- 30 Maggio 2009
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LA PARTITA
Se è vero che il Napoli non vince dal 24 gennaio (2-0 a Livorno), lo è altrettanto che la Juventus viene da una settimana terribile. Anche per questo i tre punti in palio valgono il doppio e non solo perché entrambe le squadre si stanno giocando il proprio futuro in Europa. Così, sotto i riflettori, che si accendono solo all'ultimo (ma per sicurezza dagli spalti avevano provveduto a illuminare gli avversari con il solito laser verde...) va in scena una vera e propria battaglia da arena. Il primo tempo ha un tema unico: azzurri all'arrembaggio e bianconeri costretti a chiudersi su sé stessi.
L'undici di "Zac" parte col 4-4-2 e senza Diego e praticamente si fa vedere solo una volta in avanti. Abbastanza, però, per andare a segno con Chiellini, bravo a mettere dentro di testa su traversone prolungato da Del Piero. Poi l'infortunio numero 66, con Poulsen costretto a lasciare il campo dopo nemmeno dieci minuti, e gli sterili tentativi partenopei, limitati a un paio di tiri dalla distanza di Quagliarella e Lavezzi. Per il resto, "botte da orbi" in mezzo all'area di Manninger e niente altro.
Nella ripresa l'andamento del match non cambia, ma cambia, eccome, il risultato. Perché dopo il penalty fallito da Hamsik in avvio (fallo di Zebina su Quagliarella), il Napoli si scatena e la Juve affonda inesorabilmente. Lo slovacco si riscatta subito e infila di testa su traversone di Quagliarella. Le parti si invertono prima della mezzora quando è Hamsik a servire su un piatto d'argento la palla del sorpasso all'attaccante partenopeo. I cambi di Zaccheroni (dentro Diego e Grygera) non portano a nulla e quando l'allenatore bianconero vuole fare il terzo, qualcuno gli ricorda che li ha già terminati... Così, nel finale arriva anche il "tris" firmato Lavezzi. E buonanotte Juve.
Le pagelle della Juventus
MANNINGER 5.5 - Bravo su Quagliarella, bravissimo su Lavezzi: il suo primo tempo è da 7. A fare da contraltare, però, è una ripresa insufficiente: sui primi due goal, infatti, non sembra esente da colpe. Le uscite, si sa, non sono il punto di forza del portiere austriaco.
ZEBINA 4.5 - A guardarlo a volte ci si chiede come sia possibile che questo sciagurato terzino abbia alle spalle più di dieci stagioni ad altissimi livelli. Il fallo che porta al rigore del Napoli è una genialata paragonabile ad un pallonetto da metà campo, il buco in occasione del secondo goal è incommentabile.
CHIELLINI 6.5 - Ci vuole pazienza. Ci vuole davvero tanto self-control per restare sereni quando i primi avversari da combattere sono i compagni di reparto. Il "Chiello" fa il proprio dovere con ottimi risultati, ma non viene assistito allo stesso modo dai compagni. Se poi deve pensare lui anche a fare goal, significa che la situazione in casa Juve è davvero drammatica.
CANNAVARO 5.5 - E' in crescita, ma lui e Chiellini possono poco o nulla quando gli avversari sulle fasce e a centrocampo sono i dominatori assoluti.
GROSSO 5 - Gioca "impaurito" e si vede. Non rischia nulla, ma in questo modo risulta praticamente inoffensivo in fase d'attacco e si fa travolgere da Maggio.
CAMORANESI 5.5 - Nel primo tempo è tra i migliori nella Juve, ma si mostra subto molto nervoso. Nella ripresa, prima commette un'ingenuità che vale il pareggio del Napoli, poi lascia virtualmente in 10 la sua squadra conquistandosi un secondo giallo sacrosanto. Il fatto che Rizzoli, sbagliando, l'abbia graziato, non lo giustifica. Zaccheroni lo chiama fuori prima che sia troppo tardi.
DIEGO 5 - Ci vuole bravura anche a nascondersi con spaventosa puntualità tra le maglie avversarie. Soltanto che, quando la bravura consiste in questo, il voto in pagella non è mai superiore al 5.
POULSEN S.V. - Si fa male dopo pochi minuti di gioco e lascia il posto a Candreva.
CANDREVA 6 - Nel primo tempo ha un buon impatto sulla partita, ma poi va via via perdendosi
FELIPE MELO 5 - La risposta è sì! A quale domanda? A quella che c'eravamo posti qualche settimana fa e cioè: "Può un giocatore dimenticarsi all'improvviso come si gioca a calcio?"
MARCHISIO 6.5 - E' la classica immagine del "predicatore nel deserto". Si batte, lotta e imposta, il tutto con ottimi risultati. Ma se la collaborazione è pari a 0 poco si può fare...
