- 12 Luglio 2010
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Giorgio Napolitano è l'uomo dell'anno. A incoronarlo è la rivista Wired, rivolta a un pubblico giovanile e dedicata soprattutto al mondo tecnologico.
Eppure, nel mese di dicembre, in copertina non ci sarà un giovane guru hi tech, ma proprio lui: il presidente delle Repubblica. La motivazione? Con i suoi 86 anni il capo dello Stato "ha dimostrato negli ultimi dodici mesi una sorprendente velocità nel rimanere collegato alla realtà, in una parola, wired".
"Tanti sono gli elementi che hanno contribuito a far ricadere la scelta sulla massima carica dello Stato, tra cui spiccano soprattutto il suo avere a cuore la sorte delle giovani generazioni e il suo esser capace di tenere le fila tra la complessa realtà italiana e un mondo sempre meno disposto a comprenderla", si legge in una nota.
In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Napolitano "ha rappresentato il crocevia attraverso il quale passa nel nostro Paese il legame tra passato e futuro. La sua statura ne ha fatto la roccia a cui si è ancorato il Paese nel momento peggiore della crisi dei mercati finanziari, la sua autorevolezza è stata la ragione per cui nei sondaggi di popolarità lui sale mentre gli altri scendono".
"Avremmo potuto premiare il ritorno della Società, della spinta verso la Res Publica emersa d’improvviso con i referendum di maggio sull’acqua e il nucleare ma era troppo vago. Ci voleva un simbolo. E come sempre succede, questo simbolo era da almeno un anno sotto i nostri occhi: il Presidente della Repubblica. Un 86enne capace come nessun altro di tenere le fila, di tenere collegati Italia e Mondo, dura realtà e speranza possibile, sacrificio e risorgimento. Tentando a metà novembre una soluzione di uscita dal delirio nel quale il Paese aveva navigato per un anno intero, Napolitano ha riportato il gioco sulla terra, dentro la vita reale. E per quest’opera di plug-in, di riallacciamento di fili da tempo recisi è uomo Wired di quest’anno", ha spiegato Carlo Antonelli, direttore della rivista.
Eppure, nel mese di dicembre, in copertina non ci sarà un giovane guru hi tech, ma proprio lui: il presidente delle Repubblica. La motivazione? Con i suoi 86 anni il capo dello Stato "ha dimostrato negli ultimi dodici mesi una sorprendente velocità nel rimanere collegato alla realtà, in una parola, wired".
"Tanti sono gli elementi che hanno contribuito a far ricadere la scelta sulla massima carica dello Stato, tra cui spiccano soprattutto il suo avere a cuore la sorte delle giovani generazioni e il suo esser capace di tenere le fila tra la complessa realtà italiana e un mondo sempre meno disposto a comprenderla", si legge in una nota.
In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Napolitano "ha rappresentato il crocevia attraverso il quale passa nel nostro Paese il legame tra passato e futuro. La sua statura ne ha fatto la roccia a cui si è ancorato il Paese nel momento peggiore della crisi dei mercati finanziari, la sua autorevolezza è stata la ragione per cui nei sondaggi di popolarità lui sale mentre gli altri scendono".
"Avremmo potuto premiare il ritorno della Società, della spinta verso la Res Publica emersa d’improvviso con i referendum di maggio sull’acqua e il nucleare ma era troppo vago. Ci voleva un simbolo. E come sempre succede, questo simbolo era da almeno un anno sotto i nostri occhi: il Presidente della Repubblica. Un 86enne capace come nessun altro di tenere le fila, di tenere collegati Italia e Mondo, dura realtà e speranza possibile, sacrificio e risorgimento. Tentando a metà novembre una soluzione di uscita dal delirio nel quale il Paese aveva navigato per un anno intero, Napolitano ha riportato il gioco sulla terra, dentro la vita reale. E per quest’opera di plug-in, di riallacciamento di fili da tempo recisi è uomo Wired di quest’anno", ha spiegato Carlo Antonelli, direttore della rivista.
Fonte: Il giornale