Marc Marquez (Honda) approfitta dell'assenza di Pedrosa (Honda) e vince il GP di Germania, passando al comando della classifica mondiale, con 138 punti, +2 su Dani. Le Yamaha completano il podio, con Crutchlow 2° che batte Rossi, 3° e staccato di oltre 8". Seguono le Honda di Bradl e Bautista, mentre Smith (Yamaha) è 6°. Dovizioso guida la miglior Ducati in pista, chiudendo 7° davanti a Espargaro (ART), e ai compagni di marca, Hayden e Pirro, 10°.
Senza Pedrosa in griglia, è Bradl che parte come un razzo e beffa il poleman Marquez. Ma è Rossi che trova il guizzo buono per portarsi davanti ai due, prendendo subito il comando della corsa. Dietro scatta come un fulmine anche Espargaro che senza timori reverenziali infila Marc e si prende la terza piazza. Incredibile: l'ART che si mette davanti alla HRC! Dietro inseguono Crutchlow e Bautista.
Caricato dal GP di casa, Bradl non aspetta e sferra subito l'attacco su Rossi, ma i primi restano tutti vicini. Tanto che Marquez non rischia e aspetta il momento giusto per rimettere dietro Espargaro. Sorpasso che sveglia l'istinto del rookie spagnolo, che va alla caccia di Valentino e lo passa con una staccatona bella decisa. Dietro Crutchlow firma giri veloci a raffica, mentre Marc si prende la testa della corsa passando anche Bradl. Detto che è Valentino che sembra già in difficoltà con la sua M1, che protesta e imbarca nelle parti più guidate del tracciato. Il pilota di Tavullia però non molla e spinge, rimettendo dietro Bradl poco dopo. Manovra imitata da Cal che così si incolla anche al codino della moto numero 46. E' una grande lotta in casa Yamaha, con il cliente Crutchlow che - a 14 giri dalla fine - entra decisissimo sulla M1 ufficiale, prendendosi così il 2° posto.
Nelle retrovie Dovizioso torna ad essere la miglior Ducati in pista e sfila la settima piazza a Espargaro, che non molla e fa sudare l'italiano restando fisso negli scarichi della GP13. Marquez intanto naviga saldamente al comando, ma non si risparmia, regalando spettacolo con la sua guida aggressiva. E fa bene a spingere, visto che Crutchlow galoppa coraggioso sognando di andare a prendere la Honda in vetta. Mentre Valentino perde terreno e controlla il distacco da Bradl, 4°.
Volano i 30 giri del Sachsenring, con Marquez che taglia per primo al traguardo, centrando una vittoria molto importante: è il secondo centro personale in stagione. Successo degno di nota, soprattutto per un debuttante che all'ottava gara nella top class si ritrova anche primo nella classifica iridata! Complice l'assenza di Lorenzo, che a questo punto potrebbe decidere di rischiare, tornando già per Laguna Seca. Identico pensiero per Pedrosa, che comunque dovrebbe avere meno problemi a presentarsi in pista in America, tra cinque giorni.
E' quindi Crutchlow che conquista un secondo posto abbastanza eroico, visto il fisico malconcio per le due brutte cadute dei giorni scorsi. Cal sorride anche per il quarto posto nel mondiale, ovvero 107 a -31 dalla vetta. Un bel colpo per l'inglese, ma soprattutto una bella batosta per Rossi, che non sfrutta l'occasione delle assenze pesanti. Valentino si deve accontentare di un terzo posto poco entusiasmante. In particolare guardando la gioventù e gli scomodi clienti che salgono sempre più spesso e volentieri sui gradini più prestigiosi del podio.
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