Questa breve lezione, è tanto semplice quanto importante! Pertanto è necessaria seguirla con attenzione, sarà velocemente capibile.
Le condizioni, non sono nient' altro che il controllare se avviene una determinata condizione, per l' appunto, o meno. Le usiamo ogni giorno nella vita quotidiana, ad esempio Se fuori c'è il sole allora esco.
Questa frase, in PHP potrebbe esser facilmente tradotta:
La struttura è facilmente deduttibile, tra le parentesi tonde seguenti l' if, bisognerà inserire la condizione, mentre tra le parentesi graffe ciò che dovrà avvenire se essa rispetterà le regole stabilite. Notare che si usa == nelle condizioni e non =, usato invece per stabilire il contenuto di una variabile. Ovviamente è possibile espanderla, mettendo un ipotetico "altrimenti..", andando a creare la frase Se fuori c'è il sole allora esco, altrimenti resto a casa.
Beh.. Ma se volessimo prendere in considerazione più possibili tempi? Per queste situazioni esiste l' elseif, che ci permetterà di creare condizioni con più "if" insieme.
Certo, i costruttori elseif sono molto utili, ma nei casi in cui le condizioni da verificare diventassero 5,6 o di più? Verrebbe una cosa abbastanza lunga.. Ed è qua che entra in gioco lo switch. Tramite esso, è possibile creare una struttura come l' elseif ma molto più semplificata. Un esempio pratico qui di seguito.
Interessante! Ma cosa rappresenta quel default? Il default negli switch, serve a simboleggiare l' else delle strutture if. Nel caso in cui il valore dello switch non sia scritto in nessuno dei casi (case), subentrerà il default.
** TRICK **
Per le strutture if brevi, quindi con una sola azione da eseguire, è possibile omettere le parentesi graffe.
La stessa cosa vale con l' else, quindi:
Le condizioni, non sono nient' altro che il controllare se avviene una determinata condizione, per l' appunto, o meno. Le usiamo ogni giorno nella vita quotidiana, ad esempio Se fuori c'è il sole allora esco.
Questa frase, in PHP potrebbe esser facilmente tradotta:
PHP:
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La struttura è facilmente deduttibile, tra le parentesi tonde seguenti l' if, bisognerà inserire la condizione, mentre tra le parentesi graffe ciò che dovrà avvenire se essa rispetterà le regole stabilite. Notare che si usa == nelle condizioni e non =, usato invece per stabilire il contenuto di una variabile. Ovviamente è possibile espanderla, mettendo un ipotetico "altrimenti..", andando a creare la frase Se fuori c'è il sole allora esco, altrimenti resto a casa.
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Beh.. Ma se volessimo prendere in considerazione più possibili tempi? Per queste situazioni esiste l' elseif, che ci permetterà di creare condizioni con più "if" insieme.
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Certo, i costruttori elseif sono molto utili, ma nei casi in cui le condizioni da verificare diventassero 5,6 o di più? Verrebbe una cosa abbastanza lunga.. Ed è qua che entra in gioco lo switch. Tramite esso, è possibile creare una struttura come l' elseif ma molto più semplificata. Un esempio pratico qui di seguito.
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Interessante! Ma cosa rappresenta quel default? Il default negli switch, serve a simboleggiare l' else delle strutture if. Nel caso in cui il valore dello switch non sia scritto in nessuno dei casi (case), subentrerà il default.
** TRICK **
Per le strutture if brevi, quindi con una sola azione da eseguire, è possibile omettere le parentesi graffe.
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La stessa cosa vale con l' else, quindi:
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