Dieci anni di guerre a casa vostra …
Era la metà degli anni 90’ quando SNK, sull’onda del successo riscosso già da più di un decennio dai coin-op/cabinati che invadevano le sale giochi, decise di dar vita ad un originale e divertentissimo videogame per il sistema arcade NEO-GEO, chiamato: “Metal Slug: super vehicle 001”. Un innovativo mix tra grafica cartoon ed una giocabilità - riassumibile in un arcade shooter dominato da piattaforme a scorrimento laterale- pronta a portarci nei panni di un (volutamente stereotipato) eroe intento nel battersi senza remore contro degli (ancor più stereotipati) soldati nemici appartenenti ad un esercito definito come i “Ribelli“.
Forse per il tema militare con vena umoristica, per la grafica senza tempo, o per la rigiocabilità e divertimento praticamente infiniti, MS è divenuto per molti il simbolo dell’universo videoludico delle sale giochi di quel periodo, conquistando nel tempo un posto speciale nel cuore di milioni di videogiocatori di tutte le età.
Oggi, con il decimo anniversario della saga, ci troviamo davanti a ben 6 capitoli differenti di Metal Slug (senza contare “MS X”), esempio lampante di come verosimilmente il detto “squadra che vince non si cambia” sia più che veritiero, e proprio per questo SNK (divenuta SNK playmore) negli anni ha deciso di tenere ben saldo il volante, senza prendere mai scorciatoie o strade alternative a quella già sperimentata e di sicuro successo, dando vita negli anni ad altri 6 giochi praticamente identici uno all’altro dal punto di vista della meccanica di gioco e della grafica (salvo alcune piccole modifiche relative esclusivamente al sesto capitolo), ma sempre più vari e divertenti per le straordinarie ambientazioni e situazioni a cavallo fra realtà, fantascienza e sfrenata fantasia. Chissà forse è proprio questo il punto di forza della serie Metal Slug: saper mixare così tanti generi in uno, e riuscire a farci credere per qualche momento che zombie, mummie e alieni siano normali da vedere in quella che prematuramente può sembrare una normale guerra fra due schieramenti; oppure che con un centinaio di bombe a mano si possa riuscire nell’improbabile intento di distruggere una gigantesca e letale divinità Maya (un esempio fra i tanti). In MS infatti quella che può risultare una semplice guerra fra semplici uomini si trasforma, con il passare delle varie missioni che suddividono la storia, una lotta contro creature del male e di fantasia, donando sempre nuova linfa alla longevità e rendendo sempre più varia e divertente l’esperienza di gioco. Ma andiamo con ordine…
Metal Slug…
Probabilmente per gli amanti della saga non sarà una novità, eppure non tutti sanno che il titolo stesso del videogioco targato SNK non è stato scelto a caso. Con Metal Slug infatti la casa produttrice fa riferimento all’elemento (probabilmente) più bizzarro e divertente dell’intera saga: i mezzi pesanti da battaglia utilizzabili durante le varie missioni ( i “Super Vehicle 001” del titolo dato al capostipite, in pratica). Partendo dai più semplici carro armati, passando per i sottomarini, gli aerei, i sidecar, fino ad arrivare ai ben più goffi ma esilaranti cammelli, asini, elefanti - e molto, molto altro ancora- tutti risulteranno assolutamente adeguati nel fornirvi una resistente difesa e soprattutto una potenza di fuoco non indifferente, decisamente indicati per le situazioni più caotiche di gioco.
Carri armati capaci di saltare o addirittura dotati di gambe…a voi ricorda qualcosa?
Beh vista proprio la “singolarità” di questi veicoli da battaglia alcune “leggende” della rete vogliono che l’idea alla base di questa saga sia stata ispirata da una “certa” serie Konami nata nei primissimi anni ottanta, dove (guarda caso) il titolo era dovuto all’elemento essenziale del videogame stesso: una macchina da guerra dotata di gambe, un carro armato bipede insomma. Per chi non l’avesse ancora capito parlo di “Metal Gear Solid”; ma per quanto le analogie possano sembrare plausibili niente è certo, inoltre, semmai ci fossero davvero, la libera ispirazione non è mica un reato (e comunque non potremmo che ringraziare ancora una volta la serie Konami anche per aver ispirato un capolavoro come MS).
