- 22 Marzo 2010
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I rossoneri vincono grazie a un rigore del brasiliano e mettono in cassaforte il terzo posto. Subito dopo la fine del match lungo abbraccio tra l'ad e il tecnico, che dice: «Di Berlusconi e del mio futuro non voglio parlare, si è già detto tutto. Penso solo a finire bene questo campionato».
MILANO, 1 maggio - Al Milan basta un rigore di Ronaldinho a dieci minuti dalla fine per battere una Fiorentina sempre più sotto tono nel secondo anticipo della 36ª giornata. Un risultato che consente ai rossoneri di portare a +7 il vantaggio sulla Sampdoria, impegnata domani in casa col Livorno. Per la squadra di Leonardo, insomma, il terzo posto che vale l'accesso diretto alla Champions League a questo punto sembra quasi in cassaforte. Non male per una squadra che in settimana ha vissuto lo psicodramma della rottura pubblica tra il patron Berlusconi e il tecnico Leonardo, con il primo che ha bocciato sonoramente il secondo («È testardo e fa giocare male la squadra»), il quale a sua volta ha sancito un'incompatibilità di fondo con il presidente del consiglio («Siamo troppo diversi per stile e modo di essere»). Alla fine, Leonardo ha abbracciato a lungo e con affetto l'ad rossonero Galliani, che è sempre stato un suo grande sponsor e che ha vissuto malissimo il quasi divorzio tra il suo pupillo e il suo principale.
IL MATCH - A San Siro partita con poche emozioni. Nel primo tempo da segnalare un bel tiro di Montolivo da fuori parato con qualche difficoltà da Dida, poi è solo Milan: ci provano Huntelaar, Thiago Silva, Ronaldinho. Stesso copione nella ripresa, ma questa volta i padroni di casa trovano il gol: Kroldrup interviene in area su Borriello, prendendo palla e avversario. Per Russo è rigore: Dinho trasforma. I viola provano a reagire, ma combinano poco e incassano il terzo ko di fila.
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MILANO, 1 maggio - Al Milan basta un rigore di Ronaldinho a dieci minuti dalla fine per battere una Fiorentina sempre più sotto tono nel secondo anticipo della 36ª giornata. Un risultato che consente ai rossoneri di portare a +7 il vantaggio sulla Sampdoria, impegnata domani in casa col Livorno. Per la squadra di Leonardo, insomma, il terzo posto che vale l'accesso diretto alla Champions League a questo punto sembra quasi in cassaforte. Non male per una squadra che in settimana ha vissuto lo psicodramma della rottura pubblica tra il patron Berlusconi e il tecnico Leonardo, con il primo che ha bocciato sonoramente il secondo («È testardo e fa giocare male la squadra»), il quale a sua volta ha sancito un'incompatibilità di fondo con il presidente del consiglio («Siamo troppo diversi per stile e modo di essere»). Alla fine, Leonardo ha abbracciato a lungo e con affetto l'ad rossonero Galliani, che è sempre stato un suo grande sponsor e che ha vissuto malissimo il quasi divorzio tra il suo pupillo e il suo principale.
IL MATCH - A San Siro partita con poche emozioni. Nel primo tempo da segnalare un bel tiro di Montolivo da fuori parato con qualche difficoltà da Dida, poi è solo Milan: ci provano Huntelaar, Thiago Silva, Ronaldinho. Stesso copione nella ripresa, ma questa volta i padroni di casa trovano il gol: Kroldrup interviene in area su Borriello, prendendo palla e avversario. Per Russo è rigore: Dinho trasforma. I viola provano a reagire, ma combinano poco e incassano il terzo ko di fila.
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