Napoli, calma e profilo basso: se no se ne accorgono

LuPenTM

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12 Febbraio 2011
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Vista stamattina la classifica del campionato di serie A fa una certa impressione, con il Napoli che tiene fieramente testa al Milan capolista e l'Inter che deve vivere la partita contro la Juventus come una vera prova di maturità per la gestione Leonardo.

Ma a proposito di maturità... Occupiamoci proprio del Napoli e di quello che la squadra di Mazzarri sta dimostrando, al di là di ogni ragionevole dubbio, di essere in grado di fare: lottare per lo scudetto.

Ieri, ascoltando le parole di De Laurentiis, che parlava di ‘scudetto non necessario', ho riconosciuto la preoccupazione di una certa ‘ansia da prestazione' che il Napoli fa benissimo a voler evitare. E in questo senso sono da interpretare secondo me le parole del proprietario del club.

Napoli è una città molto particolare, umorale, se vogliamo ciclotimica: quando va tutto bene va tutto troppo bene. Quando va così così... è un disastro.

Calma... a Napoli per concretizzare quello che non può essere più considerato solo un sogno, occorre calma. Moltissima calma. E una quantità industriale di umiltà.

La squadra è forte, competitiva, ha un'identità ben precisa e, cosa non facile nel nostro paese, riesce anche a giocare un calcio discreto, a tratti persino bello. Ma tutte le volte che si trova davanti all'ingresso dell'autostrada finisce per agitarsi talmente tanto che passa oltre (vedi Chievo).

Napoli ha un'occasione incredibile, forse imperdibile: rendersene conto è il primo passo, non farsene accorgere è il secondo, non farsi schiacciare da questa responsabilità il terzo.

La squadra è sana, è stata rinforzata con cura e attenzione: senza sforzi inutili, con innesti oculati. E la vittoria di ieri a Roma è il successo della responsabilizzazione di un club che vuole puntare in alto. In questo senso la sciocchezza commessa da Lavezzi, magari provocato ma proprio per questo ancora più sciocco, potrebbe costare cara nel momento peggiore dell'anno: prima della sfida contro il Milan.
Per uno come me che ricorda gli scudetti fuori dalle capitali del calcio (Verona, Genova e Milano) Napoli è una novità da salutare con entusiasmo: come qualsiasi ventata d'aria fresca che ci porta a cambiare un po' l'atmosfera stantia di vecchie beghe e vecchissime polemiche.

Dunque calma, e crederci: perché anche se Laurentiis, da buon giocatore qual è, nasconde le carte, ci crede anche lui, e non poco. Ma in questo momento è meglio bluffare, è meglio giocarla da furbi. Mentre gli altri si addentano, spesso senza alcun rispetto, a Napoli per una volta possono non arrivare solo gli avanzi.

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