Le guerre passano, gli eroi restano …
Marco, Tarma, Eri e Fio. Questi sono i nomi dei quattro eroi (rispettivamente 2 di sesso maschile e 2 di femminile) protagonisti da sempre della serie. Quattro addestrati soldati di una forza militare (definita come Esercito Regolare) che armati di coraggio e pistola si ritroveranno paracadutati ogni volta in un inferno diverso, con la sola speranza che le dita del ragazzino dall’altra parte dello schermo siano abbastanza veloci da sparare a raffica per ore ed eliminare le centinaia di soldati avversari che vi si porranno dinanzi nelle varie missioni. Si perché Metal Slug è anche questo, correre, saltare e sparare continuamente (o forse solo questo?!), avanzando inarrestabili ed abbattendo le innumerevoli fila nemiche con i quintali di piombo rovente lanciati dalle machine-gun, o con le granate, i laser, i lanciafiamme, i fucili a pompa e molto altro ancora; un arsenale pronto, fra l’altro, a sottolineare quella sottile componente di crudeltà che caratterizza da sempre la serie e che ci mostra soldati nemici che muoiono in fiamme, altri che saltano in mille pezzi in una pozza di sangue, il tutto mimetizzato in quello che graficamente sembra pur sempre un buffo cartone animato.
Certo sperare di non cadere a terra anche noi almeno una decina di volte (un centinaio nel mio caso) prima di riuscire a finire uno dei 7 giochi è impossibile, avanzando nelle missioni infatti il numero di soldati (o alieni, mummie o zombie che siano) sarà davvero troppo elevato perché non veniate colpiti da uno dei vostri avversari.
E così, come sarà impossibile uscire illesi dalle fasi più concitate e caotiche di gioco ordinario, ugualmente lo sarà battere alcuni dei Boss di fine missione senza perdere qualche vita. Davvero un’impresa per pochi.
In nostro ausilio, per lo meno, ci saranno sempre i simpatici prigionieri di guerra (dotati tutti di barba e capelli tanto lunghi quanto biondi) che, se liberati durante il cammino, potranno lasciarci numerose armi o addirittura aiutarci di persona coprendoci le spalle tramite delle spassose sfere di energia lanciate a mo’ di Goku o Ryu.
Riguardo le ambientazioni poi non possiamo che inchinarci davanti alla fantasia sfrenata dei programmatori SNK. Nonostante si parli di 7 giochi differenti sarà davvero difficile trovare un’ambientazione simile ad un’altra (escludendo MS X), tutte incredibilmente colorate, ricche di particolari ed assolutamente coinvolgenti e convincenti.
Certo potrà accadere che (soprattutto negli ultimi capitoli dell‘antologia) la fantasia di SNK vada un po’ troppo a largo fino a risultare forzata, catapultandoci in situazioni oltre ogni limite razionale e senza alcun senso, ma dopotutto a noi va bene anche questo, qualunque creatura reale o insensata è ammessa, basta che prima o poi cada a terra priva di vita.
Ottimo infine anche il sonoro: per quanto funga più che altro da semplice sottofondo alla frenetica esperienza di gioco (la quale risucchia tutta l’attenzione del giocatore) infatti è abbastanza lampante come nel passare da un capitolo all’altro si sia cercato di migliorare anche questo campo, passando dalle tracce musicali minimali del primo capitolo fino ai sound stereo degli ultimi, così come da annotare un nuovo campionamento degli effetti sonori (come i colpi d’arma da fuoco o le classiche frasi che annunciano le armi, una su tutte la celebre “heavy machine-gun”).