AMAURI 5 - Se al posto dell'ex attaccante del Palermo quest'oggi ci fosse stato uno dei "bomber" del reality-show "Campioni" se ne sarebbe accorto qualcuno? Probabilmente no, dato che al 90' i palloni toccati dall'attaccante brasiliano risultano essere appena 13.
DEL PIERO 5.5 - Gira a vuoto per tutti i 65 minuti in cui rimane in campo e la buona volontà non può bastare per valergli una sufficienza. Inoltre, così come Camoranesi, rischia un rosso evitabilissimo dopo pochi minuti di gioco per una inspiegabile manata rifilata a Grava.
GRYGERA 6 - Entra al posto di Del Piero e svolge il suo compito senza sfigurare. All.
ZACCHERONI 5 - Non è certo compito dell'allenatore quello di trasformare i Zebina e i Felipe Melo in Maicon e De Rossi, ma 'Zac' sembra aver perso il bandolo della matassa. L'ingresso in campo di Grygera per Del Piero è tutto un programma...
Le pagelle del Napoli
De Sanctis 6 – Alcune volte in difficoltà ma non corre mai grossi pericoli oltre che nell’occasione del gol
Grava 6 – Marca Del Piero e alcune volte ci mette troppa foga agonistica.
Cannavaro 6 – Si perde Chiellini in occasione del gol. Poi la Juventus si perde e lui aquista maggiore sicurezza
Campagnaro 6,5 – Nel primo tempo soffre la presenza di Camoranesi. Cresce alla lunga e offre un bell’assist a Lavezzi sul gol
Maggio 6,5 – Si propone tantissimo sulla destra mettendo tanti palloni in mezzo impegnando Manninger in diverse circostanze
Pazienza 6 – Va vicino al gol nella ripresa ma si vede che non è un attaccante. Non commette errori
Gargano 6 – Non sempre lucido come al solito, sbaglia alcuni passaggi
Zuniga 6,5 – Si impegna e corre tantissimo.
Hamsik 7 – Parte male, fallisce un rigore ma da grande giocatore si rifà firmando prima il pareggio e poi servendo l’assist per il secondo gol di Quagliarella
Quagliarella 7,5 – Sempre pericoloso, si procura il rigore, firma un’assist e segna. Migliore in campo
Lavezzi 7 – Con la sua velocità mette in crisi la difesa bianconera. Firma il terzo gol con un destro preciso
Denis s.v
Rinaudo s.v
Cigarini s.v
Fonte:
Web
Ciao spero di essere stato utile
Se è vero che il Napoli non vince dal 24 gennaio (2-0 a Livorno), lo è altrettanto che la Juventus viene da una settimana terribile. Anche per questo i tre punti in palio valgono il doppio e non solo perché entrambe le squadre si stanno giocando il proprio futuro in Europa. Così, sotto i riflettori, che si accendono solo all'ultimo (ma per sicurezza dagli spalti avevano provveduto a illuminare gli avversari con il solito laser verde...) va in scena una vera e propria battaglia da arena. Il primo tempo ha un tema unico: azzurri all'arrembaggio e bianconeri costretti a chiudersi su sé stessi.
L'undici di "Zac" parte col 4-4-2 e senza Diego e praticamente si fa vedere solo una volta in avanti. Abbastanza, però, per andare a segno con Chiellini, bravo a mettere dentro di testa su traversone prolungato da Del Piero. Poi l'infortunio numero 66, con Poulsen costretto a lasciare il campo dopo nemmeno dieci minuti, e gli sterili tentativi partenopei, limitati a un paio di tiri dalla distanza di Quagliarella e Lavezzi. Per il resto, "botte da orbi" in mezzo all'area di Manninger e niente altro.
Nella ripresa l'andamento del match non cambia, ma cambia, eccome, il risultato. Perché dopo il penalty fallito da Hamsik in avvio (fallo di Zebina su Quagliarella), il Napoli si scatena e la Juve affonda inesorabilmente. Lo slovacco si riscatta subito e infila di testa su traversone di Quagliarella. Le parti si invertono prima della mezzora quando è Hamsik a servire su un piatto d'argento la palla del sorpasso all'attaccante partenopeo. I cambi di Zaccheroni (dentro Diego e Grygera) non portano a nulla e quando l'allenatore bianconero vuole fare il terzo, qualcuno gli ricorda che li ha già terminati... Così, nel finale arriva anche il "tris" firmato Lavezzi. E buonanotte Juve.
Le pagelle della Juventus
MANNINGER 5.5 - Bravo su Quagliarella, bravissimo su Lavezzi: il suo primo tempo è da 7. A fare da contraltare, però, è una ripresa insufficiente: sui primi due goal, infatti, non sembra esente da colpe. Le uscite, si sa, non sono il punto di forza del portiere austriaco.
