CATANIA, 16 maggio 2010 - Il Catania saluta il Massimino con un trionfo e, dopo la salvezza agguantata la scorsa settimana, si gode anche il record di punti in Serie A: sono 45, contro i 43 dell'anno scorso. Gran parte del merito di questi ultimi tre, manco a dirlo, è di Maxi Lopez, che chiude così la sua ottima stagione con undici gol all'attivo.
TRIDENTE — Mihajlovic schiera la formazione tipo, con davanti il trio Mascara, Maxi Lopez, Martinez. In mezzo ci sono Ledesma e Ricchiuti, con Biagianti a fare il lavoro sporco. Nel Genoa Caneo sostituisce lo squalificato Gasperini e si affida al tandem Suazo-Acquafresca, in un 4-4-2 con gli esterni molto alti (Sculli e Palladino).
PRIMI CALDI — A Catania fa molto caldo e i ritmi sono adeguati di conseguenza. Ne viene fuori una partita aperta, senza troppi cambi di ritmo. Tra i padroni di casa il più pericoloso è Maxi Lopez. L'argentino sfiora il vantaggio al 18', con un sinistro da fuori dopo essersi liberato bene del suo marcatore. Ci proverà anche allo scadere, ancora dal limite, trovando una buona risposta di Amelia. Ci provano soprattutto dalla distanza gli etnei, anche con Mascara, mentre Martinez è il più pimpante nell'uno contro uno: brutto l'errore di Maxi su un suo invito in avvio. Il Genoa per lo più contiene e ogni tanto ci prova in ripartenza. Alla mezzora Palladino spreca tutto con un tocco a lato dopo un'ottima giocata sull'asse Juric-Suazo. Rimarrà la miglior occasione del primo tempo. Poi Palladino lascia il campo, alle prese con problemi muscolari. Al suo posto Fatic.
SVOLTA — Nel secondo tempo la svolta arriva intorno al ventesimo, quando nel giro di pochi minuti succede di tutto. Prima Acquafresca ha la palla buona, ma la spara addosso a Campagnolo. Poi i liguri rimangono in dieci, perché Juric pensa bene di chiudere le stagione anzitempo e si becca due ammonizioni in pochi minuti. Subito dopo, la beffa, con il gran gol di Maxi Lopez da vero rapace d'area di rigore, in spaccata su un assist dalla sinistra di Ricchiuti. Il Catania potrebbe anche raddoppiare, con Ricchiuti e Marchese, e nel finale arriva la standing ovation per Martinez, probabilmente all'ultima apparizione con la maglia catanese.