Degna di nota infine la GALLERY che raccoglie i vari screenshot, artworks ecc. , dedicata da SNK ai più nostalgici della serie e sbloccabile con i punti acquisiti nel finire i vari titoli raccolti nell’antologia.
7 guerre uguali e diverse …
Parliamo adesso più nel particolare di quello che questa Anthology ci regala, 7 giochi uguali ed allo stesso tempo differenti, riassumibili in queste poche righe:
- METAL SLUG: all’inizio del XXI secolo due schieramenti (l‘esercito Regolare e la Ribellione) si dichiarano guerra.
I primi nati per respingere il terrorismo, i secondi intenti nel fare del governo una struttura controllata dai militari. Nel 2026 i ribelli, con un attacco a sorpresa, fanno pendere dalla loro parte le sorti della guerra. Proprio per questo l’esercito regolare decise di creare un nuovo mezzo da battaglia: il Metal Slug. Nel 2028 sono moltissimi i metal slug prodotti dal governo, ma la ribellione riesce ad impadronirsene. Ormai allo stremo delle forze il tenente Marco Rossi tenta quindi di lanciare un contrattacco disperato contro l’intero esercito dei ribelli, nel tentativo di recuperare o distruggere tutti i Metal Slug.
PERSONAGGI: Marco Rossi e Tarma Roving.
METAL SLUG 2: il generale Morden, antagonista del primo capitolo, torna di nuovo alla guida del suo esercito irregolare per conquistare il mondo. Ancora una volta la squadra “Peregrine Falcon” ha in mano le sorti della guerra, ma questa volta dalla sua avrà due nuovi soldati: Eri e Fio.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG X: aggiornamento del secondo capitolo questo gioco non fa altro che eliminare quelle falle tecniche presenti nel 2° capitolo della serie, con l’aggiunta però di nuovi nemici, un nuovo boss finale e nuove armi.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG 3: Morden è ormai storia antica. C’è finalmente pace e ordine nel mondo. In segreto però il generale della Ribellione (si, sempre lui) prepara un nuovo attacco di stato. Grazie ad una soffiata tuttavia la squadra Peregrine Falcon organizza un blitz contro Morden, ma ben presto ci si accorge che in realtà il militare non è il vero generale, che risulta invece essere disperso.
Il nuovo nemico del tenente Rossi e della sua squadra a quanto pare sembra essere più extraterrestre del normale…
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG 4: il mondo trema davanti ad una nuova minaccia: il cyber terrorismo, ed in particolare un letale virus informatico. A capo di questa minaccia si pone un gruppo definito come Amadeus, che sembra avere alle sue dipendenze un vero e proprio esercito. Per fortuna anche questa volta la nostra squadra di eroi può contare su nuovi membri: oltre infatti al comandante di plotone Marco Rossi ed all’abile direttore di un servizio segreto italiano Fio Germi, troviamo Nadia Cassel, soldato francese, e Trevor Spacey, sergente dell’esercito regolare. Forse è ancora Morden il responsabile della nuova minaccia portata da Amadeus?
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Nadia Cassel, Trevor Spacey.
METAL SLUG 5: un’ installazione di ricerca per la produzione di nuovi metal slug viene attaccata da forze sconosciute, ed un disco con tutti i dati viene trafugato. Mentre Marco e Tarma si occupano del caso, Eri e Fio si ritrovano invece a combattere all’interno di un sito archeologico contro l’esercito Tolemaico, responsabile dell’attacco alla struttura.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG 6: ancora una volta le richieste di congedo dei nostri eroi sono respinte. Il generale Morden (ancora lui!) infatti è ancora disperso e potenzialmente pericoloso. Alcune voci affermano che un nuovo esercito si sta formando sulle montagne, mentre voci riguardo nuovi alieni si fanno sempre più numerose. Marco e Tarma della PF ed Eri e Fio degli S.P.A.R.R.O.W.S. sono di nuovo in missione, ma anche questa volta alla squadra regolare si uniscono altri due volti nuovi, quelli di Ralf Jones e Clark Still.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi, Ralf Jones e Clark Still.
