Considerato il Re del Pop[12] oltre che uno dei più importanti musicisti e intrattenitori nella storia dello spettacolo [13], in più di quarant'anni di carriera Michael Jackson ha ricevuto numerosi premi, tra cui quelli di miglior artista pop maschile del millennio ai World Music Awards del 2000 e di artista del secolo agli American Music Awards del 2002[14]. È stato anche incluso due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 1997 come vocalist dei Jackson Five e nel 2001 per la sua carriera solista[15]. Nel 2002 è anche entrato nella Songwriters Hall of Fame[16]. Nel corso della sua carriera ha vinto 13 Grammy Awards[17]. La celebre rivista musicale Rolling Stone lo ha inoltre inserito al venticinquesimo posto nella sua speciale classifica delle 100 voci migliori di tutti i tempi [18]; e al trentacinquesimo posto nella classifica, datata 2004, de "Gli immortali - i 100 migliori artisti di tutti i tempi" [19].
Dal 1988 al 2005 Jackson è vissuto nel Neverland Ranch (successivamente venduto nel 2008 per la cifra di 35 milioni di dollari), in cui aveva fatto costruire un parco a tema e uno zoo per ragazzini poveri e malati terminali. Le sue frequentazioni con quei ragazzi hanno avuto un enorme impatto mediatico, essendo girate voci su complicati rapporti tra il cantante e i suoi giovanissimi ammiratori. Ciò è emerso per la prima volta nel 1993, quando Jackson fu accusato di molestie sessuali da un suo fan. Dopo un'altra denuncia, nel 2003, il cantante è finito nel mirino dei giudici, accusato anche di altri tipi di reati.[20] Dei suoi problemi personali, nello stesso anno, si è parlato anche nel documentario video Living with Michael Jackson.
Jackson fu poi processato nel 2005 per la vicenda ma alla fine fu assolto in appello da tutti i 10 capi d'accusa, per alcuni di questi è stato ritenuto innocente mentre per altri è stato assolto per insufficienza di prove.[21]
Il 25 giugno 2009, mentre si trovava nella sua casa a Los Angeles, Michael Jackson ebbe un malore. Immediatamente soccorso dal suo staff venne trasportato in ospedale, dove morì a causa di un arresto cardiaco[22], a pochi giorni dalle ultime prove del concerto che si sarebbe dovuto tenere a Londra nel luglio 2009: le immagini video mostravano un Jackson in ottima forma.
Le circostanze della sua morte, inizialmente poco chiare, e la sua notorietà scatenarono una ridda di ipotesi sulle cause del decesso, con conseguenti autopsie ripetute. Le esequie furono quindi rese possibili soltanto il 7 luglio 2009; dopo una cerimonia funebre in forma privata al Forest Lawn di Los Angeles, il cimitero delle star, l'ultimo tributo pubblico alla sua memoria venne reso allo Staples Center di Los Angeles, con alcune tra le sue più famose canzoni riprese dagli artisti presenti, di fronte a 20mila spettatori, più quelli in collegamento televisivo e web (un miliardo secondo le stime).
Biografia
Gli inizi e i Jackson Five
Settimogenito dei musicisti Joseph e Katherine, nato e vissuto in gioventù a Gary (Indiana), Michael fece la sua prima esperienza di musicista a cinque anni, cantando in una recita scolastica; in seguito diventò il percussionista dei Jackson Brothers.
Nel 1966, dopo che Michael aveva condiviso il ruolo di cantante con il fratello Jermaine, il gruppo cambiò nome in Jackson Five. Il quintetto suonò in bar e club locali, fino alla firma per la Motown Records nel 1968[23]. In poco tempo raggiunse la popolarità, con l'arrivo nella Billboard Hot 100 dei loro primi quattro singoli. Inoltre Michael, già giovanissimo, ebbe successo da solista con le hit Got to Be There, Ben, e la cover di Rockin' Robin di Bobby Day.
Con la Motown incise i suoi primi 4 album da solista, Got to Be There (1972), Ben (1972), Music & Me (1973) e Forever, Michael (1975), che complessivamente vendettero circa 16 milioni di copie.
Dopo il 1973 le vendite dei Jackson Five declinarono, ed il gruppo abbandonò in sordina la Motown per firmare, nel 1976, un secondo contratto con la CBS Records (prima mediante la Philadelphia International Records, e poi passando per la Epic Records[24]). Prima di sapere del nuovo contratto dei Jackson 5, la Motown li accusò di aver rotto a sua insaputa il loro vecchio accordo. Come risultato delle procedure legali, complicate dal matrimonio tra Jermaine Jackson e la figlia di Berry Gordy (presidente della Motown), i Jackson abbandonarono il moniker "Jackson 5" e persero Jermaine, che voleva rimanere nella Motown[25]. Così cambiarono nome in "Jacksons"; chiamarono Randy Jackson a sostituire Jermaine e continuarono la loro carriera con vari tour e con la pubblicazione di sei album, dal 1976 al 1984.
Nel 1978, Michael Jackson interpretò lo spaventapasseri nel film The Wiz, insieme a Diana Ross nel ruolo di Dorothy[26]. Le canzoni per il film furono incise da Quincy Jones, che collaborò con Jackson durante la produzione. In quel periodo, Michael si separò anche dal suo vecchio gruppo (di cui è stato a lungo considerato leader indiscusso).
