Leonardo "Proverò a convincere Gattuso"
La trasferta di Catania incombe. Ma a Milanello sono tutti attenti agli sviluppi della vicenda riguardante Rino Gattuso. Il centrocampista del Milan è uscito allo scoperto in settimana, facendo intendere tutto il proprio malessere per lo scarso impiego. Si parla di cessione. E, soprattutto di questo, ha parlato Leonardo in conferenza stampa.
NON BOCCIO NESSUNO - Il tecnico rossonero ribadisce la stessa tesi di una settimana fa, quando Gattuso non aveva ancora dichiarato pubblicamente il proprio disappunto. "Con lui parlo sempre - ha detto Leonardo - perché tra noi cerchiamo di essere sempre molto chiari su tutte le nostre sensazioni. La prima cosa che spero è che guarisca presto, solo così potremo fare altri discorsi. Lui è qui da 11 anni, è vero, ed è normale avere dei momenti di riflessione, li ho avuti anch'io da giocatore. Se tutti stanno bene, però, io devo scegliere: tutti capiscono la situazione e rispettano le scelte. Non si tratta di bocciature, ma di scelte. La stessa cosa successa a Gattuso è accaduta ad Inzaghi, Ambrosini, Seedorf e così via. La critica più importante al Milan che si faceva all'inizio era che la squadra non aveva identità, che c'era troppo turnover. Oggi che l'identità c'è si dice che non si fa turnover, e si critica anche questa situazione. La verità è che tutti hanno giocato, sia prima sia in questo momento. Io sono tranquillo nelle mie scelte, poi è naturale che un giocatore importante si lamenti, ma credo che in tutti ci sia una coscienza di quello che stiamo facendo".
PROVERO' A CONVINCERLO - C'è da scommetterci. Quello che Leonardo ha riferito alla stampa è lo stesso che il tecnico milanista ha detto a Gattuso a microfoni spenti. Ma l'impressione è che non sia bastato al mediano. "A Rino dico di tornare quanto prima - aggiunge Leonardo - e poi vedrà che le cose saranno diverse. Quello che ha detto Gattuso io lo sapevo già prima. Ma credo che ora ci sia una cosa più importante, cioè che si riprenda, perché è l'unica cosa che conta: giocare. Poi, se quello che ha in testa come dite voi è di voler andare via, cercherò di convincerlo a non farlo perché, come ha detto lui, si tratta di Rino Gattuso. Comunque qualsiasi cosa verrà decisa in modo molto tranquillo. Non mi hanno stupito le sue dichiarazioni, arrivate proprio nel momento del suo infortunio, perché lo conosco bene: la stessa grinta che lo fa essere Gattuso è quello che lo fa parlare nei momenti difficili".
SCONTENTI, CAPITOLO SECONDO - Malumore per Gattuso. Ma anche per Inzaghi e Huntelaar, rispettivamente seconda e terza scelta per il ruolo di centravanti. "Giochiamo con una punta sola - spiega Leonardo - e quindi in attacco c'è una concorrenza un po' più ampia. Ma anche Huntelaar in questo modulo ci sta molto bene, anzi, può favorire sue caratteristiche. Huntelaar e Inzaghi sappiano che fanno parte del nostro progetto, in ogni momento. Klaas sta recuperando molto bene, Pippo sta bene e Borriello sta molto bene: sono scelte difficilissime. Questa è la parte più complicata del mestiere di allenatore: vedere come stanno i giocatori e fare delle scelte. Pippo oggi sta meglio dell'anno scorso. Purtroppo la concorrenza oggi è più forte, ma questa è una cosa che fa piacere a un allenatore. Io mi auguro che siano tutti arrabbiati con me e che abbiano voglia di giocare. Dopo scelgo io. Io annuso una voglia di giocare, non i malumori. Poi è naturale lamentarsi all'esterno, l'ho fatto anch'io da giocatore. La rabbia di chi non gioca è molto simile".