(In questo sesto capitolo degni di nota i nuovi comandi aggiuntivi che prevedono la possibilità di trasportare 2 armi assieme, potendo scegliere quale usare prima e quale dopo - componente strategica extra che in un action puro non fa mai male - oltre a delle abilità speciali relative ai diversi personaggi, peculiarità che molto spesso potranno risultare davvero utili durante la missione).
…oggi diciamo addio ai 50 cent (o alle 500 lire di ieri) ed ai gettoni che da piccoli dovevamo infilare uno dopo l’altro nella fessura del cabinato della nostra sala giochi/bar preferita. Grazie alla SNK playmore abbiamo l’opportunità di poterci godere tutti i capitoli della saga di Metal Slug davanti al televisore di casa, seduti in poltrona e senza il bisogno di cambiare un soldo dal barista, sperando di riuscire finalmente nell’improponibile impresa (almeno fino ad ora) di finire almeno un capitolo della serie senza spendere qualche milione di euro in monete.
MS Anthology raccoglie per noi METAL SLUG (1996), METAL SLUG 2 (1998), METAL SLUG X (1999), METAL SLUG 3 (2000), METAL SLUG 4 (2002), METAL SLUG 5 (2003), METAL SLUG 6 (2006) tutti in un unico cd da giocare e rigiocare, soli o in doppio con un amico, all’infinito.
A questo punto però la domanda sorge spontanea: in un mondo dove ormai l’alta definizione e la grafica foto-realistica la fanno da padrone è giusto spendere 40 euro per una raccolta di retrogames in stile cartoon che ad un’occhiata - fin troppo - fuggevole può apparire semplicemente “vecchia”?
La risposta è SI, soprattutto se si vuole avere un pezzo di storia dei videogames da tenere sullo scaffale ed un modo per tornare indietro nel tempo a quando da ragazzini si correva nelle sale giochi finita la scuola.
Era la metà degli anni 90’ quando SNK, sull’onda del successo riscosso già da più di un decennio dai coin-op/cabinati che invadevano le sale giochi, decise di dar vita ad un originale e divertentissimo videogame per il sistema arcade NEO-GEO, chiamato: “Metal Slug: super vehicle 001”. Un innovativo mix tra grafica cartoon ed una giocabilità - riassumibile in un arcade shooter dominato da piattaforme a scorrimento laterale- pronta a portarci nei panni di un (volutamente stereotipato) eroe intento nel battersi senza remore contro degli (ancor più stereotipati) soldati nemici appartenenti ad un esercito definito come i “Ribelli“.
Forse per il tema militare con vena umoristica, per la grafica senza tempo, o per la rigiocabilità e divertimento praticamente infiniti, MS è divenuto per molti il simbolo dell’universo videoludico delle sale giochi di quel periodo, conquistando nel tempo un posto speciale nel cuore di milioni di videogiocatori di tutte le età.
