In sviluppo Lazio - Roma [ Derby - Topic Ufficiale ]

Chi vincerà il Derby di domenica ? Il risultato lo mette in un messaggio in questo topic

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davidigno1@

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22 Novembre 2008
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Lazio-Roma, la squadra una e trina
di Ranieri: Vucinic punta di riferimento

L'allenatore giallorosso tirerà le somme dopo Inter-Juventus
ROMA (15 aprile) - Pretattica. «A volte si fa» ammette Claudio Ranieri. Che ancora non ha deciso la Roma del derby. Ne ha in mente una. Ma che è anche trina. Da qui a domenica pomeriggio e, chissà, pure in corsa. Sicuramente venerdì sera, però, dopo Inter-Juventus, tirerà le somme dei suoi ragionamenti che non sono solo tattici. Per scegliere guarda l’avversario di giornata, e di solito si mette a specchio, ma soprattutto la condizione atletica dei suoi giocatori. Alla vigilia, prima di pranzo, si mostra sempre abbastanza sicuro. Ma poi ammette che decide la sera, parlando con i suoi collaboratori e spesso pure con i calciatori. S’informa, accetta suggerimenti e chiede, con grande umiltà, a chi lavora con lui come ha visto questo e quello durante la settimana e negli ultimi allenamenti. Gli capita di cambiare anche a poche ore da una partita. Un esempio: domenica scorsa Toni è uscito dalla formazione base solo al fotofinish. Perché Menez, a parere di tanti se non di tutti, stava meglio del centravanti. Semplice. Banale. Di certo funzionale. Per la quinta vittoria di fila.

La Roma una e trina per affrontare la Lazioniente di trascendentale, la squadra della rincorsa, appoggiandosi a sistemi di gioco sperimentati durante la caccia all’Inter e sino al sorpasso ai campioni d’Italia. Prove di 4-4-2 a Trigoria a metà settimana. E’ l’assetto che storicamente si sposa bene con la compattezza e l’equilibrio, cioè con i concetti più cari all’allenatore di San Saba. Una e trina perché di moduli ce ne sono altri due: il 4-2-3-1 ideato da Spalletti e ben conosciuto dal gruppo e il 4-3-3 delle ultime gare di questa lunga rincorsa. Una e trina perché i giocatori che sono in lizza per un poso sono tre: Taddei, Toni e Menez. Il brasiliano è il primo, nel senso di favorito per due delle tre possibili formule.

Taddei sta a destra, e volendo anche sul lato opposto, sia nel 4-4-2 che nel 4-2-3-1.Cambiano, invece, le posizioni di Perrotta, uomo di fascia nel primo caso e trequartista nel secondo, e di Vucinic, punta pura in una situazione ed esterno sinistro nell’altra. Sono le due opzioni tattiche su cui Ranieri sta lavorando a Trigoria. Perché la terza al momento è fin troppo spregiudicata. Quella con Toni, Totti e Vucinic vista a Bari, con il 4-4-1-1: il tridente pesante si deve sistemare bene in campo per non dare vantaggi agli avversari. Menez, titolare contro l’Atalanta (e con l’Inter, non dimentichiamolo), è buono per tutte le stagioni, nel senso di soluzioni. Trequartista o esterno, volendo anche seconda punta. Sa fare l’ala, così come sta dimostrando essere disponibile a sacrificarsi nei rientri. Ma il francese, proprio come il tridente pesante, sbilancia la Roma: e allora si torna al favorito Taddei, perché, a parte la sistemazione in campo, nel derby la corsa conta almeno quanto la testa.

C’è, poi, un’ultima considerazione da fare.Che statisticamente chiama in causa anche la scaramanzia. Nelle ultime cinque gare, sempre tre attaccanti titolari. Menez, Toni e Vucinic contro l’Udinese, contro il Bologna e contro l’Inter; Totti, Toni e Vucinic contro il Bari e Menez, Totti e Vucinic contro l’Atalanta. Tre punte, quindici punti. Solo Vucinic presente in tutt’e cinque i match. Guarda caso il miglior realizzatore giallorosso in campionato, del 2010, del girone di ritorno e della Roma dei cinque successi di fila. Punto e punta di riferimento.

Forza Magica !!!



- Grazie Roma -

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Lazio-Roma, Reja studia Rocchi in pressing su Pizarro e Mauri incursore
Il capitano biancoceleste: «Il pollice giù di Totti nel derby d'andata? Ce lo ricordiamo, siamo pronti al biscottino...»

