010 i cinque trofei conquistati dal club portano tutti la sua firma, a maggio 2011 ha vinto l'ultima (in ordine di tempo) competizione della carriera (la Coppa Italia, con un gol nella finale contro il Palermo). Prima dell'infortunio si era parlato di un possibile ritorno in patria al Racing a fine stagione. Ora ad Appiano Gentile non si aspetta altro che il suo ritorno. Certo è che per i compagni regalare a Milito una nuova partecipazione alla Champions League, centrando il terzo posto in campionato, sarà molto più difficile senza il suo apporto.
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