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SALERNO. Logora, la corda tirata sino allo stremo da Lombardi si è spezzata. Della valuta estera che doveva arrivare sul conto all’Agenzia del Banco diNapoli di Salerno non c'è traccia.
Come non c’è traccia del disperato tentativo di Lombardi di affidarsi alla famiglia (si racconta di un colloquio ieri all’ora di pranzo tra il papà e il direttore della Banca di credito cooperativo di Aquara) per colmare il gap e reperire le risorse necessarie per evitare la bocciatura definitiva della Covisoc. «Mi hanno chiamato tante società ma di telefonate dalla Salernitana zero», conferma Eduardo Chiacchio, il legale che avrebbe dovuto presentare entro le ore 19 di stasera il ricorso del club. Nessun incartamento è stato inoltrato, quindi la Salernitana è fuori dalla Legapro. Ripartirà dalla serie D ma con un altro nome e un altra società. Il problema è che insieme alle carte bisognava presentare gli allegati: gli attestati di pagamento. Cioè copie dei bonifici di pagamento ai tesserati degli stipendi, degli F24 per le ritenute Irpef e degli F24 dei contributi Enpals,oltre a dover presentare la fideiussione (600mila euro) rilasciata da un primario istituto di credito.
Da tempo una corsa disperata per la mancanza di liquidità; corsa disperata sarebbe stata oggi persino se fossero arrivati i milioni: dovevano passare dal conto di Lombardi, superare tecnicismi per poi arrivare sul conto "dedicato" del club. Poi si sarebbero dovute fare le copie per ogni pagamento: sono più di 40 tesserati, fate il conto moltiplicando per bonifici e F24. E bisognava presentare materialmente tutte le copie entro le ore 19 (non via fax) di stasera alla Covisoc, a Roma. Sarebbe servito persino un po’ di anticipo per illustrare i contenuti agli ispettori Covisoc in caso di "lacune".
Corsa disperata nella quale si sono aggiunti altri ostacoli: sulla fideiussione sul rateo Iva, al di là della data effettiva di partenza, ci sarebbero state le perplessità dell’Agenzia delle Entrate sulla validità della polizza, emessa pare da un Confidi che non fa dichiarazioni da qualche anno. «Consapevole della gravità della situazione, proteso a trovare sino all’ultimo le risorse necessarie»: così Casciello descriveva ieri sera Lombardi.
Come non c’è traccia del disperato tentativo di Lombardi di affidarsi alla famiglia (si racconta di un colloquio ieri all’ora di pranzo tra il papà e il direttore della Banca di credito cooperativo di Aquara) per colmare il gap e reperire le risorse necessarie per evitare la bocciatura definitiva della Covisoc. «Mi hanno chiamato tante società ma di telefonate dalla Salernitana zero», conferma Eduardo Chiacchio, il legale che avrebbe dovuto presentare entro le ore 19 di stasera il ricorso del club. Nessun incartamento è stato inoltrato, quindi la Salernitana è fuori dalla Legapro. Ripartirà dalla serie D ma con un altro nome e un altra società. Il problema è che insieme alle carte bisognava presentare gli allegati: gli attestati di pagamento. Cioè copie dei bonifici di pagamento ai tesserati degli stipendi, degli F24 per le ritenute Irpef e degli F24 dei contributi Enpals,oltre a dover presentare la fideiussione (600mila euro) rilasciata da un primario istituto di credito.
Da tempo una corsa disperata per la mancanza di liquidità; corsa disperata sarebbe stata oggi persino se fossero arrivati i milioni: dovevano passare dal conto di Lombardi, superare tecnicismi per poi arrivare sul conto "dedicato" del club. Poi si sarebbero dovute fare le copie per ogni pagamento: sono più di 40 tesserati, fate il conto moltiplicando per bonifici e F24. E bisognava presentare materialmente tutte le copie entro le ore 19 (non via fax) di stasera alla Covisoc, a Roma. Sarebbe servito persino un po’ di anticipo per illustrare i contenuti agli ispettori Covisoc in caso di "lacune".
Corsa disperata nella quale si sono aggiunti altri ostacoli: sulla fideiussione sul rateo Iva, al di là della data effettiva di partenza, ci sarebbero state le perplessità dell’Agenzia delle Entrate sulla validità della polizza, emessa pare da un Confidi che non fa dichiarazioni da qualche anno. «Consapevole della gravità della situazione, proteso a trovare sino all’ultimo le risorse necessarie»: così Casciello descriveva ieri sera Lombardi.