- 19 Febbraio 2012
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L'Atalanta batte 4-1 i giallorossi. La squadra di Mondonico sconfitta 3-1 a Catania, il Siena supera 4-1 i rosanero
BERGAMO - Travolta nel gioco e annichilita nel morale. La Roma più brutta della stagione perde 4-1 a Bergamo al termine di una prestazione inspiegabile e ingiustificabile mancando per l'ennesima volta la possibilità di rilanciarsi in classifica. Scesa in campo senza De Rossi e Kjaer, lasciati in tribuna per scelta tecnica (anche se c'è chi parla di un'esclusione del centrocampista per motivi disciplinari), Luis Enrique inserisce Marquinho dal primo minuto rilanciando in difesa la coppia Juan-Heinze. Colantuono va sul sicuro con la coppia d'attacco Marilungo-Denis e Maxi Moralez alle loro spalle.
CROLLO ROMA - Il primi venti minuti della Roma sono un incubo. La squadra è lenta, svogliata, impacciata, una fotocopia della versione di Siena. L'approccio al match non potrebbe essere più sbagliato. L'Atalanta è una furia, gioca con il coltello tra i denti e domina in ogni zona del campo. Denis e Maxi Moralez si divertono a tagliare a fette l'impresentabile difesa giallorossa in totale confusione. Dopo tre minuti Marilungo colpisce un palo clamoroso, poi sblocca il risultato al 9' sfruttando al meglio un buco dei due centrali della Roma che gli lasciano una prateria verso Stekelenburg. La squadra di Luis Enrique sembra imbambolata, tiene palla ma non incide, è lenta nell'impostare e poco reattiva quando c'è da recuperare la sfera. La difesa, poi, è veramente inguardabile. Arriva, così, l'inevitabile raddoppio nerazzurro grazie a Denis, implacabile nel ribadire in rete un passaggio in verticale di Maxi Moralez. Il 2-0 schianta il morale giallorosso e gli uomini di Colantuono dominano il campo dimostrando una grinta e una determinazione ignota agli avversari. Il centrocampo capitolino è in evidente affanno senza De Rossi: Pjanic soffre oltre misura la marcatura asfissiante di Cigarini, Gago non riesce a tappare tutte le falle, Marquinho ci mette tanta buona volontà e, per lo meno, a volte si va vedere con imprecisi tiri dalla distanza. Lamela è impalpabile, Osvaldo lotta ma è ancora arrugginito, Borini corre tanto e ha il merito di riaccendere una partita che sembrava già chiusa dopo venti minuti grazie ad un gol al 35', arrivato grazie alla colpevole collaborazione di Consigli: l'attaccante raccoglie un tiro cross di Osvaldo e si gira calciando un pallone centrale che l'estremo difensore dell'Atalanta si fa passare sotto le gambe. La rete dell'attaccante riaccende la Roma che per dieci minuti si fa vedere con maggior convinzione in area bergamasca alla ricerca di un pari che, però, non arriva. Nella ripresa i giallorossi tornano in campo senza Rosi, rimasto negli spogliatoi con un labbro spaccato dopo una gomitata di Maxi Moralez, sostituito da Josè Angel. Pronti, via e l'Atalanta chiude il discorso grazie all'ennesima disattenzione difensiva di Juan e Heinze che permettono a Marilungo e Denis una triangolazione conclusa con un tap in vincente dal Tanque. La frittata per la Roma arriva al 9' con il rosso diretto a Osvaldo per un calcione rifilato a Cigarini. Sotto nel gioco, nel risultato e in inferiorità numerica, la Roma si arrende senza aver praticamente mai cominciato a giocare. Denis ha ancora il tempo di realizzare la sua tripletta personale al 21' grazie all'ennesimo, incredibile svarione difensivo di Cassetti che poi viene espulso al 37' per una frase di troppo detta all'arbitro Damato. La Roma chiude in nove ed è ora attesa da una settimana di vigilia del derby a dir poco movimentata.
NOVARA E PALERMO KO - Crolla il Palermo a Siena. La squadra di Mutti, in dieci dopo un minuto di gioco per il rosso a Balzaretti per fallo da ultimo uomo, prende quattro reti a Siena che risorge dopo il pesante ko di Lecce di una settimana fa. Bene anche il Catania di Montella che batte 3-1 il Novara grazie alle reti di Bergessio, Marchese e Gomez. Il Lecce continua a stupire e raccoglie il secondo successo consecutivo espugnando il Sant'Elia per 2-1. Il Chievo supera di misura il Cesena grazie a Moscardelli.
