Release Migliori strofe de "Il Guercio"

FireFox

Utente Mitico
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27 Marzo 2008
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Le migliori strofe di Gue Pequeno, rapper dei club dogo.

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+ Lirycs by me.

Muovendo il passo su un percorso infuocato
come un amplesso ti ho visto fra sesso
col compromesso più basso
per uno sputo di successo
quindi ho messo le tue strofe in quarantena
perchè infettive per la scena
ti fai in vena overdose di stile in cancrena
finanziato da paraffina in rima
che spacci per crema
entro in testa come uno strizza cervelli
con più metri estremizzati
che morti ammazzati in un film di Bruce Willis
virtuoso tecnicamente, se non sei tu chi mente
il mio occhio sinistro non è guercio per niente
mentre giocavi a il farabutto
ho fatto fuori il tuo pseudonimo rendendoti anonimo
la tua crew è in lutto

Fine ventesimo secolo,
un mc post-olocausto sopravvive sul nastro,
non vende l'anima al diavolo,
colpa di fogli riempiti
se perseguito mc come inquisiti,
più che Chuck Norris vietnamiti, virtuoso,
resisto a shock tipo un Casio,
ogni invidioso è arreso
di fronte a un flow ricercato come un evaso,
ho rime telecinetiche
il tuo mic prende vita,
sfugge dalle dita,
il filo ti impicca,
suicida!
Rimo come qualsiasi altro ma elevato al cubo,
i miei versi bruciano scarsi come eretici al rogo è un connubio
tra cuore e acciaio,
vedi il microfono,
custodiscono le mie rime in files segreti al pentagono,
kick-boxer come Jean Claude nel kumite
costringo a urlare Matè
senza controfigure sul set se
vuoi dare cash a un lirico assassino paga il Mariachi,
ma zero violino vivo a poligoni Mishima Heihachi,
torna a gira la ruota
ti estorcerò la statuta a pegno del gotha
che hai conquistato erogando una strofa a banconota,
io sogno e mi sveglio negli incubi,
lì con gli mc giro snuff-movies con l'8 millimetri,
ventimila leghe sottosuolo,
un liricista estremista più cinque dita di violenza fa il suo lavoro,
scrive tritolo,
a Milano l'aria s'è già incendiata,
non uscire di casa senza una rima ben affilata

Attraversa il filo del rasoio per raggiungermi,
ho tecniche per sconfiggervi,
vieni e prova a dividerci,
sotto la mia armatura pulsa un cuore,
non si può fermare,
Sacre Scuole,
siamo venuti per restare.
Sopra un palco infuocato,
tre mc elevati al cubo,
copriamo la superficie del globo,
tutti e nessuno,
ovunque e in nessun luogo,
premiamo gli tsumo,
cani da sfida e assassini,
doghi argentini,
incrociamo le rime come i destini

Uso il microfono come il bastone un rabdomante,
memorie da qualche parte in terre morte la sorgente,
ho la mente solcata d'impronte,
vorrei calcarle nuovamente ma sono svanite nel presente,
guardo attraverso me stesso trapassato da una ferita
la vita fuma una siga infinita
traccia futuri a matita,
sconfiggi un uomo per essere un uomo nel senso della sfida,
oppure avrai perso: missione fallita,
un occhio e mezzo più un terzo e rivedo cosa ho vissuto,
battuto ma non sto muto,
e mi alzerò ogni volta che sarò caduto,
e questo perché è stato sconfitto
anch’io di fatto ora scappo da flashback contundenti che mi hanno trafitto
Giorni diventano stagioni,
svarioni bruciano altri neuroni,
intanto tu esci là fuori e prendi lezioni,
sclero se è vero
che il tempo è un film in technicolor allora io zero,
che resto in bianco-nero,
prigioniero
di una foto con sfondo il vuoto
ma il gioco ha un significato mascherato come Naoto,
chi non lo trova nel mentre si arrende,
si spenge da solo la gente,
guardando il cielo di notte vede una stella cadente,
io cerco di colpire al plesso il mio falso riflesso,
prima che lui esca dallo specchio:
a un passo dal collasso,
sta solo a me decidere,
ma io degenere
vivo per vivere:
domani cosa può succedere

