Fede.

Utente Strepitoso
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2 Agosto 2008
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La Roma passa ad Unicredit

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Ore 21.58: Rosella firma, cala il sipario sulla Roma dei Sensi. Dopo l'ennesima giornata sfiancante, dopo quattro ore di colloquio serratissimo presso lo studio legale Carbonetti, la diatriba tra Italpetroli e Unicredit si chiude nell'unico modo possibile, con la conciliazione da parte della famiglia e il via al patto che consegna tutti gli asset del gruppo nelle mani della banca.

Alle 22.12 Paolo Fiorentino, vice Ceo di Unicredit, spalanca le porte alla nuova era romanista: "Le parti sono soddisfatte, uscirà un comunicato per spiegare i termini dell'accordo. Tutti abbiamo voglia di valorizzare gli asset, compresa la Roma che è quello di maggiore interesse. La Roma sarà gestita da Rosella Sensi".

Poi tocca proprio a Rosella Sensi congedarsi da proprietaria del club: "Questo accordo è stato raggiunto con il consenso delle parti ma soprattutto nell'interesse di salvaguardare l'As Roma, che appartiene alla città e a cui noi tutti teniamo molto".

La presidente giallorossa, gonna viola - con tanti saluti alla scaramanzia - e camicetta bianca, arriva alle 20.25. Pochi istanti dopo Fiorentino (di fatto, la seconda carica della banca) e all'ad del corporate banking Piergiorgio Peluso, con quasi due ore e mezzo di ritardo sull'appuntamento delle 18 presso lo studio di Cesare Ruperto.

Il presidente del collegio arbitrale in mattinata era stato chiaro con le parti: "Venite con l'accordo fatto o non venite", il messaggio del presidente arbitrale, che voleva evitare nuove discussioni fiume all'interno dell'udienza. Per questo, Unicredit e Italpetroli si incontrano alle 16 presso lo studio legale del professor Carbonetti per trovare un'intesa su alcune proprietà immobiliari che la Sensi non vorrebbe lasciare. La volontà del numero uno giallorosso esplode in una crisi di pianto e di nervi con tanto di mancamento. Il segno della tensione per una situazione divenuta insostenibile. Intanto la Consob richiede un comunicato preventivo sugli sviluppi che già dal momento dell'accordo illustri la situazione per evitare speculazioni borsistiche nella mattinata di domani.

Ad accogliere l'arrivo delle parti in via Ferrero di Cambiano uno striscione ("Tornatene a Visso", paese di origine della famiglia), qualche tifoso e una bandiera laziale che pende dal balcone superiore: a rimuoverla ci pensa l'avvocato Conte. Tra gli applausi. Lo studio di Ruperto, è soprattutto il teatro degli ultimi atti della trattativa. Serve un'ora a Rosella e Fiorentino per firmare la lettera di intenti che sancisce la conciliazione.

Dalla nota pubblicata a fine giornata emerge che UniCredit e Italpetroli daranno vita a una Newco che controllerà l'As Roma mentre le trattative per l'operazione dovranno chiudersi entro il prossimo 20 luglio. In particolare, con riferimento alla partecipazione detenuta nell'As Roma, l'accordo prevede che la squadra "continui a far capo, all'esito di una riorganizzazione societaria del gruppo Italpetroli, ad una società (Newco Roma) partecipata dalla famiglia Sensi e da Unicredit secondo le attuali quote di partecipazione in Compagnia Italpetroli (rispettivamente, 51% e 49%)".

Inoltre, spiega il comunicato della Italpetroli, nella udienza odierna "è stata definita con il gruppo Unicredit una puntuazione per la negoziazione, entro il 20 luglio, di un più articolato accordo per la definitiva sistemazione dell'indebitamento finanziario complessivo del gruppo Italpetroli". L'accordo sarà soggetto al consenso del restante ceto bancario creditore (Mps, ndr). Il collegio arbitrale ha preso atto e ha fissato nuova udienza per il 26 luglio.

Quanto alla partecipazione nell'As Roma l'accordo prevede che il consiglio di amministrazione di Newco Roma sia "composto da tre consiglieri, di cui uno indicato dalla famiglia Sensi, uno indicato da Unicredit ed il terzo, presidente con piene deleghe operative, nella persona di Attilio Zimatore, professionista indipendente di comune fiducia delle parti". Al tempo stesso Newco Roma dovrà avere come "obiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita, avvalendosi di primario advisor, del pacchetto As Roma, società che conserverà l'attuale governance e continuerà ad essere guidata dalla dottoressa Rosella Sensi".

Queste intese si inseriscono in un quadro più ampio che "prevede, a fronte della totale esdebitazione della famiglia Sensi e dell'assegnazione di un compendio immobiliare, il trasferimento ad Unicredit di tutti gli asset residui (altre attività immobiliari e depositi petroliferi)".

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