Fonte: TuttoSport.com
BERGAMO - Travolta nel gioco e annichilita nel morale. La Roma più brutta della stagione perde 4-1 a Bergamo al termine di una prestazione inspiegabile e ingiustificabile mancando per l'ennesima volta la possibilità di rilanciarsi in classifica. Scesa in campo senza De Rossi e Kjaer, lasciati in tribuna per scelta tecnica (anche se c'è chi parla di un'esclusione del centrocampista per motivi disciplinari), Luis Enrique inserisce Marquinho dal primo minuto rilanciando in difesa la coppia Juan-Heinze. Colantuono va sul sicuro con la coppia d'attacco Marilungo-Denis e Maxi Moralez alle loro spalle.
CROLLO ROMA - Il primi venti minuti della Roma sono un incubo. La squadra è lenta, svogliata, impacciata, una fotocopia della versione di Siena. L'approccio al match non potrebbe essere più sbagliato. L'Atalanta è una furia, gioca con il coltello tra i denti e domina in ogni zona del campo. Denis e Maxi Moralez si divertono a tagliare a fette l'impresentabile difesa giallorossa in totale confusione. Dopo tre minuti Marilungo colpisce un palo clamoroso, poi sblocca il risultato al 9' sfruttando al meglio un buco dei due centrali della Roma che gli lasciano una prateria verso Stekelenburg. La squadra di Luis Enrique sembra imbambolata, tiene palla ma non incide, è lenta nell'impostare e poco reattiva quando c'è da recuperare la sfera. La difesa, poi, è veramente inguardabile. Arriva, così, l'inevitabile raddoppio nerazzurro grazie a Denis, implacabile nel ribadire in rete un passaggio in verticale di Maxi Moralez. Il 2-0 schianta il morale giallorosso e gli uomini di Colantuono dominano il campo dimostrando una grinta e una determinazione ignota agli avversari. Il centrocampo capitolino è in evidente affanno senza De Rossi: Pjanic soffre oltre misura la marcatura asfissiante di Cigarini, Gago non riesce a tappare tutte le falle, Marquinho ci mette tanta buona volontà e, per lo meno, a volte si va vedere con imprecisi tiri dalla distanza. Lamela è impalpabile, Osvaldo lotta ma è ancora arrugginito, Borini corre tanto e ha il merito di riaccendere una partita che sembrava già chiusa dopo venti minuti grazie ad un gol al 35', arrivato grazie alla colpevole collaborazione di Consigli: l'attaccante raccoglie un tiro cross di Osvaldo e si gira calciando un pallone centrale che l'estremo difensore dell'Atalanta si fa passare sotto le gambe. La rete dell'attaccante riaccende la Roma che per dieci minuti si fa vedere con maggior convinzione in area bergamasca alla ricerca di un pari che, però, non arriva. Nella ripresa i giallorossi tornano in campo senza Rosi, rimasto negli spogliatoi con un labbro spaccato dopo una gomitata di Maxi Moralez, sostituito da Josè Angel. Pronti, via e l'Atalanta chiude il discorso grazie all'ennesima disattenzione difensiva di Juan e Heinze che permettono a Marilungo e Denis una triangolazione conclusa con un tap in vincente dal Tanque. La frittata per la Roma arriva al 9' con il rosso diretto a Osvaldo per un calcione rifilato a Cigarini. Sotto nel gioco, nel risultato e in inferiorità numerica, la Roma si arrende senza aver praticamente mai cominciato a giocare. Denis ha ancora il tempo di realizzare la sua tripletta personale al 21' grazie all'ennesimo, incredibile svarione difensivo di Cassetti che poi viene espulso al 37' per una frase di troppo detta all'arbitro Damato. La Roma chiude in nove ed è ora attesa da una settimana di vigilia del derby a dir poco movimentata.
NOVARA E PALERMO KO - Crolla il Palermo a Siena. La squadra di Mutti, in dieci dopo un minuto di gioco per il rosso a Balzaretti per fallo da ultimo uomo, prende quattro reti a Siena che risorge dopo il pesante ko di Lecce di una settimana fa. Bene anche il Catania di Montella che batte 3-1 il Novara grazie alle reti di Bergessio, Marchese e Gomez. Il Lecce continua a stupire e raccoglie il secondo successo consecutivo espugnando il Sant'Elia per 2-1. Il Chievo supera di misura il Cesena grazie a Moscardelli.
Fonte: TuttoSport.com
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