Lo spirito sportivo - La competizione
Competere, divertirsi, primeggiare, sviluppare la personalità, migliorare l'autostima, acquisire autocontrollo, sentirsi in buona forma fisica, conservare o migliorare il proprio stato di salute sono solo alcune delle motivazioni che spingono a praticare sport. Per alcuni è la sfida con se stessi, il superamento dei propri limiti, la "molla" che fa scattare la passione per lo sport. Per altri è il piacere di "partecipare", di confrontarsi con altri sportivi. Importante è comunque che la vittoria, sia nella sfida con se stessi sia nella competizione con gli altri, sia il frutto di un confronto leale, ottenuto nel rispetto delle regole, con responsabilità, solidarietà e correttezza. Allora la fatica, l'impegno, il sudore costato per raggiungerla saranno veramente premiati. E' indispensabile che la pratica sportiva competitiva venga sostenuta e smorzata nei suoi eccessi dai valori della lealtà e della misura. Alcuni tendono ad assolutizzare la vittoria, vogliono cioè porla come obiettivo unico e irrinunciabile, per raggiungere il quale ogni mezzo diventa lecito: corruzione, violenza, imbrogli, simulazioni, uso di sostante illecite sono solo alcuni dei mezzi impiegati pur di arrivare all'affermazione. Talvolta non è solo l'ambizione personale che porta ad assumere tali comportamenti. Pressioni possono provenire da genitori, allenatori, sponsor ecc.. e questo rende difficile rimanere coerenti con i propri valori e mantenersi entro le regole dello sport e dell'etica.
Fonte mia
Competere, divertirsi, primeggiare, sviluppare la personalità, migliorare l'autostima, acquisire autocontrollo, sentirsi in buona forma fisica, conservare o migliorare il proprio stato di salute sono solo alcune delle motivazioni che spingono a praticare sport. Per alcuni è la sfida con se stessi, il superamento dei propri limiti, la "molla" che fa scattare la passione per lo sport. Per altri è il piacere di "partecipare", di confrontarsi con altri sportivi. Importante è comunque che la vittoria, sia nella sfida con se stessi sia nella competizione con gli altri, sia il frutto di un confronto leale, ottenuto nel rispetto delle regole, con responsabilità, solidarietà e correttezza. Allora la fatica, l'impegno, il sudore costato per raggiungerla saranno veramente premiati. E' indispensabile che la pratica sportiva competitiva venga sostenuta e smorzata nei suoi eccessi dai valori della lealtà e della misura. Alcuni tendono ad assolutizzare la vittoria, vogliono cioè porla come obiettivo unico e irrinunciabile, per raggiungere il quale ogni mezzo diventa lecito: corruzione, violenza, imbrogli, simulazioni, uso di sostante illecite sono solo alcuni dei mezzi impiegati pur di arrivare all'affermazione. Talvolta non è solo l'ambizione personale che porta ad assumere tali comportamenti. Pressioni possono provenire da genitori, allenatori, sponsor ecc.. e questo rende difficile rimanere coerenti con i propri valori e mantenersi entro le regole dello sport e dell'etica.
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