- 12 Luglio 2010
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Musica, storia e società
Dalla preistoria all'antichità le fonti che ci permettono di studiare le forme, gli strumenti, i temi sviluppati dalla musica di intere civiltà (dal Mediterraneo all'Estremo Oriente) sono purtroppo molto scarse. Siamo certi, tuttavia, che da sempre la musica e la danza hanno fatto parte della cultura, della creatività e della comunicazione umana e hanno animato ogni aspetto della vita sociale: dalle cerimonie religiose alla guerra, dalle feste ai riti per la sepoltura dei defunti.
Molte testimonianze letterarie e figurative, e anche il ritrovamento di alcuni strumenti, ci permettono di cogliere non solo la diffusione della pratica musicale, ma anche della varietà delle sue espressioni.
Difficilmente, tuttavia, possiamo "riprodurre" i suoni originali creati dai più antichi artisti, dal momento che non ci sono pervenuti; conosciamo comunque le origini di questa attività umana e ne intuiamo alcuni caratteri determinati.
Mentre le grandi "civiltà dei fiumi" (Egitto, Mesopotamia) si andavano sempre più strutturando, dal III millennio a.C anche i ruoli sociali, le attività produttive e quelle culturali assumevano caratteristiche via via più definite. In questo contesto anche la musica e la danza, come vedremo, assumevano forme e occupavano momenti sempre meglio identificabili e così avveniva anche per la figura del cantore, del poeta lirico, dell'animatore dei grandi momenti della liturgia e della convivialità.
Dalla preistoria all'antichità le fonti che ci permettono di studiare le forme, gli strumenti, i temi sviluppati dalla musica di intere civiltà (dal Mediterraneo all'Estremo Oriente) sono purtroppo molto scarse. Siamo certi, tuttavia, che da sempre la musica e la danza hanno fatto parte della cultura, della creatività e della comunicazione umana e hanno animato ogni aspetto della vita sociale: dalle cerimonie religiose alla guerra, dalle feste ai riti per la sepoltura dei defunti.
Molte testimonianze letterarie e figurative, e anche il ritrovamento di alcuni strumenti, ci permettono di cogliere non solo la diffusione della pratica musicale, ma anche della varietà delle sue espressioni.
Difficilmente, tuttavia, possiamo "riprodurre" i suoni originali creati dai più antichi artisti, dal momento che non ci sono pervenuti; conosciamo comunque le origini di questa attività umana e ne intuiamo alcuni caratteri determinati.
Mentre le grandi "civiltà dei fiumi" (Egitto, Mesopotamia) si andavano sempre più strutturando, dal III millennio a.C anche i ruoli sociali, le attività produttive e quelle culturali assumevano caratteristiche via via più definite. In questo contesto anche la musica e la danza, come vedremo, assumevano forme e occupavano momenti sempre meglio identificabili e così avveniva anche per la figura del cantore, del poeta lirico, dell'animatore dei grandi momenti della liturgia e della convivialità.
Fonte: mia.