Farina - 500 g
5 uova
sale
Al giorno d'oggi esistono ottimi prodotti in commercio che garantiscono tenuta di cottura e controllo di qualità sugli ingredienti. Ma quando si ha il tempo e la voglia, lo "sfizio" di riuscire da sole a fare la pasta in casa non ha uguali! E sarete sicure di strappare un oh ... di meraviglia ai vostri cari o ai vostri ospiti: il successo è assicurato! Se avete dei problemi, non esitate a scriverci. Vi risponderemo rapidamente
Queste quantità sono per 6 persone; per 4 si calcolano 300 g di farina e 3 uova. Quindi un uovo ogni 100 g di farina. Ma prima di procedere, controllare bene le dosi specificate nelle singole ricette in quanto ci possono essere variazioni significative.
1) A mano?
Versare la farina a pioggia sulla spianatoia di legno (va bene anche una superficie di marmo); fare un buco nel mezzo per sgusciarvi le uova intere. Aggiungere il sale. Con una forchetta sbattere le uova e incominciare ad amalgamarle alla farina. Lavorare la pasta per una decina di minuti; se risulta troppo morbida e appiccicosa integrare un po' di farina. Se, al contrario è troppo dura, aggiungere un po' di acqua tiepida. Formare una palla, infarinarla, coprirla con un tovagliolo e lasciarla riposare per 10-30 minuti. Sulla spianatoia leggermente infarinata stendere la pasta con un lungo mattarello, partendo dal centro, fino a raggiungere lo spessore ideale (più la pasta è sottile, più è buona; lo spessore dovrebbe essere almeno 0,3 cm o anche meno). Tagliarla poi nella maniera desiderata dopo averla fatta riposare almeno 15-20 minuti.
Pasta lunga?
Arrotola l'impasto dopo aver infarinato la sua superficie e il piano di lavoro, e con un coltello affilato taglia secondo queste indicazioni:
fettuccine: 0,3 cm
tagliatelle: 0,5 cm
pappardelle: 1 cm
Lasciarla asciugare almeno 2-3 ore prima di cuocerla.
2) Con la macchinetta?
In genere ci sono dettagliate spiegazioni sulle istruzioni ma alcune avvertenze bisogna averle. La macchinetta assolve a più compiti; non taglia solo la pasta ma procede anche all'impasto. Per fare questo bisogna fissare la distanza tra i rulli al massimo. Appiattire un po' l'impasto, infarinarlo, piegarlo su stesso tre o quattro volte e passarlo nella macchinetta. Ripetere questa operazione almeno 8-10 volte garantisce una buona operazione. In un secondo tempo, diminuendo gradualmente la distanza tra i rulli, si può procedere a stendere la pasta. Anche questa operazione è lunga e bisogna fare attenzione a che la pasta non si appiccichi sui rulli o su stessa. Un po' di farina (ma va bene anche il semolino) a portata di mano diminuisce il problema. Si continua a ripassare l'impasto fino a che non si raggiunge lo spessore desiderato. A questo punto lasciar asciugare le strisce di pasta ottenute per almeno 20-30 minuti prima di procedere a tagliare la pasta nel modo desiderato.
Pasta lunga?
Seguire le istruzioni che accompagnano la macchinetta ma tenere sempre presente che l'inconveniente che si presenta più spesso è la possibilità che la pasta si appiccichi alla macchina o su stessa. Infarinare leggermente, anche i rulli, è la soluzione ideale. Per raccogliere la pasta mentre si taglia si può predisporre un grande vassoio infarinato sotto la macchinetta; lasciar cadere la pasta lunga dolcemente. L'ideale sarebbe avere l'aiuto di un'altra persona che accompagna la discesa e successiva sistemazione della pasta con una mano. Lasciarla asciugare almeno 2-3 ore prima di cuocerla.
Come tagliare lasagne e cannelloni
Dalle strisce di pasta ricavare con un coltello ben affilato dei rettangoli di 25 x 30 cm se volete fare le lasagne, leggermente più piccoli per i cannelloni: 7,5 x 12,5 cm.
Lasciar asciugare per almeno 2-3 ore prima di procedere ai passi successivi della ricetta.
Come fare la pasta ripiena
Se l'intenzione è quella di fare agnolotti, ravioli, tortelli o tortellini è conveniente procedere subito a dare la forma desiderata senza far asciugare le strisce di pasta. Naturalmente questi 4 tipi di pasta ripiena sono molto diversi l'uno dall'altro (pagina della pasta fresca).
Preparare il ripieno secondo le indicazioni della ricetta. Stendere la pasta ad uno spessore almeno di 0,2 cm e tenere presente che in questo caso più la sfoglia è sottile più il piatto ha una migliore riuscita. Preparare delle strisce rettangolari uguali. Infarinare la spianatoia, poggiare una striscia e aiutandosi con un cucchiaino depositare ad intervalli regolari (ogni 4 cm) le nocciole di ripieno. Con le dita bagnate o ancora meglio con un pennello da cucina, intinto nell'acqua, bagnare leggermente la pasta intorno al ripieno. Coprire la striscia con un'altra e premere con le dita per far aderire le due sfoglie intorno ad ogni mucchietto di ripieno. Con una rotella o un coltello affilato praticare dei tagli orizzontali e poi verticali per staccare le singole forme. Disporli su un tovagliolo o su un piatto leggermente infarinato, avendo l'accortezza di non sovrapporli, e lasciarli asciugare almeno 2-3 ore prima di cuocerli. Si possono preparare anche uno o due giorni prima conservandoli, ovviamente, al fresco se d'inverno e nel frigorifero se fa caldo. Comunque sono piatti tipici dei mesi freddi.