Oggi, con il decimo anniversario della saga, ci troviamo davanti a ben 6 capitoli differenti di Metal Slug (senza contare “MS X”), esempio lampante di come verosimilmente il detto “squadra che vince non si cambia” sia più che veritiero, e proprio per questo SNK (divenuta SNK playmore) negli anni ha deciso di tenere ben saldo il volante, senza prendere mai scorciatoie o strade alternative a quella già sperimentata e di sicuro successo, dando vita negli anni ad altri 6 giochi praticamente identici uno all’altro dal punto di vista della meccanica di gioco e della grafica (salvo alcune piccole modifiche relative esclusivamente al sesto capitolo), ma sempre più vari e divertenti per le straordinarie ambientazioni e situazioni a cavallo fra realtà, fantascienza e sfrenata fantasia. Chissà forse è proprio questo il punto di forza della serie Metal Slug: saper mixare così tanti generi in uno, e riuscire a farci credere per qualche momento che zombie, mummie e alieni siano normali da vedere in quella che prematuramente può sembrare una normale guerra fra due schieramenti; oppure che con un centinaio di bombe a mano si possa riuscire nell’improbabile intento di distruggere una gigantesca e letale divinità Maya (un esempio fra i tanti). In MS infatti quella che può risultare una semplice guerra fra semplici uomini si trasforma, con il passare delle varie missioni che suddividono la storia, una lotta contro creature del male e di fantasia, donando sempre nuova linfa alla longevità e rendendo sempre più varia e divertente l’esperienza di gioco. Ma andiamo con ordine…
Metal Slug…
Probabilmente per gli amanti della saga non sarà una novità, eppure non tutti sanno che il titolo stesso del videogioco targato SNK non è stato scelto a caso. Con Metal Slug infatti la casa produttrice fa riferimento all’elemento (probabilmente) più bizzarro e divertente dell’intera saga: i mezzi pesanti da battaglia utilizzabili durante le varie missioni ( i “Super Vehicle 001” del titolo dato al capostipite, in pratica). Partendo dai più semplici carro armati, passando per i sottomarini, gli aerei, i sidecar, fino ad arrivare ai ben più goffi ma esilaranti cammelli, asini, elefanti - e molto, molto altro ancora- tutti risulteranno assolutamente adeguati nel fornirvi una resistente difesa e soprattutto una potenza di fuoco non indifferente, decisamente indicati per le situazioni più caotiche di gioco.
Carri armati capaci di saltare o addirittura dotati di gambe…a voi ricorda qualcosa?
Beh vista proprio la “singolarità” di questi veicoli da battaglia alcune “leggende” della rete vogliono che l’idea alla base di questa saga sia stata ispirata da una “certa” serie Konami nata nei primissimi anni ottanta, dove (guarda caso) il titolo era dovuto all’elemento essenziale del videogame stesso: una macchina da guerra dotata di gambe, un carro armato bipede insomma. Per chi non l’avesse ancora capito parlo di “Metal Gear Solid”; ma per quanto le analogie possano sembrare plausibili niente è certo, inoltre, semmai ci fossero davvero, la libera ispirazione non è mica un reato (e comunque non potremmo che ringraziare ancora una volta la serie Konami anche per aver ispirato un capolavoro come MS).
Le guerre passano, gli eroi restano …
Marco, Tarma, Eri e Fio. Questi sono i nomi dei quattro eroi (rispettivamente 2 di sesso maschile e 2 di femminile) protagonisti da sempre della serie. Quattro addestrati soldati di una forza militare (definita come Esercito Regolare) che armati di coraggio e pistola si ritroveranno paracadutati ogni volta in un inferno diverso, con la sola speranza che le dita del ragazzino dall’altra parte dello schermo siano abbastanza veloci da sparare a raffica per ore ed eliminare le centinaia di soldati avversari che vi si porranno dinanzi nelle varie missioni. Si perché Metal Slug è anche questo, correre, saltare e sparare continuamente (o forse solo questo?!), avanzando inarrestabili ed abbattendo le innumerevoli fila nemiche con i quintali di piombo rovente lanciati dalle machine-gun, o con le granate, i laser, i lanciafiamme, i fucili a pompa e molto altro ancora; un arsenale pronto, fra l’altro, a sottolineare quella sottile componente di crudeltà che caratterizza da sempre la serie e che ci mostra soldati nemici che muoiono in fiamme, altri che saltano in mille pezzi in una pozza di sangue, il tutto mimetizzato in quello che graficamente sembra pur sempre un buffo cartone animato.
Certo sperare di non cadere a terra anche noi almeno una decina di volte (un centinaio nel mio caso) prima di riuscire a finire uno dei 7 giochi è impossibile, avanzando nelle missioni infatti il numero di soldati (o alieni, mummie o zombie che siano) sarà davvero troppo elevato perché non veniate colpiti da uno dei vostri avversari.
