Milano - Il presidente dell'Inter Massimo Moratti è davvero furioso al termine del pareggio ottenuto in casa contro il Cagliari e arriva a definire gli arbitri incapaci, ma soprattutto sottolinea che si tratta di una situazione già vista in passato. Dopo la rabbia per la mancata assegnazione di un rigore a favore dell'Inter la società nerazzurra arriva a decidere per il silenzio stampa, ma il presidente Massimo Moratti sceglie comunque di dire la sua per far capire come si tratti di una situazione che non sia possibile accettare in maniera così semplice arrivando a sottolineare che si tratta di una situazione che gli ricorda il periodo precedente allo scandalo di "Calciopoli". Ecco le parole di Moratti, la cui furia è davvero impossibile da placare soprattutto perchè era importante riuscire a vincere per l'Inter approfittando del pareggio ottenuto ieri da Juventus e Napoli: "L'arbitro è stato determinante per il risultato, è inevitabile il nostro risentimento. È la terza volta di seguito che si verificano gravi errori e sviste contro di noi. Si tratta di situazioni che ho già vissuto in passato e dopo tanti anni non vorrei ritrovarmi in queste situazioni. Non mi piace rientrare in situazioni del passato. Il rigore oggi era grande come una casa, non scherziamo". Il patron nerazzurro, infatti, arriva a sostenere che si tratta di una situazione insostenibile proprio perchè arriva dopo altre due partite in cui ci sono state decisioni discutibili ai danni dell'Inter, ovvero il rigore assegnato all'Atalanta la scorsa settimana che si è rivelato decisivo per la sconfitta dei nerazzurri, e il gol in fuorigioco segnato da Asamoah contro la Juventus già dopo venti secondi, anche se poi in questo caso la formazione di Stramaccioni era comunque riuscita a portare a casa un'importante vittoria. Inevitabile quindi dopo queste osservazioni il duro giudizio di Moratti contro gli arbitri del nostro campionato: "In quelle partite è andato tutto bene a nostro favore? Voi le vedete le partite, io sono di parte, e sono danneggiato, mi sembra sia il caso di dirlo e siamo arrabbiati. Disegno? Macchè. È l'incapacità. Se ci fosse un disegno sarebbe gravissimo. Con la Juve abbiamo vinto per grazia di Dio, a Bergamo il rigore che definisco dubbio soltanto per far piacere alla classe arbitrale. E poi oggi una situazione assurda che certi commentatori televisivi in virtù della loro esperienza juventina hanno detto che non era rigore. Pretendiamo più rispetto da arbitri e classe arbitrale. Serviva un fischietto internazionale? Se dicono di fare certe cose le può fare chiunque".
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