La prima trasferta del 2013 con la sicurezza della capolista, nonostante un po’ troppo self control nella ripresa, riconsegna alla Juve la cima della classifica, divisa per una notte con il Napoli.
A Verona, in una contea Chievo inospitale da cinque anni, ai bianconeri è bastato il primo tempo: gol di Matri, dopo 10 minuti, bis di Lichtsteiner sull’uscio dell’intervallo (41’ pt). Il Chievo ha messo il naso fuori, e un po’ meno monotonia alla partita, in avvio di ripresa, infilando Buffon con un forte tiro di Thereau, forse lievemente deviato da Caceres.
Da lì in poi, però, la Juve non ha mai corso grandi rischi, come del resto il Chievo, visto che i bianconeri si sono limitati a gestire anche troppo la partita: sul 2-1 non proprio il massimo, se in questo inizio d’anno la squadra di Conte aveva già subito cinque rimonte (Coppa Italia compresa). Un contropiede del Chievo, che pure avrebbe avuto l’occasione di innescarne, avrebbe potuto rovinare l’ennesima domenica a Conte, tornato rinchiuso in un box tv, per le due giornate di squalifica.
La Juve è partita con il volante della gara in mano, passando in vantaggio dopo dieci minuti su una bellissima combinazione tra Vidal-Matri: il cileno con un morbido lancio ha pescato in area la punta che, con un gran sinistro al volo, da posizione angolata, ha battuto Puggioni. Poteva concedere il replay Giovinco, dieci minuti più tardi, ma dopo il triangolo con Matri, ha toccato fuori il diagonale.
E’ toccato a Lichtsteiner mettere al sicuro la partita, spedendo dentro con un forte tiro un tocco di Giovinco, ben servito in area da Matri, il migliore dei suoi. La partita ha avuto un sussulto con il gol di Thereau, su una respinta corta della difesa juventina, ma poi l’encefalogramma delle emozioni è stato piattissimo. Tranne dopo il gol, quando lo stadio, esaurito e per la maggioranza bianconero, è esploso di gioia, come pure i giocatori: dopo tre partite, i bianconeri tornano alla vittoria.
Fonte: LaStampa
A Verona, in una contea Chievo inospitale da cinque anni, ai bianconeri è bastato il primo tempo: gol di Matri, dopo 10 minuti, bis di Lichtsteiner sull’uscio dell’intervallo (41’ pt). Il Chievo ha messo il naso fuori, e un po’ meno monotonia alla partita, in avvio di ripresa, infilando Buffon con un forte tiro di Thereau, forse lievemente deviato da Caceres.
Da lì in poi, però, la Juve non ha mai corso grandi rischi, come del resto il Chievo, visto che i bianconeri si sono limitati a gestire anche troppo la partita: sul 2-1 non proprio il massimo, se in questo inizio d’anno la squadra di Conte aveva già subito cinque rimonte (Coppa Italia compresa). Un contropiede del Chievo, che pure avrebbe avuto l’occasione di innescarne, avrebbe potuto rovinare l’ennesima domenica a Conte, tornato rinchiuso in un box tv, per le due giornate di squalifica.
La Juve è partita con il volante della gara in mano, passando in vantaggio dopo dieci minuti su una bellissima combinazione tra Vidal-Matri: il cileno con un morbido lancio ha pescato in area la punta che, con un gran sinistro al volo, da posizione angolata, ha battuto Puggioni. Poteva concedere il replay Giovinco, dieci minuti più tardi, ma dopo il triangolo con Matri, ha toccato fuori il diagonale.
E’ toccato a Lichtsteiner mettere al sicuro la partita, spedendo dentro con un forte tiro un tocco di Giovinco, ben servito in area da Matri, il migliore dei suoi. La partita ha avuto un sussulto con il gol di Thereau, su una respinta corta della difesa juventina, ma poi l’encefalogramma delle emozioni è stato piattissimo. Tranne dopo il gol, quando lo stadio, esaurito e per la maggioranza bianconero, è esploso di gioia, come pure i giocatori: dopo tre partite, i bianconeri tornano alla vittoria.
Fonte: LaStampa