E così, come sarà impossibile uscire illesi dalle fasi più concitate e caotiche di gioco ordinario, ugualmente lo sarà battere alcuni dei Boss di fine missione senza perdere qualche vita. Davvero un’impresa per pochi.
In nostro ausilio, per lo meno, ci saranno sempre i simpatici prigionieri di guerra (dotati tutti di barba e capelli tanto lunghi quanto biondi) che, se liberati durante il cammino, potranno lasciarci numerose armi o addirittura aiutarci di persona coprendoci le spalle tramite delle spassose sfere di energia lanciate a mo’ di Goku o Ryu.
Riguardo le ambientazioni poi non possiamo che inchinarci davanti alla fantasia sfrenata dei programmatori SNK. Nonostante si parli di 7 giochi differenti sarà davvero difficile trovare un’ambientazione simile ad un’altra (escludendo MS X), tutte incredibilmente colorate, ricche di particolari ed assolutamente coinvolgenti e convincenti.
Certo potrà accadere che (soprattutto negli ultimi capitoli dell‘antologia) la fantasia di SNK vada un po’ troppo a largo fino a risultare forzata, catapultandoci in situazioni oltre ogni limite razionale e senza alcun senso, ma dopotutto a noi va bene anche questo, qualunque creatura reale o insensata è ammessa, basta che prima o poi cada a terra priva di vita.
Ottimo infine anche il sonoro: per quanto funga più che altro da semplice sottofondo alla frenetica esperienza di gioco (la quale risucchia tutta l’attenzione del giocatore) infatti è abbastanza lampante come nel passare da un capitolo all’altro si sia cercato di migliorare anche questo campo, passando dalle tracce musicali minimali del primo capitolo fino ai sound stereo degli ultimi, così come da annotare un nuovo campionamento degli effetti sonori (come i colpi d’arma da fuoco o le classiche frasi che annunciano le armi, una su tutte la celebre “heavy machine-gun”).
Degna di nota infine la GALLERY che raccoglie i vari screenshot, artworks ecc. , dedicata da SNK ai più nostalgici della serie e sbloccabile con i punti acquisiti nel finire i vari titoli raccolti nell’antologia.
7 guerre uguali e diverse …
Parliamo adesso più nel particolare di quello che questa Anthology ci regala, 7 giochi uguali ed allo stesso tempo differenti, riassumibili in queste poche righe:
- METAL SLUG: all’inizio del XXI secolo due schieramenti (l‘esercito Regolare e la Ribellione) si dichiarano guerra.
I primi nati per respingere il terrorismo, i secondi intenti nel fare del governo una struttura controllata dai militari. Nel 2026 i ribelli, con un attacco a sorpresa, fanno pendere dalla loro parte le sorti della guerra. Proprio per questo l’esercito regolare decise di creare un nuovo mezzo da battaglia: il Metal Slug. Nel 2028 sono moltissimi i metal slug prodotti dal governo, ma la ribellione riesce ad impadronirsene. Ormai allo stremo delle forze il tenente Marco Rossi tenta quindi di lanciare un contrattacco disperato contro l’intero esercito dei ribelli, nel tentativo di recuperare o distruggere tutti i Metal Slug.
PERSONAGGI: Marco Rossi e Tarma Roving.
METAL SLUG 2: il generale Morden, antagonista del primo capitolo, torna di nuovo alla guida del suo esercito irregolare per conquistare il mondo. Ancora una volta la squadra “Peregrine Falcon” ha in mano le sorti della guerra, ma questa volta dalla sua avrà due nuovi soldati: Eri e Fio.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG X: aggiornamento del secondo capitolo questo gioco non fa altro che eliminare quelle falle tecniche presenti nel 2° capitolo della serie, con l’aggiunta però di nuovi nemici, un nuovo boss finale e nuove armi.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG 3: Morden è ormai storia antica. C’è finalmente pace e ordine nel mondo. In segreto però il generale della Ribellione (si, sempre lui) prepara un nuovo attacco di stato. Grazie ad una soffiata tuttavia la squadra Peregrine Falcon organizza un blitz contro Morden, ma ben presto ci si accorge che in realtà il militare non è il vero generale, che risulta invece essere disperso.
