- 23 Luglio 2009
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Vive in Virginia, ha 37 anni, e l’emisfero destro del cervello si è fatto carico di tutte le funzioni normalmente svolte da quello sinistro, costringendo la comunità scientifica a nuove teorie.Michelle Mack è nata con mezzo cervello, a causa di un problema durante la gestazione. Nonostante questo è diplomata e conduce una vita indipendente. Ha una memoria eccezionale per le date e gli avvenimenti.
Quando nacque tutti si accorsero che qualcosa non era andato per il verso giusto ma nessuno, per 27 lunghi anni, è riuscito a scoprire cosa. I medici sapevano bene quali cause escludere ma non quali considerare. Dieci anni fa il dottor Grafman, dell’Istituto Nazionale della Salute, è giunto alla conclusione che l’emisfero sinistro del cervello fosse compromesso. Grafman dice “eravamo sorpresi di vedere un danno cerebrale tanto esteso: benché ci fosse ancora una struttura del lobo, la massa e la corteccia erano irrimediabilmente danneggiate e non c’era traccia delle strutture che governano movimenti, comportamenti e cognizioni”. Nel vedere che Michelle era in grado di muoversi e reagire all’ambiente circostante, Grafman è giunto alla sola conclusione possibile: l’emisfero destro si è fatto carico dei compiti non svolti da quello sinistro. Ed è possibile tuttavia, dice il medico, che alcune attività solitamente svolte dalla parte destra del cervello siano compromesse dal troppo carico. Michelle è diplomata, ha un lavoro e buone prospettive di vita, anche se fa fatica a controllare le proprie emozioni e alcuni aspetti legati allo spazio-tempo. Negli ultimi anni ha persino migliorato alcuni suoi deficit.Il Dottor Grafman ha rivisto e corretto molte delle sue teorie in materia dopo avere diagnosticato la disfunzione di Michelle.
Quando nacque tutti si accorsero che qualcosa non era andato per il verso giusto ma nessuno, per 27 lunghi anni, è riuscito a scoprire cosa. I medici sapevano bene quali cause escludere ma non quali considerare. Dieci anni fa il dottor Grafman, dell’Istituto Nazionale della Salute, è giunto alla conclusione che l’emisfero sinistro del cervello fosse compromesso. Grafman dice “eravamo sorpresi di vedere un danno cerebrale tanto esteso: benché ci fosse ancora una struttura del lobo, la massa e la corteccia erano irrimediabilmente danneggiate e non c’era traccia delle strutture che governano movimenti, comportamenti e cognizioni”. Nel vedere che Michelle era in grado di muoversi e reagire all’ambiente circostante, Grafman è giunto alla sola conclusione possibile: l’emisfero destro si è fatto carico dei compiti non svolti da quello sinistro. Ed è possibile tuttavia, dice il medico, che alcune attività solitamente svolte dalla parte destra del cervello siano compromesse dal troppo carico. Michelle è diplomata, ha un lavoro e buone prospettive di vita, anche se fa fatica a controllare le proprie emozioni e alcuni aspetti legati allo spazio-tempo. Negli ultimi anni ha persino migliorato alcuni suoi deficit.Il Dottor Grafman ha rivisto e corretto molte delle sue teorie in materia dopo avere diagnosticato la disfunzione di Michelle.