Non me la perderei per nulla al mondo.. dalla liguria vado a vederla a S. Siro
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Due settimane dopo l'impresa rossonera al Bernabeu, si torna in campo a San Siro. Riflettori puntati sul ritorno a Milano di Ricardo Kakà, sull'insaziabile fame di gol di Pippo Inzaghi, sulla sete di riscatto europeo di Nelson Dida
Il countdown è iniziato. Uno stadio Meazza completamente esaurito si appresta ad ospitare il derby d'Europa. Una di fronte all'altra le due squadre che fanno della Champions League il loro habitat naturale. Sedici 'coppe dalle grandi orecchie' in campo a due settimane di distanza dall'impresa rossonera al Bernabeu. Un Milan in crisi di risultati si presentava alla corte dei Galacticos, una squadra che in molti davano per defunta, ma che, a suon di orgoglio e cuore, ha saputo zittire le polemiche e pietrificare uno stadio fino ad allora invalicabile per i colori rossoneri.
Quindici giorni più tardi, è il Real Madrid, solo parzialmente galvanizzato dal successo nella Liga contro il Getafe, a presentarsi a Milano con i nervi tesi. Certo che il calcio a volte è proprio strano! Poche settimane fa la panchina di Leonardo rischiava di saltare clamorosamente, quest'oggi è il futuro di Manuel Pellegrini la vera incognita. Difficilmente Florentino Perez gli perdonerebbe una seconda débacle europea. Il Real in versione bomba a orologeria non tranquillizza l'ambiente Milan, ma una cosa è certa: lo spettacolo a San Siro è garantito!
Fari puntati, ovviamente, sul ritorno del 'figliol prodigo' a Milano. Ci interroga da mesi, nello specifico dal verdetto dell'urna di Montecarlo, sull'accoglienza che Ricardo Kakà riceverà dai tifosi del Diavolo. Indubbiamente le dichiarazioni rilasciate dall'asso brasiliano alla vigilia del match del Bernabeu non sono passate inosservate ("Milan e Real sono due grandi squadre, ma il Madrid rappresenta qualcosa di un po' più grande nel mondo"), ma è altrettanto certo che il legame profondo che lega Ricky al Milan non può infrangersi con tanta facilità ("Quì è tutto fantastico, ma è come una grande azienda. Il Milan era più familiare").
Ma i riflettori non saranno tutti per l'ex numero 22 rossonero. Il Milan di Leonardo è in fase di crescita, i progressi di quella che fino a poche settimane fa era additata come 'squadra vecchia e finita' sono sotto gli occhi di tutti. L'intramontabile fame di gol di Pippo Inzaghi e Raul, l'eterno confronto Ronaldinho-Kakà, il riscatto europeo di Dida e Casillas: il match offre diversi spunti interessanti.
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Due settimane dopo l'impresa rossonera al Bernabeu, si torna in campo a San Siro. Riflettori puntati sul ritorno a Milano di Ricardo Kakà, sull'insaziabile fame di gol di Pippo Inzaghi, sulla sete di riscatto europeo di Nelson Dida
Il countdown è iniziato. Uno stadio Meazza completamente esaurito si appresta ad ospitare il derby d'Europa. Una di fronte all'altra le due squadre che fanno della Champions League il loro habitat naturale. Sedici 'coppe dalle grandi orecchie' in campo a due settimane di distanza dall'impresa rossonera al Bernabeu. Un Milan in crisi di risultati si presentava alla corte dei Galacticos, una squadra che in molti davano per defunta, ma che, a suon di orgoglio e cuore, ha saputo zittire le polemiche e pietrificare uno stadio fino ad allora invalicabile per i colori rossoneri.
Quindici giorni più tardi, è il Real Madrid, solo parzialmente galvanizzato dal successo nella Liga contro il Getafe, a presentarsi a Milano con i nervi tesi. Certo che il calcio a volte è proprio strano! Poche settimane fa la panchina di Leonardo rischiava di saltare clamorosamente, quest'oggi è il futuro di Manuel Pellegrini la vera incognita. Difficilmente Florentino Perez gli perdonerebbe una seconda débacle europea. Il Real in versione bomba a orologeria non tranquillizza l'ambiente Milan, ma una cosa è certa: lo spettacolo a San Siro è garantito!
Fari puntati, ovviamente, sul ritorno del 'figliol prodigo' a Milano. Ci interroga da mesi, nello specifico dal verdetto dell'urna di Montecarlo, sull'accoglienza che Ricardo Kakà riceverà dai tifosi del Diavolo. Indubbiamente le dichiarazioni rilasciate dall'asso brasiliano alla vigilia del match del Bernabeu non sono passate inosservate ("Milan e Real sono due grandi squadre, ma il Madrid rappresenta qualcosa di un po' più grande nel mondo"), ma è altrettanto certo che il legame profondo che lega Ricky al Milan non può infrangersi con tanta facilità ("Quì è tutto fantastico, ma è come una grande azienda. Il Milan era più familiare").
Ma i riflettori non saranno tutti per l'ex numero 22 rossonero. Il Milan di Leonardo è in fase di crescita, i progressi di quella che fino a poche settimane fa era additata come 'squadra vecchia e finita' sono sotto gli occhi di tutti. L'intramontabile fame di gol di Pippo Inzaghi e Raul, l'eterno confronto Ronaldinho-Kakà, il riscatto europeo di Dida e Casillas: il match offre diversi spunti interessanti.