ZEBINA 4.5 - A guardarlo a volte ci si chiede come sia possibile che questo sciagurato terzino abbia alle spalle più di dieci stagioni ad altissimi livelli. Il fallo che porta al rigore del Napoli è una genialata paragonabile ad un pallonetto da metà campo, il buco in occasione del secondo goal è incommentabile.
CHIELLINI 6.5 - Ci vuole pazienza. Ci vuole davvero tanto self-control per restare sereni quando i primi avversari da combattere sono i compagni di reparto. Il "Chiello" fa il proprio dovere con ottimi risultati, ma non viene assistito allo stesso modo dai compagni. Se poi deve pensare lui anche a fare goal, significa che la situazione in casa Juve è davvero drammatica.
CANNAVARO 5.5 - E' in crescita, ma lui e Chiellini possono poco o nulla quando gli avversari sulle fasce e a centrocampo sono i dominatori assoluti.
GROSSO 5 - Gioca "impaurito" e si vede. Non rischia nulla, ma in questo modo risulta praticamente inoffensivo in fase d'attacco e si fa travolgere da Maggio.
CAMORANESI 5.5 - Nel primo tempo è tra i migliori nella Juve, ma si mostra subto molto nervoso. Nella ripresa, prima commette un'ingenuità che vale il pareggio del Napoli, poi lascia virtualmente in 10 la sua squadra conquistandosi un secondo giallo sacrosanto. Il fatto che Rizzoli, sbagliando, l'abbia graziato, non lo giustifica. Zaccheroni lo chiama fuori prima che sia troppo tardi.
DIEGO 5 - Ci vuole bravura anche a nascondersi con spaventosa puntualità tra le maglie avversarie. Soltanto che, quando la bravura consiste in questo, il voto in pagella non è mai superiore al 5.
POULSEN S.V. - Si fa male dopo pochi minuti di gioco e lascia il posto a Candreva.
CANDREVA 6 - Nel primo tempo ha un buon impatto sulla partita, ma poi va via via perdendosi
FELIPE MELO 5 - La risposta è sì! A quale domanda? A quella che c'eravamo posti qualche settimana fa e cioè: "Può un giocatore dimenticarsi all'improvviso come si gioca a calcio?"
MARCHISIO 6.5 - E' la classica immagine del "predicatore nel deserto". Si batte, lotta e imposta, il tutto con ottimi risultati. Ma se la collaborazione è pari a 0 poco si può fare...
AMAURI 5 - Se al posto dell'ex attaccante del Palermo quest'oggi ci fosse stato uno dei "bomber" del reality-show "Campioni" se ne sarebbe accorto qualcuno? Probabilmente no, dato che al 90' i palloni toccati dall'attaccante brasiliano risultano essere appena 13.
DEL PIERO 5.5 - Gira a vuoto per tutti i 65 minuti in cui rimane in campo e la buona volontà non può bastare per valergli una sufficienza. Inoltre, così come Camoranesi, rischia un rosso evitabilissimo dopo pochi minuti di gioco per una inspiegabile manata rifilata a Grava.
GRYGERA 6 - Entra al posto di Del Piero e svolge il suo compito senza sfigurare. All.
ZACCHERONI 5 - Non è certo compito dell'allenatore quello di trasformare i Zebina e i Felipe Melo in Maicon e De Rossi, ma 'Zac' sembra aver perso il bandolo della matassa. L'ingresso in campo di Grygera per Del Piero è tutto un programma...
Le pagelle del Napoli
De Sanctis 6 – Alcune volte in difficoltà ma non corre mai grossi pericoli oltre che nell’occasione del gol
Grava 6 – Marca Del Piero e alcune volte ci mette troppa foga agonistica.
Cannavaro 6 – Si perde Chiellini in occasione del gol. Poi la Juventus si perde e lui aquista maggiore sicurezza
Campagnaro 6,5 – Nel primo tempo soffre la presenza di Camoranesi. Cresce alla lunga e offre un bell’assist a Lavezzi sul gol
Maggio 6,5 – Si propone tantissimo sulla destra mettendo tanti palloni in mezzo impegnando Manninger in diverse circostanze
Pazienza 6 – Va vicino al gol nella ripresa ma si vede che non è un attaccante. Non commette errori
Gargano 6 – Non sempre lucido come al solito, sbaglia alcuni passaggi
Zuniga 6,5 – Si impegna e corre tantissimo.
Hamsik 7 – Parte male, fallisce un rigore ma da grande giocatore si rifà firmando prima il pareggio e poi servendo l’assist per il secondo gol di Quagliarella
Quagliarella 7,5 – Sempre pericoloso, si procura il rigore, firma un’assist e segna. Migliore in campo
Lavezzi 7 – Con la sua velocità mette in crisi la difesa bianconera. Firma il terzo gol con un destro preciso
Denis s.v
Rinaudo s.v
Cigarini s.v
Fonte:
Web
Ciao spero di essere stato utile