Mentre le Merengues investono oltre 100 milioni per Bale, il resto del campionato annaspa: è diaspora di campioni verso l'estero. Ecco perchè...
In Italia la crisi picchia duro, in Spagna no, ma solo per alcuni. Il mercato estivo della Liga fornisce un quadro d’insieme molto lineare, che consente di dividere il… campionato d’agosto in due tronconi. Da una parte chi, ed è la maggioranza, deve fare i conti con un pericolo costante di bancarotta e quindi cercare di comprare bene e vendere molto meglio; dall’altra, Barcellona e Real Madrid, apparentemente per nulla toccate dalla crisi.
I catalani hanno investito 57 milioni su Neymar, poi altri 13 sborsati obtorto collo per la riacquisizione di Bojan, a posteriori figlia di un’operazione non particolarmente illuminata. Il passivo viene limitato, si fa per dire, a 42 milioni di € dalla ricca cessione di Thiago Alcantara al Bayern e dalle briciole raccolte con Villa e Fontas. Lo scorso anno il Barça, per dire, “limitò” il passivo a 33 milioni.
Per il Real Madrid il discorso è in divenire, perché siamo tutti in attesa di capire se davvero le merengues sborseranno i 100 milioni e passa di € richiesti dal Tottenham per Gareth Bale. Per il momento, complice il tris di cessioni al Napoli, lo sbilancio è di soli 8 milioni, nonostante il doppio assegno da 30 firmato per Isco e Illarramendi.
-------------------------------------------------------I PRINCIPALI TRASFERIMENTI DELL'ESTATE IN SPAGNA-----------------------------------------------------
I 10 acquisti TOP
1 - 57M Neymar dal Santos al Barcellona
2 - 30M Isco dal Malaga al Real Madrid
3 - 30M Illarramendi dalla R. Sociedad
4 - 13M Bojan al Barcellona
5 - 8M Extebarria all'Ath. Bilbao
6 - 7.5M Gameiro al Siviglia
7 - 7M Bacca al Siviglia
8 - 7M Baptistao all'Atl. Madrid
9 - 6.5M Carvajal al Real Madrid
10 - 6M Pedro Leon al Getafe
Le 10 cessioni TOP
1 - 60M Falcao dall'Atl. Madrid
2 - 37M Higuain dal Real Madrid
3 - 30M Isco dal Malaga
4 - 30M Illarramendi dalla Real Sociedad
5 - 30M Soldado dal Valencia
6 - 25M Thiago Alcantara dal Barcellona
7 - 25M Negredo dal Siviglia
8 - 25M Navas dal Siviglia
9 - 12M Raul Albiol dal Real Madrid
10 - 10M Barrada dal Getafe
Al di fuori delle due grandi, la tendenza nella Liga è molto più risparmiosa. Nel bilancio acquisti/cessioni, l’Atletico Madrid ha un attivo di 58 milioni, il Valencia di 38, il Malaga di 33 (nonostante avesse nel budget anche gli introiti della scorsa Champions League), il Siviglia di 32 e via scendendo. Tutte squadre di medio-alto livello, costrette a fare i conti con voragini di bilancio, create anno dopo anno, mattone dopo mattone, fino al redde rationem di quest’estate.
Le eccezioni sono poche e ben definite: il Villarreal neopromosso ha voluto investire forte per il suo ritorno in Primera (6 milioni di sbilancio), mentre l’Athletic Bilbao (12 milioni di passivo) fa i conti come sempre con i suoi rigidi e anacronistici criteri di eleggibilità, che espongono sovente i baschi ad acquisti a prezzi non di mercato.
Premier, 70 milioni Un dato su tutti testimonia come si tratti di una politica dettata dalla necessità e non da scelta tecnica: il fatto che in buona parte dei casi si sia sacrificato il proprio centravanti titolare, il giocatore dal maggior mercato e in grado di assicurare i migliori introiti. Così l’Atletico Madrid ha ceduto Radamel Falcao (28 gol lo scorso anno) al Monaco per 60 milioni, il Siviglia ha venduto Alvaro Negredo (25 gol) al Manchester City per 25 milioni, il Valencia ha rinunciato a Roberto Soldado (24 gol) in cambio di 30 milioni dal Tottenham.
Dei primi cinque marcatori della scorsa Liga, solo Messi e CR7 sono rimasti con le maglie di Barcellona e Real Madrid, un po’ perché i loro parametri sono fuori mercato per tutti, un po’ perché i loro club d’appartenenza vivono su un altro pianeta.
La riforma del contratto dei diritti televisivi dovrebbe contribuire a restituire un minimo di equità nella distribuzione delle risorse: se fino allo scorso anno si andava dai 140 milioni del Real ai 12 del Granada, per i prossimi anni si punterà a una ripartizione meno sperequata.
Il punto è un altro: se riforma sarà, sarà comunque riforma tardiva, perché il solco è stato irrimediabilmente tracciato, e molte squadre rischiano di precipitare dentro al solco, dopo aver cercato per anni di reggere il passo dei due giganti. E magari il Real Madrid farà ancora in tempo, in queste settimane, a spendere 100 milioni di € per un solo giocatore.
