Release La next-gen può andare veramente a 1080p e 60fps?

Rootlf

Utente Senior
Autore del topic
16 Maggio 2013
1.829
32
Miglior risposta
0
Gli hardcore gamer lo stanno chiedendo a gran voce e le console di nuova generazione potrebbero accontentarli. Stiamo parlando della gioia dei 60 fotogrammi al secondo a una risoluzione Full HD da 1080p. La notizia diffusa alla conferenza E3 di Microsoft che Battlefield 4 girerà al massimo frame rate è stata abbastanza impressionante, ma anche il fatto che il prossimo Halo possa riuscire a mantenere i 60fps è stata una vera sorpresa. Nel frattempo l'esordiente Titanfall, realizzato da ex membri di Infinity Ward, sembra essere diventato il punto di riferimento per lo standard nella fluidità e risposta del gameplay delle prossime console, offrendo allo stesso tempo una grafica strabiliante.

Dopo la falsa alba del gameplay a 1080p sulle console attuali, è apparso chiaramente dai proclami dell'E3 2013 che la risoluzione Full-HD su console non sia più un sogno ma che potrebbe diventare la normalità per il gaming di nuova generazione, standardizzando i 60 fotogrammi al secondo per tutti i titoli di fascia alta, in particolare gli sparatutto. Il più importante vantaggio competitivo che Call of Duty ha avuto nei confronti dei suoi rivali su Xbox 360 e PS3 potrebbe diventare un ricordo del passato. Gli avversari di Activision hanno dato la priorità a un gameplay fluido e a una grafica di alto livello. Di conseguenza il franchise di Call of Duty, che da sempre aveva fatto dei 60fps il suo punto di forza, non è mai apparso così vulnerabile.

Qualcuno potrebbe suggerire che si tratti del culmine dell'evoluzione contro la rivoluzione. Il motore di Call of Duty è stato migliorato nel corso degli anni, ma come la stessa Infinity Ward ha ammesso il debutto su console next-gen di questo franchise utilizza una versione migliorata della tecnologia esistente, con una linea ereditaria che risale ai giorni in cui lo sviluppatore americano aveva iniziato a programmare su Xbox 360. Certo, la tecnologia è avanzata notevolmente nel corso degli anni e ci sono un sacco di nuove feature incorporate nella versione next-gen di questo engine. Si notano l'illuminazione dinamica, la tessellazione "Sub-D", una migliore animazione e un displacement mapping assolutamente sontuosi. Ma, a dirla tutta, non abbiamo ancora visto nulla che ci abbia fatto saltare sulla sedia e che confermi un eventuale balzo generazionale rispetto alle tecnologie concorrenti.

L'approccio di DICE a Battlefield 4 è certamente rivoluzionario a confronto. Il Frostbite 2 usato in BF3 ha posto le basi per un motore DirectX 11 in grado di scalare molto bene su una vasta gamma di hardware PC, con caratteristiche tecniche assenti nelle versioni console dell'attuale generazione per manifesta inferiorità tecnica. Il suo sistema d'illuminazione differita, lo streaming del terreno, la fisica realistica, le texture ultradettagliate e la modellazione spinta, due anni fa hanno messo in mostra tutti i limiti di Xbox 360 e PS3, risplendendo tuttavia su PC. Si tratta di un motore costruito con il futuro in mente e infatti nel Frostbite 3 vedremo un'evoluzione di molte caratteristiche tecniche solo accennate nella versione precedente. In particolare, un modello di distruzione avanzato visto per la prima volta in Battlefield: Bad Company 2 che arrivava al crollo dei palazzi anche in multiplayer.

Insomma, DICE ha costruito da zero già tre anni fa un vero e proprio motore di nuova generazione DirectX 11, permettendosi il lusso di rifinirlo in tempo per il lancio delle console next-gen. Mentre la rivelazione del target dei 60fps è stata una vera e propria sorpresa che avremmo dovuto prevedere, è chiaro che Battlefield 4 dovrà ancora essere giocabile sulle console attuali e una vasta gamma di PC, molti dei quali non arrivano alla potenza della console next-gen. PlayStation 4 e Xbox One sono fondamentalmente due piattaforme in più che il titolo DICE dovrà supportare.

eurogamer.it