LONDRA, 9 agosto - Meno di due mesi dopo il Mondiale, per la precisione 47 giorni dopo la disfatta di Johannseburg con la Slovacchia, riparte, rinascendo, l’Italia. Dieci ‘prime volte’ nel clan Italia, fra campo e panchina: Prandelli, Molinaro, Viviano, Mirante, Astori, Lucchini, Antonini, Lazzari, più Balotelli e Amauri. Ma in campo, contro la Costa d’Avorio orfana di Drogba, gli esordienti sicuri saranno Sirigu e Motta (già convocati e mai schierati in azzurro), Molinaro, Balotelli e Amauri. Cinque debuttanti certi, più il ct.
BALO-CASSANO - Non è un rinnovamento, ma una rifondazione. L’Italia riparte domani cercando di rinascere o quanto meno cercando un primo passo giusto per la rinascita. Prandelli ha riunito la Nazionale a Coverciano, prima di partire per Londra, e ha chiesto tre cose: «Spirito di squadra, generosità e ordine tattico». Ma il marchio che Cesare ha dato alla sua prima formazione è quello della qualità. Se domani, all’Upton Park, andrà come tutti speriamo, questa squadra diventerà la Nazionale di Cassano e Balotelli. Nessuno ha fatto pressioni su Prandelli perchè convocasse i fenomeni più scapestrati d’Italia, ma se uno pensa a una squadra con un po’ di qualità, come fa a lasciarli fuori? Poi vedremo cosa accadrà in futuro, quanto i due sapranno diventare parte integrante del gruppo del nuovo ct. Intanto meglio averli dentro.
AMAURI - Se però dovessimo puntare su un giocatore per domani sera faremmo il nome di Amauri. Si è vista bene, in questa due giorni di Coverciano, la differenza di condizione fra il bomber della Juve e tutti gli altri azzurri, juventini esclusi. Amauri, che ha cominciato la preparazione all’inizio del mese scorso, è già in piena forma. Balotelli, invece, non ha ancora giocato un minuto. Cassano e Balotelli sono i giocatori che Lippi non ha voluto portare con sè in Sudafrica, al primo ha chiuso ogni porta, al secondo gliel’avrebbe aperta se per caso fosse rimasto in Nazionale. Amauri invece è il giocatore per cui si è battuto. Se domani farà gol, un pensierino, magari piccolo piccolo, dovrà andare anche a Lippi.
Corrieredellosport
BALO-CASSANO - Non è un rinnovamento, ma una rifondazione. L’Italia riparte domani cercando di rinascere o quanto meno cercando un primo passo giusto per la rinascita. Prandelli ha riunito la Nazionale a Coverciano, prima di partire per Londra, e ha chiesto tre cose: «Spirito di squadra, generosità e ordine tattico». Ma il marchio che Cesare ha dato alla sua prima formazione è quello della qualità. Se domani, all’Upton Park, andrà come tutti speriamo, questa squadra diventerà la Nazionale di Cassano e Balotelli. Nessuno ha fatto pressioni su Prandelli perchè convocasse i fenomeni più scapestrati d’Italia, ma se uno pensa a una squadra con un po’ di qualità, come fa a lasciarli fuori? Poi vedremo cosa accadrà in futuro, quanto i due sapranno diventare parte integrante del gruppo del nuovo ct. Intanto meglio averli dentro.
AMAURI - Se però dovessimo puntare su un giocatore per domani sera faremmo il nome di Amauri. Si è vista bene, in questa due giorni di Coverciano, la differenza di condizione fra il bomber della Juve e tutti gli altri azzurri, juventini esclusi. Amauri, che ha cominciato la preparazione all’inizio del mese scorso, è già in piena forma. Balotelli, invece, non ha ancora giocato un minuto. Cassano e Balotelli sono i giocatori che Lippi non ha voluto portare con sè in Sudafrica, al primo ha chiuso ogni porta, al secondo gliel’avrebbe aperta se per caso fosse rimasto in Nazionale. Amauri invece è il giocatore per cui si è battuto. Se domani farà gol, un pensierino, magari piccolo piccolo, dovrà andare anche a Lippi.
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