Info NDS : Super Scribblenauts

Mi.ke

Utente Master
Autore del topic
16 Giugno 2011
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Era l’anno scorso, stesso periodo, che 5th Cell rilasciava il primo capitolo di Scribblenauts, la sua ultima creature che dava al giocatore la possibilità di inventare qualsiasi cosa per aiutare Maxwell, il protagonista, a superare livelli, puzzle e rompicapi. Se il primo capitolo è stato da subito ben visto, alcuni difetti tecnici ne compromisero ben presto la giocabilità. Ascoltando i fans e le critiche, 5th Cell ha rimesso mani al titolo correggendo i problemi ed aggiungendo qualcosa che ha reso Super Scribblenauts divertente da morire.

UN BLOCCHETTO PER GLI APPUNTI MAGICO

Per chi non lo sapesse, Scribblenauts è un gioco che ruota intorno al suo protagonista, Maxwell e al suo blocco per gli appunti che è in grado di far comparire qualsiasi cosa si scriva. Attraverso questa magica abilità, il protagonista deve essere guidato in livelli platform ed action, dall’avvio sino alla conclusione, superando ostacoli ed affrontando i cattivi. Super Scribblenauts si suddivide in centoventi livelli, venti di tipologia action ed i restanti di tipologia platform. Rispetto al passato è stato eliminato il par, ossia quel valore di gioco che permetteva a chi usava meno oggetti di ottenere un voto più alto rispetto a chi invece aveva maggiore estro e fantasia. A valorizzare questo nuovo concetto c’è una barra sul monitor touch che mostra l’avanzamento nel livello – maggiore sarà il suo riempimento, migliore la nostra valutazione. Complessivamente i rompicapi in cui veniamo messi non risultano essere eccessivamente complicati e gli Ollari, la valuta del gioco, ci consentirà di avere sempre e comunque accesso a degli aiuti che una volta acquistati ci indicheranno in modo più chiaro cosa bisogna fare per superare il livello.

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Pistola volante con proiettili volanti, contro un nemico volante. Logico no?!

La particolarità che rende Super Scribblenauts davvero Super è l’aggiunta di oltre 10.000 aggettivi al vocabolario del gioco, termini che ci consentiranno di creare persone, animali ed oggetti di mille forme, dimensioni e con molteplici abilità visto che ad ogni soggetto è possibile combinare non uno, ma molteplici aggettivi. Per fare un esempio, potremo far comparire sul campo una Gigante Cattiva Formica Rossa Ardente e Appiccicosa e al contempo un Piccolo Einstein Luccicante che potremo fornire di una Potente Pistola Rosa con la quale il nostro Einstein deve difendersi dalla formica... e questo è solo un esempio di cosa possiamo creare. Nella maggior parte dei casi comunque dovremo creare oggetti per noi o per chi circonda. In un livello ad esempio dovremo utilizzare una pala, un piccone, una cesta ed altro per raccogliere dell’oro, mentre in un livello differente bisogna dare a dei ragazzi una palla ed un frisbee con cui poter giocare sulla spiaggia. Se la nostra fantasia sarà attiva e sempre pronta a sperimentare, ad ogni oggetto creato otterremo una V verde che sta ad indicare originalità e fantasia, ma se con il passare del tempo ci trasformeremo in monotoni creatori, ben presto la valutazione passerà ad una X rossa – ad esempio, un muro si può scalare con una scala, ma usare una catapulta è molto più divertente e fantasioso. Se la fantasia è il vero unico limite di questo Super Scribblenauts, bisogna dire anche che l’italiano non aiuta in questo gioco, certo si può sempre di tutto, ma molte volte bisogna ingegnarsi per trovare dei giusti sinonimi in quanto il gioco ha in memoria specifiche parole con specifici significati. Il caso più eclatante sta nell’aggettivo volante, ossia in grado di volare, che il gioco interpreta esclusivamente come un oggetto e non come aggettivo. Per riuscire quindi a creare un qualcosa che sia in grado di volare bisogna dare come aggettivo ad esempio Alato. Il difetto è da imputare non solo al gioco – basterebbe aggiungere più significati e valori al singolo termine – ma anche alla particolarità dell’italiano, di certo molto meno diretto e semplice dell’inglese dove, una volta provato, il gioco risulta essere decisamente più pronto e in grado di comprendere realmente ogni nostro input trasformandolo in un oggetto, animale, mostro o personaggio su schermo.

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Fa il suo ritorno anche l’editor dei livelli che ci consente di creare i nostri personalissimi rompicapi che potremo successivamente condividere con gli amici attraverso la rete wi-fi in locale o testare personalmente sfruttando anche una sorta di invincibilità che ci consentirà di non cadere mai vittima dei nostri stessi tranelli – discorso diverso se giocheremo invece il livello, in quel caso saremo vulnerabili come in ogni altro livello del gioco. Gli slot di salvataggio ora sono otto, il che ci consente di tenere in memoria altrettanti differenti livelli – nel caso in cui se ne crei un nono, è necessario salvarlo sullo slot di un livello già esistente se lo si vuole mantenere (a discapito di quello che si sovrascriverà).

SULLA STRADA GIUSTA...

Se la maggiore rivoluzione a livello di gameplay è stata l’aggiunta degli aggettivi, a livello tecnico il gioco si presenta ora sotto una nuova vita. Come accennato nell’introduzione, 5th Cell ha ascoltato le critiche di fan ed esperti nel settore ed ha completamente rivisto quei due aspetti che hanno inficiato negativamente sul primo capitolo, ossia controlli e telecamera. Il primo aspetto è stato migliorato portando il movimento di Maxwell ad essere gestito con la croce direzionale o con una pressione continuativa sul touch screen – in questo modo toccando gli oggetti, Maxwell non si sposterà come invece accadeva precedentemente. Per la telecamera invece è stato aggiunto un ulteriore controllo, adesso potremo infatti spostarla e lasciarla su una specifica area finché vogliamo, il centramento della visuale su Maxwell non è più automatico, ma gestito completamente da noi.
Se da un punto di vista tecnico c’è stato un enorme passo in avanti nell’opera di 5th Cell, stessa cosa non si può dire per la grafica che presenta ancora uno stile eccessivamente abbozzato con troppe linee e poca morbidezza che rendono decisamente male. La grafica è senza ombra di dubbio il tallone d’Achille di questo titolo.

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"Non sapranno neanche chi è stato, quel che importa è il risultato..." (cit. Merlino)

Più che soddisfacente il comparto audio che fornisce alle creature versi e urla in modo convincente. Buona anche la colonna sonora che ci accompagna nei livelli, senza mai essere fastidiosa o fin troppo ripetitiva.

CONCLUSIONE

In conclusione Super Scribblenauts si è migliorato in ogni aspetto, dal vocabolario alla tecnica, passando per fantasia, gestione dei comandi e tutto il resto. L’unica vera pecca è la nostra lingua che presenta svariati vocaboli per uno stesso concetto o più concetti per un singolo vocabolo, cosa che mette il gioco in difficoltà. Se parlate bene l’inglese, puntate su questa lingua, più diretta e divertente da giocare nell’opera di 5th Cell.

Il gioco è disponibile in esclusiva per sistemi Nintendo DS.

VOTO: 8.5 SU 10