ROMA (15 aprile) - Sognare e preparare la partita perfetta con la tattica e le idee. Come quella di piazzare Rocchi su Pizarro o Mauri a fare il battitore libero e finto centravanti, un po’ come faceva con Delio, oppure quella di lanciare e insistere sugli inserimenti improvvisi di Lichtsteiner. E un pizzico, ma solo un pizzico di scaramanzia. Per Edy Reja il derby è cominciato così. Si parte dai piccoli e grandi dettagli. Ci sono quelli del campo, che sono i più importanti, ma ce ne sono pure altri. Quelli che fanno parte della sua vita di allenatore. La Lazio a Bologna ha vinto? Allora la settimana-derby sarà, bene o male, come la precedente: stessi orari d’allenamento, stessi itinerari, stessi ristoranti, stesso orario della conferenza stampa (13,30) e, per domenica sera, stessi vestiti e l’ormai immancabile sciarpa biancoceleste. E forse, sempre il giorno della sfida, una sorpresa: i corni napoletani che gli regalò De Laurentiis qualche anno fa. Perché no? Già prima di approdare a Formello, il tecnico sapeva dell’importanza di questa gara, ma vivendo la città in questi giorni, soprattutto nella zona Nord (Ponte Milvio-Corso Francia sono roccaforti laziali) nell’albergo dove abita, si sta rendendo conto sulla sua pelle, ora dopo ora, di avere una grande responsabilità.

Il derby è partito al rientro da Bologna. La prima semplice mossa visionare il dvd di Roma-Atalanta. Domenica sera, nella sua stanza d’albergo, l’allenatore ha studiato la formazione di Ranieri. Ha visto e rivisto pregi e difetti della Roma. La sua bestia nera. Sa bene che una bella fetta di stracittadina si giocherà domani sera a San Siro. Se l’Inter dovesse vincere, beh, per Reja le cose si metterebbero proprio bene e soprattutto proprio come vorrebbe lui.

La Lazio non farebbe altro che emulare un po’ il suo vecchio Napoli quando affrontò e affondò Inter, Juve e MilanSquadra corta e stretta, pressing asfissiante da parte di tutti, con il compito di rubar palla e ripartire. Uno dei giocatori più pericolosi è David Pizarro, il fulcro del gioco dei giallorossi. Chi potrebbe avere il compito di ronzargli attorno, marcarlo a vista e pressarlo è Tommaso Rocchi, fin troppo carico. Ieri ad alcuni tifosi che gli ricordavano gesto di Totti all’andata (pollice in giù), la punta ha risposto: «Ce lo ricordiamo, siamo pronti al biscottino...». Il capitano della Lazio, che già domenica si è sacrificato parecchio, svolgendo un ottimo lavoro di copertura e rilancio dell’azione, in fase difensiva potrebbe avere questo compito particolare. E non sarebbe nemmeno la prima volta. Ma sul cileno è previsto anche lo spostamento e il raddoppio di Ledesma, se non altro perché agisce nella stessa zona del romanista.

Un altro giocatore che avrà un ruolo importante è Stefano MauriChe non solo farà il trequartista, pronto a servire e lanciare in profondità Floccari e Rocchi (difficile che Zarate parta titolare), ma agirà da vero incursore. Avrà anche lui compiti di copertura, ma per la Roma dovrà essere l’uomo invisibile, il giocatore che non dà punti di riferimento, con la possibilità di svariare da una parte all’altra della zona offensiva. Il jolly che appare e scompare. Poi c’è Lichtsteiner. Il rientro dello svizzero sarà fondamentale per Reja, anche perché rispetto a Kolarov, oltre a fare meglio la fase difensiva, ha tempi di inserimento improvvisi e produttivi. Un po’ come è successo con Milan e Siena, partite in cui ha segnato.

Un’altra mossa c’è stata ieri sera.Reja e la squadra sono stati tutti insieme a cena in una ristorante argentino. Non mancava proprio nessuno, c’erano anche gli infortunati.

- Inno Lazio -

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Ho deciso anche di farvi fare una votazione proprio a voi :emoji_smiley:
Scegliete il risultato finale cioè vittoria per la lazio o per roma o pareggio ....


Secondo me vittoria roma 2 - 0


Fonte : IlMessaggero.it​
 
Ultima modifica:
Molto bello il topic, complimenti. ^^

Credo finirà in un pareggio, 1-1.