rap hascishin, Lucky Luciano sui beats è il kingpin
volete guerra come muhjaidin -ma- non c'è storia come pornofilm
filo d'erba in bocca -no- accanito smoka -do- vibra tipo nokia
parvati o hydro fin da sbarbati incendiamo l'audio
bulbi oculari testimoni depongono rimari causo lirici ematomi
dojo Milano colpi sulla sacca
sputo su rapper da mezza dracma
li brucio come teste di chi mangia
paste più di Pacman si sappia
prendi la boccia e stappa
cinebrivido! al canto di sirene scappa.
vedi che di rime io mi intendo e so farle
mi dicono c'est fort a Parigi one love ad Harlem
cunnilinguista-piacere orale se
incrocio parole enigmista
gli mc's son freddi innuendo
io stile al cubo Nintendo
la penna bastona come nel kendo
chiama 33937 via dicendo
microfono protesi delle braccia
lirica oppiacea manda fuori chi sente la traccia
gli alzano maniche di giacca e controllano che non si faccia
in Italia zero rap game, non si sbaglia: siete rap gay
le sacre saga
ti da la paga, apre più culi di Rocco a Praga!

chiariamo,se il Guercio ha il microfono in mano
è come se avesse un ferro tipo Tiziano
quindi se vuoi testarmi vesti un giubbotto in kevlar
o non disturbarmi se sto cibando il mio intelletto
o fumando zeutla
non addormento la ragione o si svegliano i mostri
stando sdraiato ad occhi chiusi viaggio in mille posti
non siete mc's ma signorine
il vostro sogno bagnato avere rubato il mio libro di rime
sul disco vi brucio inferno tipo nei '70 in pista
vi giro a 360 come su un'Alfetta con Beretta in testa
in lirica brillo tipo ametista
a Bombay suono sitar-non passa mai
rubo la sabbia dalla tua clessidra
il tuo stile è da reparto femminile tipo ostetriche
delude come un padre con due figlie tossiche
ho versi che spezzano il coccige
mc's vi sommo tutti insieme e il risultato è zero
equazione semplice
rispetta mi scuola,mi basta chiamarti e rimare dal Motorola
per farti ritirare come Scaiola
trasmetto a qualsiasi ora da rete pirata 69
scene disturbate la tua palpebra che non si muove
inietto nel tuo deltoide mezz'etto di strofa alcaloide
rispetta il limite-
nessun mc mi oltrepassa come la scena del crimine!

Trasmetto dalla città dove piove acido,
grigio vento gelido
come lo sguardo del mister col soprabito
ho versi trascendenti
che infrangono le tue nuove trendy lenti trasparenti Fendi
senti rime più nuove del sangue di Johnny Lambs
che ogni anno si ricambia
quando è saturo di bamba
resisto ai colpi più di narici in ceramica
sono il solarium che sputtana la tua faccia di plastica
la sequenza porno subliminale
nel cartoon di natale
frequenza letale
che ti lede il cervello dal cellulare
una ferita aperta
come quella di chi si sveglia
senza reni e milza su spiaggia deserta
con Fame in combinazione
la mistione di coca e robba nell'iniezione
del toffa che muore in stazione
l'esplicitazione
che per la battle non sei in grado
sono l'undici fisso sul dado truccato
rimo da quando le zarre si sono messe le prime Buffalo
da quando hanno sgamato il primo prete pedofilo
la mia strofa è una dose pesata al Tanita
droga del futuro che non è stata ancora sintetizzata
Paolino porta la guerra sonora,
io stacco l'ombra da terra ai rapper dell'ultim'ora
occhio cinese tipo mora
mc che ti fa tipo MDMA
ti schianto come un dc9 calibro del mio rap
lamo col mic a baionetta
il tuo cd è pieno di pezzi di merda
come una camionetta
Il Guercio è il nome del tipo
che in un minuto ha chiarito
che sei fottuto, finito,
quando rimo e sputo
e benedico il micro

non è l'amore a far girare il mondo
ma il cash fondo, macchiato di rosso profondo
fiumi di lacrime e sangue nei mari di denari liquidi
formulo pensieri scomodi
lo scenario è nero china società assassina
se faccio certa benzina finanzio l'eroina
il direttore arrotonda con bombe e armi
il monsignore ricicla sporchi risparmi
missili cercano petrolio info manipolata
fittizia giustizia personalizzata
per gli infami che ingrassano tasca
il tempo è denaro il mondo va veloce come a Nascar
leggo opinioni fallaci vedo neo-fasci a schiere
sono il cancro al seno del loro pensiero brucio bandiere
come può essere tutto permesso?
dio non esiste e il mio pianeta e è il cesso dell'universo.

