Mucche e buoi
Questi placidi bovini sono insostituibili: quasi ogni giorno beviamo il loro latte o ne mangiare la carne; la loro pelle ci fornisce scarpe, cinture e borse. Molte sono le razze selezionate dall'uomo nel corso dei secoli, a seconda dell'utilizzo o dell'ambiente in cui vengono tenute. Ci sono animali che vivono liberi in grandi praterie, altri sono tenuti nelle stalle. Altri ancora pascolano in zone montuose durante l'estate, ma vengono ricoverati al coperto in inverno.
Il maschio della mucca, il toro, è generalmente pacifico ma, se la mandria o lui stesso sono in pericolo, non esita a caricare a testa bassa.
I vitelli - Poco dopo la nascita, i piccoli sono in grado di seguire la madre. Le stanno sempre vicino nei primi giorni di vita, dopo i quali preferiscono frequentare i coetanei, con i quali giocano simulando lotte o facendo lunghe corse. Si riavvicinano alla madre solo per essere allattati.
L'alimentazione - Esistono mangimi composti, preparati da ditte specializzate, che forniscono tutto il necessario all'alimentazione dei bovini; la carne e il latte di quelli che pascolano liberi sono però certamente molto più gustosi.
L'olfatto dei bovini è particolarmente sviluppato, come l'udito. Invece la vista non è molto acuta.
Il giogo - Nell'antichità i contadini attaccavano gli aratri ai buoi in una posizione per questi molto scomoda. Nel Medioevo fu inventato il giogo, che impedisce alle corde di stringere il collo dell'animale, rischiando di strozzarlo. Da allora la produzione agricola aumentò in modo sensibile.
Il latte - Una mucca può produrre molte migliaia di litri di latte all'anno. Oggi si usano mungitrici automatiche.
Segnali - Anche i bovini assumono precisi atteggiamenti per comunicare tra loro. Quando, per esempio, un animale mostra il fianco e abbassa la testa, o raspa ripetutamente il terreno con gli zoccoli, comunica un intento minaccioso.
Foto:
Fonte mia
Questi placidi bovini sono insostituibili: quasi ogni giorno beviamo il loro latte o ne mangiare la carne; la loro pelle ci fornisce scarpe, cinture e borse. Molte sono le razze selezionate dall'uomo nel corso dei secoli, a seconda dell'utilizzo o dell'ambiente in cui vengono tenute. Ci sono animali che vivono liberi in grandi praterie, altri sono tenuti nelle stalle. Altri ancora pascolano in zone montuose durante l'estate, ma vengono ricoverati al coperto in inverno.
Il maschio della mucca, il toro, è generalmente pacifico ma, se la mandria o lui stesso sono in pericolo, non esita a caricare a testa bassa.
I vitelli - Poco dopo la nascita, i piccoli sono in grado di seguire la madre. Le stanno sempre vicino nei primi giorni di vita, dopo i quali preferiscono frequentare i coetanei, con i quali giocano simulando lotte o facendo lunghe corse. Si riavvicinano alla madre solo per essere allattati.
L'alimentazione - Esistono mangimi composti, preparati da ditte specializzate, che forniscono tutto il necessario all'alimentazione dei bovini; la carne e il latte di quelli che pascolano liberi sono però certamente molto più gustosi.
L'olfatto dei bovini è particolarmente sviluppato, come l'udito. Invece la vista non è molto acuta.
Il giogo - Nell'antichità i contadini attaccavano gli aratri ai buoi in una posizione per questi molto scomoda. Nel Medioevo fu inventato il giogo, che impedisce alle corde di stringere il collo dell'animale, rischiando di strozzarlo. Da allora la produzione agricola aumentò in modo sensibile.
Il latte - Una mucca può produrre molte migliaia di litri di latte all'anno. Oggi si usano mungitrici automatiche.
Segnali - Anche i bovini assumono precisi atteggiamenti per comunicare tra loro. Quando, per esempio, un animale mostra il fianco e abbassa la testa, o raspa ripetutamente il terreno con gli zoccoli, comunica un intento minaccioso.
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