- 14 Agosto 2008
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'Capisco la necessita' di Fini di ridurre a boutade le sparate di Bossi per sminuire la contraddizione tra le novita' culturali della sua riflessione istituzionale e le sue oggettive corresponsabilita' politiche. Capisco il patto scellerato di Berlusconi che della Lega ha assoluto bisogno per i suoi disegni pubblici e privati. Quella che e' difficile da spiegare e' l'illusione di quanti dall'opposizione pensano di battere il leghismo concorrendo sul suo stesso terreno nel nord, nelle regioni rosse, o al sud''. L'analisi e' di Arturo Parisi. ''Qua il problema - spiega l'esponente ulivista del Pd - non e' piu' la Lega, ma il leghismo, l'illusione localista e la tentazione isolazionista che, sotto varie etichette e in tutte le forze politiche, si sta diffondendo e dividendo il Paese, dal Lombardo Veneto alla Sardegna. Altro che l''ammuina' di Scalfari, altro che le 'boutade estive' di Fini, altro che le 'divagazioni' di Bersani. Non ci sono parole - osserva l'ex ministro della Difesa - che possano nascondere l'evidenza del fatto che, coperto dalle sue stesse sparate e dalle apparenti iperboli, Bossi e i suoi vanno svolgendo da venti anni un discorso politico coerente come pochi e una azione politica conseguente come quella di nessun altro. La cultura legista, il punto di vista localista, la tentazione protezionistica, sta diventando pian piano senso comune in tutte le regioni. Va tuttavia detto - conclude Parisi - che tutto questo e' potuto avvenire solo grazie alla complicita' delle forze politiche della maggioranza e alla cooperazione di troppi nella opposizione''.