- 12 Luglio 2008
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Era inevitabile e dal momento in cui fu annunciata la sua morte, i media di tutto il mondo si sono interrogati su quando e chi avrebbe per primo espresso dubbi proprio sulla morte. Sul web già da qualche giorno circolavano domande inquietanti, fino a che è arrivato il titolo a tutta pagina: “Jacko non è morto”. In una corrispondenza per il Giornale da Los Angeles, Giuseppe De Bellis pone quesiti da brivido, tipo: 1) Non si è mai visto il cadavere; 2) Il video delle prove dello spettacolo da mandare in scena a Londra, dimostrano che Michael Jackson era in perfetta forma; 3) il certificato di morte è falso; 4) molti dicono che Jackson volva fuggire dai creditori; 5) cinque anni fa, in un vertice segretissimo, fu pianificata la fuga. E ancora: 6) di che cosa è morto? Non si sa; 7) Dove è stato sepolto? Nessuno l’ha visto.
DA PRESLEY A MOANA POZZI… Inevitabile, come dicevamo all’inizio ma il tam tam sui siti statunitense cresce di giorno in giorno, di ora in ora. Su una sola cosa sono tutti d’accordo, sul fatto che i figli sarebbero i soli veramente all’oscuro di tutto, cioè a credere che Michael sia morto davvero. Insomma, una storia che si ripete, come dimostrano gli illustri e mai dimenticati precedenti da Elvis Presley, deceduto il 16 agosto del 1977 a Jim Morrison, scomparso nel 1971; da Kurt Cobain a Moana Pozzi, per non parlare di Marily Monroe. Anche Michael Jackson è ufficialmente nell’emisfero dei finti defunti.
LO STRANO CERTIFICATO… A proposito del certificato di morte, scrive il sito gossipblog.it: “Dopo la cerimonia funebre in mondovisione, oggi viene mostrato ai media il certificato di morte di Michael Jackson. Accanto a tutti i dati anagrafici del cantante compare anche il nome di La Toya Jackson, che è stata colei che ha fornito tutte le notizie per la compilazione del certificato. La causa del decesso non è stata resa nota nel certificato, al suo posto compare la scritta “rinviata”, in attesa degli esami tossicologici.
Curioso anche il luogo di deposizione della salma: sul certificato viene specificato che il cimitero di Forest Lawn e’ una collocazione non definitiva. Ulteriore dubbio: come residenza non viene indicata la casa dove ha trovato la morte Jacko, Holmby Hills, bensì la residenza di Encino della famiglia Jackson. Ma sono errori di La Toya o verità sconosciute ai più?”
Fonte : Leggo.it
MA BASTA!!LASCIAELO RIPOSArE IN PACE!
DA PRESLEY A MOANA POZZI… Inevitabile, come dicevamo all’inizio ma il tam tam sui siti statunitense cresce di giorno in giorno, di ora in ora. Su una sola cosa sono tutti d’accordo, sul fatto che i figli sarebbero i soli veramente all’oscuro di tutto, cioè a credere che Michael sia morto davvero. Insomma, una storia che si ripete, come dimostrano gli illustri e mai dimenticati precedenti da Elvis Presley, deceduto il 16 agosto del 1977 a Jim Morrison, scomparso nel 1971; da Kurt Cobain a Moana Pozzi, per non parlare di Marily Monroe. Anche Michael Jackson è ufficialmente nell’emisfero dei finti defunti.
LO STRANO CERTIFICATO… A proposito del certificato di morte, scrive il sito gossipblog.it: “Dopo la cerimonia funebre in mondovisione, oggi viene mostrato ai media il certificato di morte di Michael Jackson. Accanto a tutti i dati anagrafici del cantante compare anche il nome di La Toya Jackson, che è stata colei che ha fornito tutte le notizie per la compilazione del certificato. La causa del decesso non è stata resa nota nel certificato, al suo posto compare la scritta “rinviata”, in attesa degli esami tossicologici.
Curioso anche il luogo di deposizione della salma: sul certificato viene specificato che il cimitero di Forest Lawn e’ una collocazione non definitiva. Ulteriore dubbio: come residenza non viene indicata la casa dove ha trovato la morte Jacko, Holmby Hills, bensì la residenza di Encino della famiglia Jackson. Ma sono errori di La Toya o verità sconosciute ai più?”
Fonte : Leggo.it
MA BASTA!!LASCIAELO RIPOSArE IN PACE!