La trasferta di Catania incombe. Ma a Milanello sono tutti attenti agli sviluppi della vicenda riguardante Rino Gattuso. Il centrocampista del Milan è uscito allo scoperto in settimana, facendo intendere tutto il proprio malessere per lo scarso impiego. Si parla di cessione. E, soprattutto di questo, ha parlato Leonardo in conferenza stampa.
NON BOCCIO NESSUNO - Il tecnico rossonero ribadisce la stessa tesi di una settimana fa, quando Gattuso non aveva ancora dichiarato pubblicamente il proprio disappunto. "Con lui parlo sempre - ha detto Leonardo - perché tra noi cerchiamo di essere sempre molto chiari su tutte le nostre sensazioni. La prima cosa che spero è che guarisca presto, solo così potremo fare altri discorsi. Lui è qui da 11 anni, è vero, ed è normale avere dei momenti di riflessione, li ho avuti anch'io da giocatore. Se tutti stanno bene, però, io devo scegliere: tutti capiscono la situazione e rispettano le scelte. Non si tratta di bocciature, ma di scelte. La stessa cosa successa a Gattuso è accaduta ad Inzaghi, Ambrosini, Seedorf e così via. La critica più importante al Milan che si faceva all'inizio era che la squadra non aveva identità, che c'era troppo turnover. Oggi che l'identità c'è si dice che non si fa turnover, e si critica anche questa situazione. La verità è che tutti hanno giocato, sia prima sia in questo momento. Io sono tranquillo nelle mie scelte, poi è naturale che un giocatore importante si lamenti, ma credo che in tutti ci sia una coscienza di quello che stiamo facendo".
PROVERO' A CONVINCERLO - C'è da scommetterci. Quello che Leonardo ha riferito alla stampa è lo stesso che il tecnico milanista ha detto a Gattuso a microfoni spenti. Ma l'impressione è che non sia bastato al mediano. "A Rino dico di tornare quanto prima - aggiunge Leonardo - e poi vedrà che le cose saranno diverse. Quello che ha detto Gattuso io lo sapevo già prima. Ma credo che ora ci sia una cosa più importante, cioè che si riprenda, perché è l'unica cosa che conta: giocare. Poi, se quello che ha in testa come dite voi è di voler andare via, cercherò di convincerlo a non farlo perché, come ha detto lui, si tratta di Rino Gattuso. Comunque qualsiasi cosa verrà decisa in modo molto tranquillo. Non mi hanno stupito le sue dichiarazioni, arrivate proprio nel momento del suo infortunio, perché lo conosco bene: la stessa grinta che lo fa essere Gattuso è quello che lo fa parlare nei momenti difficili".
SCONTENTI, CAPITOLO SECONDO - Malumore per Gattuso. Ma anche per Inzaghi e Huntelaar, rispettivamente seconda e terza scelta per il ruolo di centravanti. "Giochiamo con una punta sola - spiega Leonardo - e quindi in attacco c'è una concorrenza un po' più ampia. Ma anche Huntelaar in questo modulo ci sta molto bene, anzi, può favorire sue caratteristiche. Huntelaar e Inzaghi sappiano che fanno parte del nostro progetto, in ogni momento. Klaas sta recuperando molto bene, Pippo sta bene e Borriello sta molto bene: sono scelte difficilissime. Questa è la parte più complicata del mestiere di allenatore: vedere come stanno i giocatori e fare delle scelte. Pippo oggi sta meglio dell'anno scorso. Purtroppo la concorrenza oggi è più forte, ma questa è una cosa che fa piacere a un allenatore. Io mi auguro che siano tutti arrabbiati con me e che abbiano voglia di giocare. Dopo scelgo io. Io annuso una voglia di giocare, non i malumori. Poi è naturale lamentarsi all'esterno, l'ho fatto anch'io da giocatore. La rabbia di chi non gioca è molto simile".
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