5 uova
sale
Al giorno d'oggi esistono ottimi prodotti in commercio che garantiscono tenuta di cottura e controllo di qualità sugli ingredienti. Ma quando si ha il tempo e la voglia, lo "sfizio" di riuscire da sole a fare la pasta in casa non ha uguali! E sarete sicure di strappare un oh ... di meraviglia ai vostri cari o ai vostri ospiti: il successo è assicurato! Se avete dei problemi, non esitate a scriverci. Vi risponderemo rapidamente
Queste quantità sono per 6 persone; per 4 si calcolano 300 g di farina e 3 uova. Quindi un uovo ogni 100 g di farina. Ma prima di procedere, controllare bene le dosi specificate nelle singole ricette in quanto ci possono essere variazioni significative.
1) A mano?
Versare la farina a pioggia sulla spianatoia di legno (va bene anche una superficie di marmo); fare un buco nel mezzo per sgusciarvi le uova intere. Aggiungere il sale. Con una forchetta sbattere le uova e incominciare ad amalgamarle alla farina. Lavorare la pasta per una decina di minuti; se risulta troppo morbida e appiccicosa integrare un po' di farina. Se, al contrario è troppo dura, aggiungere un po' di acqua tiepida. Formare una palla, infarinarla, coprirla con un tovagliolo e lasciarla riposare per 10-30 minuti. Sulla spianatoia leggermente infarinata stendere la pasta con un lungo mattarello, partendo dal centro, fino a raggiungere lo spessore ideale (più la pasta è sottile, più è buona; lo spessore dovrebbe essere almeno 0,3 cm o anche meno). Tagliarla poi nella maniera desiderata dopo averla fatta riposare almeno 15-20 minuti.
Pasta lunga?
Arrotola l'impasto dopo aver infarinato la sua superficie e il piano di lavoro, e con un coltello affilato taglia secondo queste indicazioni:
fettuccine: 0,3 cm
tagliatelle: 0,5 cm
pappardelle: 1 cm
Lasciarla asciugare almeno 2-3 ore prima di cuocerla.
2) Con la macchinetta?
In genere ci sono dettagliate spiegazioni sulle istruzioni ma alcune avvertenze bisogna averle. La macchinetta assolve a più compiti; non taglia solo la pasta ma procede anche all'impasto. Per fare questo bisogna fissare la distanza tra i rulli al massimo. Appiattire un po' l'impasto, infarinarlo, piegarlo su stesso tre o quattro volte e passarlo nella macchinetta. Ripetere questa operazione almeno 8-10 volte garantisce una buona operazione. In un secondo tempo, diminuendo gradualmente la distanza tra i rulli, si può procedere a stendere la pasta. Anche questa operazione è lunga e bisogna fare attenzione a che la pasta non si appiccichi sui rulli o su stessa. Un po' di farina (ma va bene anche il semolino) a portata di mano diminuisce il problema. Si continua a ripassare l'impasto fino a che non si raggiunge lo spessore desiderato. A questo punto lasciar asciugare le strisce di pasta ottenute per almeno 20-30 minuti prima di procedere a tagliare la pasta nel modo desiderato.
Pasta lunga?
Seguire le istruzioni che accompagnano la macchinetta ma tenere sempre presente che l'inconveniente che si presenta più spesso è la possibilità che la pasta si appiccichi alla macchina o su stessa. Infarinare leggermente, anche i rulli, è la soluzione ideale. Per raccogliere la pasta mentre si taglia si può predisporre un grande vassoio infarinato sotto la macchinetta; lasciar cadere la pasta lunga dolcemente. L'ideale sarebbe avere l'aiuto di un'altra persona che accompagna la discesa e successiva sistemazione della pasta con una mano. Lasciarla asciugare almeno 2-3 ore prima di cuocerla.
Come tagliare lasagne e cannelloni
Dalle strisce di pasta ricavare con un coltello ben affilato dei rettangoli di 25 x 30 cm se volete fare le lasagne, leggermente più piccoli per i cannelloni: 7,5 x 12,5 cm.
Lasciar asciugare per almeno 2-3 ore prima di procedere ai passi successivi della ricetta.
Come fare la pasta ripiena
Se l'intenzione è quella di fare agnolotti, ravioli, tortelli o tortellini è conveniente procedere subito a dare la forma desiderata senza far asciugare le strisce di pasta. Naturalmente questi 4 tipi di pasta ripiena sono molto diversi l'uno dall'altro (pagina della pasta fresca).
Preparare il ripieno secondo le indicazioni della ricetta. Stendere la pasta ad uno spessore almeno di 0,2 cm e tenere presente che in questo caso più la sfoglia è sottile più il piatto ha una migliore riuscita. Preparare delle strisce rettangolari uguali. Infarinare la spianatoia, poggiare una striscia e aiutandosi con un cucchiaino depositare ad intervalli regolari (ogni 4 cm) le nocciole di ripieno. Con le dita bagnate o ancora meglio con un pennello da cucina, intinto nell'acqua, bagnare leggermente la pasta intorno al ripieno. Coprire la striscia con un'altra e premere con le dita per far aderire le due sfoglie intorno ad ogni mucchietto di ripieno. Con una rotella o un coltello affilato praticare dei tagli orizzontali e poi verticali per staccare le singole forme. Disporli su un tovagliolo o su un piatto leggermente infarinato, avendo l'accortezza di non sovrapporli, e lasciarli asciugare almeno 2-3 ore prima di cuocerli. Si possono preparare anche uno o due giorni prima conservandoli, ovviamente, al fresco se d'inverno e nel frigorifero se fa caldo. Comunque sono piatti tipici dei mesi freddi.