Nonostante il titolo ambiguo, spiego tutto subito.
Punto 1:
Ciò che voglio portare all'attenzione è sopratutto la 6^ ora scolastica, e anche la 5^. Siamo davvero sicuri che siano indispensabili? Il Ministero dell'Istruzione è consapevole che la scuola non ha automi programmati ma persone in carne ed ossa? E' consapevole del fatto che un ragazzo alla 4^ ora sta per finire la poca concentrazione e la buona volontà rimasta e che non ha senso la 6^ e probabilmente neanche la 5^ ora, in cui un ragazzo sta sulla sedia solo perchè è obbligato e anche se cerca di stare attento non impara niente, perciò sono lezioni buttate al vento che sarebbero state utili agli studenti per apprendere da freschi alle prime ore? Che senso hanno le ultime ore, se i ragazzi non apprendono, fanno solamente casino e non hanno la benchè minima voglia di stare ad ascoltare un adulto che parla a pappardella e che 1 ora e mezzo di queste ultime 2 ore le usa a minacciare di note, sospensioni e a gridare? Discutiamo sull'utilità della 5^ e della 6^ ora.
Punto 2:
Non pensate che era meglio prima (frase ormai scontata ma che calza a pennello), quando un ragazzo che non aveva la voglia di andare a scuola oltre la 3^ media aveva l'opportunità di ritirarsi e cominciare la vita da apprendista grazie all'Apprendistato?
Che pro ha obbligare alla "formazione" TUTTI i ragazzi (anche quelli che non hanno voglia e vorrebbero lavorare), se poi usciti da scuola e magari dall'Università non hanno un minimo di esperienza? Ciò che meno sopporto sono i sondaggi che vengono mostrati al telegiornale dove viene detto "in Italia stanno per scomparire i lavori manuali e artigianali". Come ogni cosa che viene mostrata al telegiornale, viene sempre mostrato il problema facendo pensare che la causa dello stesso problema sia il cittadino. Ma siamo davvero sicuri che lo sia anche in questo caso(tralasciando gli altri casi)? Se un ragazzo che non vuole studiare è obbligato ad andare a scuola fino ai 18 anni perché non può né lavorare né fare l'apprendista, viene bocciato fino al giorno del suo ritiro e non si prende comunque nessun pezzo di carta, né riceve nessuna formazione utile a sé stesso (proprio perché non interessato), e intanto non ha neanche imparato nessun lavoro manuale che possa immetterlo nel mondo del lavoro e contribuire così a risolvere il problema della disoccupazione ma anche dell'"in italia stanno per scomparire i lavori manuali e artigianali", che futuro ha? Semplicemente non ha futuro o ha un futuro tormentatissimo. Questo perché si è obbligati a fare ciò che lo Stato impone, e oltre a non permettere libera scelta alle persone, ciò è controproducente per l'economia nazionale.
Crediamo davvero che se i ragazzi sono obbligati ad andare a scuola studino? L'andare a scuola e l'apprendere sono due cose completamente differenti, ma che spessissimo si credono sinonimi. Non sarebbe meglio se venisse reintegrato l'Apprendistato?
Punto 1:
Ciò che voglio portare all'attenzione è sopratutto la 6^ ora scolastica, e anche la 5^. Siamo davvero sicuri che siano indispensabili? Il Ministero dell'Istruzione è consapevole che la scuola non ha automi programmati ma persone in carne ed ossa? E' consapevole del fatto che un ragazzo alla 4^ ora sta per finire la poca concentrazione e la buona volontà rimasta e che non ha senso la 6^ e probabilmente neanche la 5^ ora, in cui un ragazzo sta sulla sedia solo perchè è obbligato e anche se cerca di stare attento non impara niente, perciò sono lezioni buttate al vento che sarebbero state utili agli studenti per apprendere da freschi alle prime ore? Che senso hanno le ultime ore, se i ragazzi non apprendono, fanno solamente casino e non hanno la benchè minima voglia di stare ad ascoltare un adulto che parla a pappardella e che 1 ora e mezzo di queste ultime 2 ore le usa a minacciare di note, sospensioni e a gridare? Discutiamo sull'utilità della 5^ e della 6^ ora.
Punto 2:
Non pensate che era meglio prima (frase ormai scontata ma che calza a pennello), quando un ragazzo che non aveva la voglia di andare a scuola oltre la 3^ media aveva l'opportunità di ritirarsi e cominciare la vita da apprendista grazie all'Apprendistato?
Che pro ha obbligare alla "formazione" TUTTI i ragazzi (anche quelli che non hanno voglia e vorrebbero lavorare), se poi usciti da scuola e magari dall'Università non hanno un minimo di esperienza? Ciò che meno sopporto sono i sondaggi che vengono mostrati al telegiornale dove viene detto "in Italia stanno per scomparire i lavori manuali e artigianali". Come ogni cosa che viene mostrata al telegiornale, viene sempre mostrato il problema facendo pensare che la causa dello stesso problema sia il cittadino. Ma siamo davvero sicuri che lo sia anche in questo caso(tralasciando gli altri casi)? Se un ragazzo che non vuole studiare è obbligato ad andare a scuola fino ai 18 anni perché non può né lavorare né fare l'apprendista, viene bocciato fino al giorno del suo ritiro e non si prende comunque nessun pezzo di carta, né riceve nessuna formazione utile a sé stesso (proprio perché non interessato), e intanto non ha neanche imparato nessun lavoro manuale che possa immetterlo nel mondo del lavoro e contribuire così a risolvere il problema della disoccupazione ma anche dell'"in italia stanno per scomparire i lavori manuali e artigianali", che futuro ha? Semplicemente non ha futuro o ha un futuro tormentatissimo. Questo perché si è obbligati a fare ciò che lo Stato impone, e oltre a non permettere libera scelta alle persone, ciò è controproducente per l'economia nazionale.
Crediamo davvero che se i ragazzi sono obbligati ad andare a scuola studino? L'andare a scuola e l'apprendere sono due cose completamente differenti, ma che spessissimo si credono sinonimi. Non sarebbe meglio se venisse reintegrato l'Apprendistato?