Anticipo "di pranzo" ricco di gol e con risultato a sensazione a Palermo. I rosanero di Delio Rossi vengono sconfitti in casa per 4-2 dalla Fiorentina, al primo successo esterno stagionale. Siciliani due volte in vantaggio con Pastore al 7' e Nocerino al 48' e ripresi da Gilardino al 36' e Camporese al 70'. Poi l'uno-due viola nella coda del match: autogol di Bovo al 78' e colpo del ko di Montolivo a un minuto dal triplice fischio.
LA PARTITA
Rosa e viola sono due colori tenui, delicati, femminili, perfetti per dipingere una partita in cui la leggerezza l'ha fatta da padrone. Alla fine, però, il volo lo spicca la Fiorentina e il conto lo paga il Palermo, che si è trovato due volte in vantaggio grazie alla fabbrica delle belle idee Pastore-Ilicic-Miccoli e alla resa dei conti ha perso, riagguantato e superato da una Fiorentina finalmente viva, capace anche lontano dal "Franchi" di farsi viva, attaccare, tenere in mano delle fasi di gioco, mettere in difficoltà gli avversari.
E' indubitabile che la metamorfosi abbia il volto bello e dannato di Adrian Mutu che è capace, in un contesto come quello di questa Fiorentina, di alzare da solo il volume della squadra quando sconfina nella metà campo altrui. La qualità, le idee del romeno, accompagnate dalla presenza di un centrocampista capace di inserirsi e provarci come Behrami, sono emerse già in un primo tempo in cui i viola sono riusciti a partire ad handicap per colpa dell'inventiva di Ilicic e Pastore, mente e braccio dell'1-0 preso dalla Fiorentina nonostante la presenza nella propria area di sette, dicasi sette suoi giocatori. Sembrava l'inizio di un'altra trasferta difficile, in cui la "banda del compitino" di Mihajlovic soccombe come al solito a gente più forte, o decise, o creativa. E invece, no. I toscani reagiscono e stavolta c'è Adrian Mutu, che svaria, va a piazzarsi tra le linee palermitane, propone e suggerisce. Gilardino, sciagurato su due palloni recapitatigli in area, pare non volere assecondare la "Viola revolution": ma al terzo - assist di Behrami - colpisce la fragilità della difesa di Rossi, che non dispone di un leader e paga, tanto, l'inesperienza di Munoz e Andjelkovic.
Il Palermo soffre, perde un leader come Migliaccio (stiramento: e a Bologna mancherà anche Balzaretti, squalificato), eppure nella prima fase della ripresa riesce ancora a cogliere l'attimo del rigurgito del letargo viola. Nocerino, uno dei migliori, incorna l'unico grande lampo di Miccoli e i rosanero, anche a causa dell'effetto tagliagambe del 2-1, danno l'impressione di potere chiudere i conti. Colpi di tacco e veroniche, duetti Pastore-Ilicic, per un discreto pacchetto di minuti il Palermo trasfiorma il "Barbera" in una plaza de toros salvo poi infilarsi da solo una banderilla alla mezz'ora. Calcio d'angolo, palla vicino all'area piccola, tutti guardano e il baby Camporese, 19 anni non ancora compiuti, è libero di stoppare e buttare la palla in porta a non più di tre metri dalla stessa. I Zampariniani subiscono il colpo e il resto lo fa Ljajic, che Mihajlovic butta nella mischia al posto dell'insipido Santana. Fuga sulla destra, cross radente e Bovo, per anticipare Gilardino, fa il disastro: 3-2. E' il 33', e dieci minuti dopo, col Palermo tutto pencolante in avanti alla ricerca del pareggio, Ljajic chiude l'opera fuggendo in contropiede e servendo su vassoio argentato a Montolivo (capace poco prima di colpire uno spettacolare palo da 30 metri) l'assist per il gol che decreta la vittoria, la nascita (forse: mercoledì verifica con l'Inter) di una nuova Fiorentina e la rinuncia a sognare in grande di un Palermo così rosa davanti e così viola - di lividi - dietro.
