- 22 Ottobre 2011
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L’effetto perdurante della crisi economica ha riportato in auge a Napoli e in provincia un’antica usanza alimentare che era scomparsa da parecchi anni: il pane otto giorni. Si tratta di una particolare tipologia di pagnotta, alta un metro e dal peso di 3 Kg, che dura all’incirca una settimana e costa mediamente 5 euro, consentendo così alle famiglie di risparmiare circa due euro a settimana.
‘Il ‘pane otto giorni’ era una tradizione scomparsa da anni dai nostri territori. La crisi economica e la fame delle famiglie ci ha spinto produrlo di nuovo ed il successo è davvero clamoroso‘, spiega spiega Mimmo Filosa, presidente dei panificatori campani dell’ Unipan e titolare di un panificio a San Sebastiano al Vesuvio, che per primo ha rimesso in produzione questo particolare tipo di pane. Ed ancora una volta i napoletani dimostrano di saper fare necessità virtù, cercando di contrastare anche in questo modo i problemi di liquidità di tante famiglie della regione.
‘Ne vendiamo centinaia di pezzi al giorno e la richiesta sta aumentando vertiginosamente. Questo pane particolarmente economico oltre ad essere molto buono è anche il nostro modo per fronteggiare i panificatori abusivi della camorra, che continuano ad imperversare a Napoli e Provincia oramai incontrastati, e padroni di una quota enorme del mercato‘ conclude Filosa. Un iniziativa utile ed importante, in una terra oscurata da una nottata che sembra non voler passare mai.