Le Scienze motorie e l'educazione alla convivenza civile
L'educazione alla convivenza civile rinnova l'usuale concetto di educazione civica e quello più attuale di educazione alla cittadinanza, concepiti come momenti di formazione del cittadino nelle proprie qualità di individuo e di soggetto attivo nella vita pubblica. Pur non essendo una disciplina scolastica specifica, l'educazione alla convivenza civile coinvolge tutte le materie, poiché è proprio attraverso i contenuti delle diverse discipline che si promuovono i principi alla base della convivenza. Essa, a sua volta, si pone come tramite per l'educazione integrale della persona, a cui è orientata l'intera attività scolastica.
L'educazione alla convivenza civile comprende diverse educazioni, sempre collegate profondamente le une alle altre.
Educazione alla cittadinanza: insegna quei valori che la società in cui viviamo reputa importante acquisire per diventare, ispirandosi ai principi fondamentali della convivenza e della solidarietà, un "adulto migliore".
Educazione stradale: si prefigge di insegnare le conoscenze di base necessarie a vivere l'ambiente della strada in maniera sicura e consapevole.
Educazione ambientale: mira a sviluppare una presa di coscienza dei valori del territorio, siano essi naturali o prodotti dall'uomo, in un'ottica di interdipendenza uomo-natura.
Educazione alla salute: intende sviluppare la consapevolezza degli effetti, positivi e negativi, che l'assunzione di determinati comportamenti può avere sulla salute.
Educazione alimentare: si propone di abituare a un'alimentazione equilibrata e adatta alla crescita, evitando errori e scompensi.
Educazione dell'affettività: punta a sviluppare la conoscenza di sé e la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri.
Tra tutte le educazioni ci concentreremo ora sull'educazione alla cittadinanza, che la disciplina delle Scienze motorie e sportive, attraverso l'educazione che specificamente persegue, l'educazione fisica, contribuisce in maniera importante a sviluppare. Tutti sanno di poter diventare dei cittadini migliori, ma non tutti sanno come questo possa avvenire anche grazie all'educazione fisica. Non che essa abbia proprietà o rimedi miracolosi: semplicemente interagisce in modo naturale con le diverse educazioni, offrendo occasioni concrete (cioè vissute in forma pratica) per acquisire valori sociali e morali condivisi. In particolare, l'educazione fisica contribuisce a:
- educare al valore delle regole e, quindi, dei diritti e dei doveri;
- formare lo spirito critico e la capacità di giudizio;
- acquisire il senso delle responsabilità, collettive e individuali.
La regola, in Scienze motorie, non è un semplice concetto astratto. E' una conoscenza attiva, cioè fondata sulle esperienze pratiche, che si radicano nel vissuto personale. In educazione fisica, e soprattutto nel gioco, la regola diventa un necessario punto di riferimento per i comportamenti dei singoli individui. Perché sia possibile stabilire una relazione tra più soggetti, è indispensabile fissare delle norme: se ognuno giocasse secondo proprie regole, ne nascerebbe solo una grande confusione. In questo contesto si capirà anche l'importanza dell'insegnante, il cui compito è favorire il passaggio da un'obbedienza passiva a un'accettazione consapevole delle regole, frutto della comprensione della necessità di una legge (educazione alla legalità). Quando ciò avverrà, la regola, generalmente vissuta come costrizione, diventerà ciò che realmente è: lo strumento per offrire a tutti uno spazio di libertà e di libera espressione. Allora le regole non saranno più subìte, bensì "desiderate".
Fonte mia
L'educazione alla convivenza civile rinnova l'usuale concetto di educazione civica e quello più attuale di educazione alla cittadinanza, concepiti come momenti di formazione del cittadino nelle proprie qualità di individuo e di soggetto attivo nella vita pubblica. Pur non essendo una disciplina scolastica specifica, l'educazione alla convivenza civile coinvolge tutte le materie, poiché è proprio attraverso i contenuti delle diverse discipline che si promuovono i principi alla base della convivenza. Essa, a sua volta, si pone come tramite per l'educazione integrale della persona, a cui è orientata l'intera attività scolastica.
L'educazione alla convivenza civile comprende diverse educazioni, sempre collegate profondamente le une alle altre.
Educazione alla cittadinanza: insegna quei valori che la società in cui viviamo reputa importante acquisire per diventare, ispirandosi ai principi fondamentali della convivenza e della solidarietà, un "adulto migliore".
Educazione stradale: si prefigge di insegnare le conoscenze di base necessarie a vivere l'ambiente della strada in maniera sicura e consapevole.
Educazione ambientale: mira a sviluppare una presa di coscienza dei valori del territorio, siano essi naturali o prodotti dall'uomo, in un'ottica di interdipendenza uomo-natura.
Educazione alla salute: intende sviluppare la consapevolezza degli effetti, positivi e negativi, che l'assunzione di determinati comportamenti può avere sulla salute.
Educazione alimentare: si propone di abituare a un'alimentazione equilibrata e adatta alla crescita, evitando errori e scompensi.
Educazione dell'affettività: punta a sviluppare la conoscenza di sé e la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri.
Tra tutte le educazioni ci concentreremo ora sull'educazione alla cittadinanza, che la disciplina delle Scienze motorie e sportive, attraverso l'educazione che specificamente persegue, l'educazione fisica, contribuisce in maniera importante a sviluppare. Tutti sanno di poter diventare dei cittadini migliori, ma non tutti sanno come questo possa avvenire anche grazie all'educazione fisica. Non che essa abbia proprietà o rimedi miracolosi: semplicemente interagisce in modo naturale con le diverse educazioni, offrendo occasioni concrete (cioè vissute in forma pratica) per acquisire valori sociali e morali condivisi. In particolare, l'educazione fisica contribuisce a:
- educare al valore delle regole e, quindi, dei diritti e dei doveri;
- formare lo spirito critico e la capacità di giudizio;
- acquisire il senso delle responsabilità, collettive e individuali.
La regola, in Scienze motorie, non è un semplice concetto astratto. E' una conoscenza attiva, cioè fondata sulle esperienze pratiche, che si radicano nel vissuto personale. In educazione fisica, e soprattutto nel gioco, la regola diventa un necessario punto di riferimento per i comportamenti dei singoli individui. Perché sia possibile stabilire una relazione tra più soggetti, è indispensabile fissare delle norme: se ognuno giocasse secondo proprie regole, ne nascerebbe solo una grande confusione. In questo contesto si capirà anche l'importanza dell'insegnante, il cui compito è favorire il passaggio da un'obbedienza passiva a un'accettazione consapevole delle regole, frutto della comprensione della necessità di una legge (educazione alla legalità). Quando ciò avverrà, la regola, generalmente vissuta come costrizione, diventerà ciò che realmente è: lo strumento per offrire a tutti uno spazio di libertà e di libera espressione. Allora le regole non saranno più subìte, bensì "desiderate".
Fonte mia