Nel giro di quattro anni, Jones e Jackson lavorarono insieme per Off the Wall (1979), il quinto album di Jackson solista, il primo con la Epic. Ha raggiunto la posizione numero tre della Billboard Chart Album, rimanendo 48 settimane consecutive nella Top 20 e ricevette 7 Dischi di Platino negli USA. Quincy Jones e Michael Jackson hanno prodotto congiuntamente l'album, con parole e musica di Jackson, Rod Temperton, Stevie Wonder, e Paul McCartney e in poco tempo superò i 20 milioni di copie vendute nel mondo (dati aggiornati al 2004)[20] e fu il primo nella storia a piazzare in classifica quattro singoli (tra cui Don't Stop 'Til You Get Enough e Rock With You)[6][6]. Dopo il successo di Off the Wall, Jackson consolidò e continuò il lavoro con Jones. Con quest'album egli divenne il primo nero ad essere entrato in una chart di bianchi, rompendo così le barriere razziali e creando classifiche unificate.
Nonostante il successo commerciale di Off the Wall, secondo Jackson l'album avrebbe dovuto avere un maggior impatto e così cominciò a lavorare al successivo album.
Thriller [modifica]
Al 1982 risale Thriller (in origine doveva intitolarsi StarLight, ma in seguito il cantante scartò l'idea), sesto album solista di Michael, il secondo con la Epic. Ancora oggi è l'album più venduto di tutti i tempi, certificato il 14 novembre 2006 dal Guinness dei primati con oltre 104 milioni di copie vendute (aggiornati al 2006)[27], Nel 2008 l'album venne ripubblicato in edizione speciale per il suo 25° compleanno e registrò vendite di oltre 4 milioni che, sommate ai precedenti 105 milioni di fine 2007, portarono Thriller a 109 milioni di copie vendute[28] [29] [30]. In seguito alla morte del cantante, avvenuta il 25 Giugno 2009, è stato reso noto che le vendite dell'album ammontano a 110 milioni di copie.[31]
Delle sue nove tracce ben sette furono estratte come singoli, e tra questi si ricordano Billie Jean (canzone che in origine doveva intitolarsi Not My Lover per non creare problemi con la tennista statunitense omonima Billie Jean King, anche se poi decise comunque di mettere il suo nome perché secondo lui dava più impatto). Inoltre il video fu il primo, per un artista afroamericano, ad essere regolarmente trasmesso su MTV), Beat It, Human Nature e soprattutto la title track, accompagnata da un video di tredici minuti diretto da John Landis. In quel periodo, uscì anche la videocassetta The Making of Michael Jackson's "Thriller", la più venduta nella storia della musica[32]. Rimasto nella classifica di Billboard per 122 settimane, Thriller è stato premiato negli Stati Uniti con 28 dischi di platino.[33]
Michael Jackson nel 1984, alla Casa Bianca.
Il 16 maggio 1983, mentre eseguiva Billie Jean al concerto Motown 25: Yesterday, Today, Forever, Jackson lanciò il moonwalk[32]. Nello stesso anno siglò un accordo pubblicitario con la Pepsi Cola. Sempre nel 1983 collaborò con l'ex Beatle Paul McCartney (con cui aveva già inciso Girlfriend e The Girl Is Mine, rispettivamente presenti negli album Off the wall e Thriller) per la canzone Say Say Say. Nel suo videoclip comparve anche la sorella di Michael, La Toya Jackson. Molte canzoni di Thriller furono inserite nei greatest hits di Michael Jackson: 5 finirono in Number Ones e 7 in The Essential Michael Jackson. L'impatto che ha avuto Thriller nella storia è enorme, ancora oggi decine e decine di artisti s'ispirano a quest'album nonostante siano passati più di 25 anni dalla sua pubblicazione, Thriller per ciò è da considerarsi una vera pietra miliare del pop.
Tra il 1982 e il 1983 Michael ha collaborato con Freddie Mercury, per registrare tracce mai ufficialmente rilasciate, ma presenti in internet: State of Shock, There Must Be More To Life Than This (brano incluso poi nel suo primo album solista, ma senza le parti vocali di Jackson), e una canzone inedita chiamata Victory.
La stella della Walk of Fame di Hollywood dedicata al cantante, inaugurata nel 1984
Nel 1984, prima di passare allo Shrine Auditorium di Los Angeles (California), i suoi capelli presero fuoco durante uno spot per la Pepsi Light, causando la perdita permanente di bulbi piliferi nella parte di cuoio capelluto sopra il suo orecchio sinistro[34][35]. Guarito dall'incidente, qualche mese dopo vinse otto Grammy[32] (di cui sette per Thriller ed uno per l'E.T. Storybook, record di vittorie secondo il Guinness dei Primati[36]). Poco dopo tornò con i Jacksons e li aiutò ad incidere Victory, promosso da un tour estivo[32].
Il 14 maggio 1984 Jackson fu invitato alla Casa Bianca e fu ringraziato dal presidente USA Ronald Reagan perché aveva concesso l'uso di Beat It in uno spot antialcool[37].
Sempre nello stesso anno la Motown approfittò del successo di Thriller, rilasciando Farewell My Summer Love. L'album, l'ultimo con la Motown, contiene registrazioni perdute di Jackson solista con la Motown; tuttavia raggiunse appena i 2 milioni di copie vendute.
Fonte; wikipedia
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