Il nuovo nemico del tenente Rossi e della sua squadra a quanto pare sembra essere più extraterrestre del normale…
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG 4: il mondo trema davanti ad una nuova minaccia: il cyber terrorismo, ed in particolare un letale virus informatico. A capo di questa minaccia si pone un gruppo definito come Amadeus, che sembra avere alle sue dipendenze un vero e proprio esercito. Per fortuna anche questa volta la nostra squadra di eroi può contare su nuovi membri: oltre infatti al comandante di plotone Marco Rossi ed all’abile direttore di un servizio segreto italiano Fio Germi, troviamo Nadia Cassel, soldato francese, e Trevor Spacey, sergente dell’esercito regolare. Forse è ancora Morden il responsabile della nuova minaccia portata da Amadeus?
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Nadia Cassel, Trevor Spacey.
METAL SLUG 5: un’ installazione di ricerca per la produzione di nuovi metal slug viene attaccata da forze sconosciute, ed un disco con tutti i dati viene trafugato. Mentre Marco e Tarma si occupano del caso, Eri e Fio si ritrovano invece a combattere all’interno di un sito archeologico contro l’esercito Tolemaico, responsabile dell’attacco alla struttura.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi.
METAL SLUG 6: ancora una volta le richieste di congedo dei nostri eroi sono respinte. Il generale Morden (ancora lui!) infatti è ancora disperso e potenzialmente pericoloso. Alcune voci affermano che un nuovo esercito si sta formando sulle montagne, mentre voci riguardo nuovi alieni si fanno sempre più numerose. Marco e Tarma della PF ed Eri e Fio degli S.P.A.R.R.O.W.S. sono di nuovo in missione, ma anche questa volta alla squadra regolare si uniscono altri due volti nuovi, quelli di Ralf Jones e Clark Still.
PERSONAGGI: Marco rossi, Tarma Roving, Eri Kasamoto, Fio Germi, Ralf Jones e Clark Still.
(In questo sesto capitolo degni di nota i nuovi comandi aggiuntivi che prevedono la possibilità di trasportare 2 armi assieme, potendo scegliere quale usare prima e quale dopo - componente strategica extra che in un action puro non fa mai male - oltre a delle abilità speciali relative ai diversi personaggi, peculiarità che molto spesso potranno risultare davvero utili durante la missione).
…oggi diciamo addio ai 50 cent (o alle 500 lire di ieri) ed ai gettoni che da piccoli dovevamo infilare uno dopo l’altro nella fessura del cabinato della nostra sala giochi/bar preferita. Grazie alla SNK playmore abbiamo l’opportunità di poterci godere tutti i capitoli della saga di Metal Slug davanti al televisore di casa, seduti in poltrona e senza il bisogno di cambiare un soldo dal barista, sperando di riuscire finalmente nell’improponibile impresa (almeno fino ad ora) di finire almeno un capitolo della serie senza spendere qualche milione di euro in monete.
MS Anthology raccoglie per noi METAL SLUG (1996), METAL SLUG 2 (1998), METAL SLUG X (1999), METAL SLUG 3 (2000), METAL SLUG 4 (2002), METAL SLUG 5 (2003), METAL SLUG 6 (2006) tutti in un unico cd da giocare e rigiocare, soli o in doppio con un amico, all’infinito.
A questo punto però la domanda sorge spontanea: in un mondo dove ormai l’alta definizione e la grafica foto-realistica la fanno da padrone è giusto spendere 40 euro per una raccolta di retrogames in stile cartoon che ad un’occhiata - fin troppo - fuggevole può apparire semplicemente “vecchia”?
La risposta è SI, soprattutto se si vuole avere un pezzo di storia dei videogames da tenere sullo scaffale ed un modo per tornare indietro nel tempo a quando da ragazzini si correva nelle sale giochi finita la scuola.