LE PAGELLE
Pastore 7 Tra il gol di prima intenzione con l'interno destro, dribbling nello stretto e colpi di tacco in duetto con Ilicic dipinge un acquarello colorato, vivido, che fa capire una volta di più che il ragazzo è destinato ai palcoscenici grandi grandi. Una volta che, a differenza di altre, corre e si batte anche in fase difensiva, commette una sciocchezza su calcio da fermo perdendosi Camporese, veloce a buttare dentro il 2-2
Ilicic 7 La sua sfortuna (o fortuna, magari sarebbe più responsabilizzato) è di trovarsi a fianco uno dei protagonisti prossimi futuri del calcio internazionale. Perché lui pure è un giocatore di qualità sopraffina, una fabbrica di assist forniti con testa alta e vista perimetrica. Suggerisce l'1-0 di Pastore ed elargisce altri cioccolatini ai compagni. Oltre che bravo, è pure altruista.
Miccoli 6 Soffre inizialmente l'effetto-Lecce ed è molto, molto meno lucido e velenoso del solito. Nell'intervallo si scuote e gli bastano due minuti due per inventarsi uno dei suoi numeri da troll delle aree di rigore e recapitare (grazie anche alla mollezza della difesa viola) il pallone del 2-1 sulla testa di Nocerino. Poi si innervosisce, forse per stanchezza: ed esce col muso.
Mutu 7,5 Quando non si è una grande squadra (e la Fiorentina, purtroppo, non lo è), un giocatore può cambiare tante cose. Passano gli anni, Mutu non cambia fuori campo e, per fortuna di Mihajlovic, nemmeno dentro il campo. Basta il suo innesto per vedere la Viola più intraprendente e imprevedibile dell'anno, con caterve di palloni giocati con una certa pericolosità negli ultimi 30 metri.
Gilardino 6 Sembra in giornata stile Darko Pancev quando nel giro di un minuto, al 18', incarta e butta via due palle-gol una più limpida dell'altra. Si rifà in occasione del pareggio, che realizza da vecchio pirata dell'area. Il gesto delle orecchie al pubblico, però, se lo poteva risparmiare
Ljajic 7 Entra al posto dell'opacissimo Santana ed è l'uomo (cioè, ragazzo) del ribaltone: prima spara dentro il pallone al cianuro che Bovo devia nella sua porta per il 3-2; quindi, porta a spasso la difesa rosanero prima di offrire a Montolivo l'assist tutto d'oro del gol della vittoria.
Comotto-Donadel-Santana 5,5 Giocatori-simbolo dei limiti di questa Fiorentina: sono affidabili, esperti, ma ormai sono standardizzati, non possono garantire il salto di qualità, questo danno e questo possono dare. Onesto gregariato, e poco più.
IL TABELLINO
PALERMO-FIORENTINA 2-4
Palermo (4-3-2-1): Sirigu 5,5; Muñoz 5 (42' st Kasami sv), Andjelkovic 5,5, Bovo 5, Balzaretti 6; Migliaccio 6 (31' Acquah 6,5), Nocerino 7, Kurtic 5; Ilicic 7, Pastore 7; Miccoli 6 (31' st Hernandez 6). A disp.: Benussi, Garcia, Ardizzone, Maltese. All.: D.Rossi.
