- 11 Giugno 2011
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Intervistato ai microfoni di QS l'ex tecnico del Lecce Luigi De Canio ha parlato delle presunte combine che hanno coinvolto i salentini nel corso della stagione. Sono tre le gare prese in esame dagli inquirenti: Inter-Lecce, Lecce-Cagliari e Genoa-Lecce.
De Canio va subito al sodo e afferma:"Una bufala tremenda. Se uno deve aggiustare le partite lo fa per vincerle, non per perderle, subendo gol e rischiando di non retrocedere. A Genova perdemmo da terz'ultimi in classifica, i giocatori sapevano che in caso di retrocessione avrebbero avuto il contratto dimezzato. Valeva la pena - ha dichiarato l'allenatore lucano - rischiare lo stipendio per poche migliaia di euro?"
Nel proseguo dell'intervista il tecnico materano ha analizzato la posizione del presunto gancio di Marco Paoloni, Daniele Corvia: "Che un attaccante, in quel caso Corvia, dovesse giocare contro il suo allenatore non me lo immagino proprio. Potrei capire il portiere, al limite un difensore... e poi Corvia aveva fatto bene, segnando gol determinanti in precedenza. Poteva giocarmi contro anche prima. La realtà è che ho sentito tante millanterie di gente che ha finito per infangare chi non c'entrava nulla".
De Canio va subito al sodo e afferma:"Una bufala tremenda. Se uno deve aggiustare le partite lo fa per vincerle, non per perderle, subendo gol e rischiando di non retrocedere. A Genova perdemmo da terz'ultimi in classifica, i giocatori sapevano che in caso di retrocessione avrebbero avuto il contratto dimezzato. Valeva la pena - ha dichiarato l'allenatore lucano - rischiare lo stipendio per poche migliaia di euro?"
Nel proseguo dell'intervista il tecnico materano ha analizzato la posizione del presunto gancio di Marco Paoloni, Daniele Corvia: "Che un attaccante, in quel caso Corvia, dovesse giocare contro il suo allenatore non me lo immagino proprio. Potrei capire il portiere, al limite un difensore... e poi Corvia aveva fatto bene, segnando gol determinanti in precedenza. Poteva giocarmi contro anche prima. La realtà è che ho sentito tante millanterie di gente che ha finito per infangare chi non c'entrava nulla".