Fonte: Goal.com
In Italia la crisi picchia duro, in Spagna no, ma solo per alcuni. Il mercato estivo della Liga fornisce un quadro d’insieme molto lineare, che consente di dividere il… campionato d’agosto in due tronconi. Da una parte chi, ed è la maggioranza, deve fare i conti con un pericolo costante di bancarotta e quindi cercare di comprare bene e vendere molto meglio; dall’altra, Barcellona e Real Madrid, apparentemente per nulla toccate dalla crisi.
I catalani hanno investito 57 milioni su Neymar, poi altri 13 sborsati obtorto collo per la riacquisizione di Bojan, a posteriori figlia di un’operazione non particolarmente illuminata. Il passivo viene limitato, si fa per dire, a 42 milioni di € dalla ricca cessione di Thiago Alcantara al Bayern e dalle briciole raccolte con Villa e Fontas. Lo scorso anno il Barça, per dire, “limitò” il passivo a 33 milioni.
Per il Real Madrid il discorso è in divenire, perché siamo tutti in attesa di capire se davvero le merengues sborseranno i 100 milioni e passa di € richiesti dal Tottenham per Gareth Bale. Per il momento, complice il tris di cessioni al Napoli, lo sbilancio è di soli 8 milioni, nonostante il doppio assegno da 30 firmato per Isco e Illarramendi.
-------------------------------------------------------I PRINCIPALI TRASFERIMENTI DELL'ESTATE IN SPAGNA-----------------------------------------------------
I 10 acquisti TOP
1 - 57M Neymar dal Santos al Barcellona
2 - 30M Isco dal Malaga al Real Madrid
3 - 30M Illarramendi dalla R. Sociedad
4 - 13M Bojan al Barcellona
5 - 8M Extebarria all'Ath. Bilbao
6 - 7.5M Gameiro al Siviglia
7 - 7M Bacca al Siviglia
8 - 7M Baptistao all'Atl. Madrid
9 - 6.5M Carvajal al Real Madrid
10 - 6M Pedro Leon al Getafe
Le 10 cessioni TOP
1 - 60M Falcao dall'Atl. Madrid
2 - 37M Higuain dal Real Madrid
3 - 30M Isco dal Malaga
4 - 30M Illarramendi dalla Real Sociedad
5 - 30M Soldado dal Valencia
6 - 25M Thiago Alcantara dal Barcellona
7 - 25M Negredo dal Siviglia
8 - 25M Navas dal Siviglia
9 - 12M Raul Albiol dal Real Madrid
10 - 10M Barrada dal Getafe
Al di fuori delle due grandi, la tendenza nella Liga è molto più risparmiosa. Nel bilancio acquisti/cessioni, l’Atletico Madrid ha un attivo di 58 milioni, il Valencia di 38, il Malaga di 33 (nonostante avesse nel budget anche gli introiti della scorsa Champions League), il Siviglia di 32 e via scendendo. Tutte squadre di medio-alto livello, costrette a fare i conti con voragini di bilancio, create anno dopo anno, mattone dopo mattone, fino al redde rationem di quest’estate.
Le eccezioni sono poche e ben definite: il Villarreal neopromosso ha voluto investire forte per il suo ritorno in Primera (6 milioni di sbilancio), mentre l’Athletic Bilbao (12 milioni di passivo) fa i conti come sempre con i suoi rigidi e anacronistici criteri di eleggibilità, che espongono sovente i baschi ad acquisti a prezzi non di mercato.
GLI INCASSI NEI 5 CAMPIONATI TOP Liga, 383 milioni Serie A, 285 milioni Bundesliga, 164 milioni Ligue 1, 129 milioni | |
Premier, 70 milioni Un dato su tutti testimonia come si tratti di una politica dettata dalla necessità e non da scelta tecnica: il fatto che in buona parte dei casi si sia sacrificato il proprio centravanti titolare, il giocatore dal maggior mercato e in grado di assicurare i migliori introiti. Così l’Atletico Madrid ha ceduto Radamel Falcao (28 gol lo scorso anno) al Monaco per 60 milioni, il Siviglia ha venduto Alvaro Negredo (25 gol) al Manchester City per 25 milioni, il Valencia ha rinunciato a Roberto Soldado (24 gol) in cambio di 30 milioni dal Tottenham.
Dei primi cinque marcatori della scorsa Liga, solo Messi e CR7 sono rimasti con le maglie di Barcellona e Real Madrid, un po’ perché i loro parametri sono fuori mercato per tutti, un po’ perché i loro club d’appartenenza vivono su un altro pianeta.
La riforma del contratto dei diritti televisivi dovrebbe contribuire a restituire un minimo di equità nella distribuzione delle risorse: se fino allo scorso anno si andava dai 140 milioni del Real ai 12 del Granada, per i prossimi anni si punterà a una ripartizione meno sperequata.
Il punto è un altro: se riforma sarà, sarà comunque riforma tardiva, perché il solco è stato irrimediabilmente tracciato, e molte squadre rischiano di precipitare dentro al solco, dopo aver cercato per anni di reggere il passo dei due giganti. E magari il Real Madrid farà ancora in tempo, in queste settimane, a spendere 100 milioni di € per un solo giocatore.
Fonte: Goal.com