Fiorentina (4-3-3): Boruc 6; Comotto 5,5, Gamberini 5, Camporese 6,5, Pasqual 6; Montolivo 6,5, Donadel 5,5, Behrami 6,5; Santana 5,5 (31' st Ljajic 7), Gilardino 6 (47' st Babacar), Mutu 7,5 (37' st Natali sv). A disp.: Neto, De Silvestri, D'Agostino, Marchionni. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Russo
Marcatori: 7' Pastore (P); 36' Gilardino (F); 3' st Nocerino (P); 25' st Camporese (F); 33' st Bovo (P) aut.; 44' st Montolivo (F)
Ammoniti: Balzaretti (P), Muñoz (P), Pasqual (F), Bovo (P)
Fonte : Sportmediaset
LA PARTITA
Rosa e viola sono due colori tenui, delicati, femminili, perfetti per dipingere una partita in cui la leggerezza l'ha fatta da padrone. Alla fine, però, il volo lo spicca la Fiorentina e il conto lo paga il Palermo, che si è trovato due volte in vantaggio grazie alla fabbrica delle belle idee Pastore-Ilicic-Miccoli e alla resa dei conti ha perso, riagguantato e superato da una Fiorentina finalmente viva, capace anche lontano dal "Franchi" di farsi viva, attaccare, tenere in mano delle fasi di gioco, mettere in difficoltà gli avversari.
E' indubitabile che la metamorfosi abbia il volto bello e dannato di Adrian Mutu che è capace, in un contesto come quello di questa Fiorentina, di alzare da solo il volume della squadra quando sconfina nella metà campo altrui. La qualità, le idee del romeno, accompagnate dalla presenza di un centrocampista capace di inserirsi e provarci come Behrami, sono emerse già in un primo tempo in cui i viola sono riusciti a partire ad handicap per colpa dell'inventiva di Ilicic e Pastore, mente e braccio dell'1-0 preso dalla Fiorentina nonostante la presenza nella propria area di sette, dicasi sette suoi giocatori. Sembrava l'inizio di un'altra trasferta difficile, in cui la "banda del compitino" di Mihajlovic soccombe come al solito a gente più forte, o decise, o creativa. E invece, no. I toscani reagiscono e stavolta c'è Adrian Mutu, che svaria, va a piazzarsi tra le linee palermitane, propone e suggerisce. Gilardino, sciagurato su due palloni recapitatigli in area, pare non volere assecondare la "Viola revolution": ma al terzo - assist di Behrami - colpisce la fragilità della difesa di Rossi, che non dispone di un leader e paga, tanto, l'inesperienza di Munoz e Andjelkovic.
Il Palermo soffre, perde un leader come Migliaccio (stiramento: e a Bologna mancherà anche Balzaretti, squalificato), eppure nella prima fase della ripresa riesce ancora a cogliere l'attimo del rigurgito del letargo viola. Nocerino, uno dei migliori, incorna l'unico grande lampo di Miccoli e i rosanero, anche a causa dell'effetto tagliagambe del 2-1, danno l'impressione di potere chiudere i conti. Colpi di tacco e veroniche, duetti Pastore-Ilicic, per un discreto pacchetto di minuti il Palermo trasfiorma il "Barbera" in una plaza de toros salvo poi infilarsi da solo una banderilla alla mezz'ora. Calcio d'angolo, palla vicino all'area piccola, tutti guardano e il baby Camporese, 19 anni non ancora compiuti, è libero di stoppare e buttare la palla in porta a non più di tre metri dalla stessa. I Zampariniani subiscono il colpo e il resto lo fa Ljajic, che Mihajlovic butta nella mischia al posto dell'insipido Santana. Fuga sulla destra, cross radente e Bovo, per anticipare Gilardino, fa il disastro: 3-2. E' il 33', e dieci minuti dopo, col Palermo tutto pencolante in avanti alla ricerca del pareggio, Ljajic chiude l'opera fuggendo in contropiede e servendo su vassoio argentato a Montolivo (capace poco prima di colpire uno spettacolare palo da 30 metri) l'assist per il gol che decreta la vittoria, la nascita (forse: mercoledì verifica con l'Inter) di una nuova Fiorentina e la rinuncia a sognare in grande di un Palermo così rosa davanti e così viola - di lividi - dietro.
LE PAGELLE
Pastore 7 Tra il gol di prima intenzione con l'interno destro, dribbling nello stretto e colpi di tacco in duetto con Ilicic dipinge un acquarello colorato, vivido, che fa capire una volta di più che il ragazzo è destinato ai palcoscenici grandi grandi. Una volta che, a differenza di altre, corre e si batte anche in fase difensiva, commette una sciocchezza su calcio da fermo perdendosi Camporese, veloce a buttare dentro il 2-2
Ilicic 7 La sua sfortuna (o fortuna, magari sarebbe più responsabilizzato) è di trovarsi a fianco uno dei protagonisti prossimi futuri del calcio internazionale. Perché lui pure è un giocatore di qualità sopraffina, una fabbrica di assist forniti con testa alta e vista perimetrica. Suggerisce l'1-0 di Pastore ed elargisce altri cioccolatini ai compagni. Oltre che bravo, è pure altruista.
Miccoli 6 Soffre inizialmente l'effetto-Lecce ed è molto, molto meno lucido e velenoso del solito. Nell'intervallo si scuote e gli bastano due minuti due per inventarsi uno dei suoi numeri da troll delle aree di rigore e recapitare (grazie anche alla mollezza della difesa viola) il pallone del 2-1 sulla testa di Nocerino. Poi si innervosisce, forse per stanchezza: ed esce col muso.
Mutu 7,5 Quando non si è una grande squadra (e la Fiorentina, purtroppo, non lo è), un giocatore può cambiare tante cose. Passano gli anni, Mutu non cambia fuori campo e, per fortuna di Mihajlovic, nemmeno dentro il campo. Basta il suo innesto per vedere la Viola più intraprendente e imprevedibile dell'anno, con caterve di palloni giocati con una certa pericolosità negli ultimi 30 metri.
Gilardino 6 Sembra in giornata stile Darko Pancev quando nel giro di un minuto, al 18', incarta e butta via due palle-gol una più limpida dell'altra. Si rifà in occasione del pareggio, che realizza da vecchio pirata dell'area. Il gesto delle orecchie al pubblico, però, se lo poteva risparmiare
Ljajic 7 Entra al posto dell'opacissimo Santana ed è l'uomo (cioè, ragazzo) del ribaltone: prima spara dentro il pallone al cianuro che Bovo devia nella sua porta per il 3-2; quindi, porta a spasso la difesa rosanero prima di offrire a Montolivo l'assist tutto d'oro del gol della vittoria.
Comotto-Donadel-Santana 5,5 Giocatori-simbolo dei limiti di questa Fiorentina: sono affidabili, esperti, ma ormai sono standardizzati, non possono garantire il salto di qualità, questo danno e questo possono dare. Onesto gregariato, e poco più.
IL TABELLINO
PALERMO-FIORENTINA 2-4
Palermo (4-3-2-1): Sirigu 5,5; Muñoz 5 (42' st Kasami sv), Andjelkovic 5,5, Bovo 5, Balzaretti 6; Migliaccio 6 (31' Acquah 6,5), Nocerino 7, Kurtic 5; Ilicic 7, Pastore 7; Miccoli 6 (31' st Hernandez 6). A disp.: Benussi, Garcia, Ardizzone, Maltese. All.: D.Rossi.
Fiorentina (4-3-3): Boruc 6; Comotto 5,5, Gamberini 5, Camporese 6,5, Pasqual 6; Montolivo 6,5, Donadel 5,5, Behrami 6,5; Santana 5,5 (31' st Ljajic 7), Gilardino 6 (47' st Babacar), Mutu 7,5 (37' st Natali sv). A disp.: Neto, De Silvestri, D'Agostino, Marchionni. All.: Mihajlovic.
Arbitro: Russo
Marcatori: 7' Pastore (P); 36' Gilardino (F); 3' st Nocerino (P); 25' st Camporese (F); 33' st Bovo (P) aut.; 44' st Montolivo (F)
Ammoniti: Balzaretti (P), Muñoz (P), Pasqual (F), Bovo (P)
Fonte : Sportmediaset