fondo il microfono come il mercurio
che dal termometro esplode nel consultorio
e uccide l'infermiera nello straordinario
rivoluzionario
lirica raffica del sicario che fa fuori il vicario
milano calibro 9 sullo stradario
aperto il mio terzo occhio a Tokyo il mio fuso orario
chi legge una mia rima la sottolinea
chi la sente manda indietro tre volte dopo continua!

Rimo col sangue come Luca e Antò
perchè così va il mondo
gira sul sesso + interessi + fogli immessi,
Don pompa sti bassi, gonfiamoli come ascessi,
i miei fra, busy nel bizness di concorrenza alla Pepsi
uccido il falso, cerco verità come mio Pà
vivo di fretta e non c'è santità ma sete di vendetta
la mia carta è bomba carta, questa penna è capitale
musica infarta perchè ha troppo cuore
paradiso artificiale e inferno
io ci levito, società del demerito... è sempre in debito
tra la ricerca del sapere e quella del potere
ying e yang nella città, sopra la schiena orangutang
ed è come i vampiri ci si riconosce a viso LV Evisu
tu fake come Dirisio
no, non c'è amore nel cuore della metropoli
io raw poetry, rap philosophy Na-Mi?

spiritualità: la cerco, l'odio è cieco
buttare parole o versare sangue, il conflitto è spreco
tra le anime nere, dove il male si arrampica sulle costole poi infetta le molecole
ho visto la vita nascere, ho visto fermarsi un cuore
capisci che non vuoi essere soltanto un altro spettatore
dignità non svendo, più ricchi fuori più poveri dentro
chiamo il diavolo, Dio ce l'ha sempre spento
voglio assaltare il cielo, non lo decifro è criptico
voglio assaggiare il cielo, ma lo respiro è chimico
spiritualità: a cui mi attacco quando un mio caro è malato
e una donna si fa di crack
nella città puttana, ognuno a modo suo cerca il nirvana
un giorno un'altra grana, la libertà è la grana
il cuore si sbrega, la schiena si piega
ora ascolta un senza-dio che prega

Questa è la storia di un ragazzo che sa quanto vale
Lui vuole distinguersi dalla gente normale
Crescendo ha visto il meglio e il peggio
Vuole disegnare il futuro, sfidare il destino e fargli uno sfregio
Vede chi dentro è un re restare zitto e prendere sputi
E gli schiavi vestiti bene parlare, ma a lui sembrano muti
Tiene stretti i sogni e mantiene i pensieri crudi
Tra la folla mentre aspetta alla fermata troppo minuti
Con la musica vuole colpire menti e cuori
E dopo il morire vivere ancora come gli scrittori
L’anima pesa solo 21 grammi
Voler sollevare troppo può causare drammi
La svolta è figlia di sbattimento
Lui non fa smorfie false non ha bugie nelle tasche tiene ben alto il mento
Finchè arriverà il momento, arriverà il suo tempo
E con le mani toccherà il firmamento

Il sociologo parla ma lui cosa ne sa
di che cosa sa,di cosa si fa
vuoi strappare queste retine
rubare da quegli occhi cosa ha visto chi ha già oltrepassato il limite
vuoi provare a essere Dio in terra
la realtà non berla
vincere ogni guerra
la mia generazione altera percezione
scrivo vero e crudo spegni la fottuta radio!
la mente è rapida e depressa dopo la tempesta
sta merda mi decapita e scappa con la mia testa
stanze di lusso nell'infero
non siamo noi a cercarlo ma è a noi che ci rincorre Lucifero
luce negli occhi rosso semaforo
polmoni e sangue accendono il sentimento come un fiammifero
e non glorifico ma dico ciò che voglio a sto prezzo
nell'aldiqua tutti continuano a farlo lo stesso .



10 minuti di puro rap :rox: