Info Non Siamo Disabituati a Soffrire.

G o l d S t y l e

Utente Senior
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29 Maggio 2010
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Il quinto successo di fila dell'era Leonardo lascia come ovvio molto soddisfatto Massimo Moratti che, all'indomani della vittoria sul Cesena, spiega: "Sono contento della prestazione dell'Inter, per il risultato e per un primo tempo molto buono. Preoccupazione dopo il 2-2? Non è che siamo disabituati a soffrire durante le partite". Poi sul mormorio del pubblico nei confronti di Pandev e Biabiany: "Quando si va così bene, si sopporta tutto".

Tutto bene, insomma, e poco importa che si sia dovuto soffrire un po'. La sua Inter è così da sempre, è una specie di marchio di fabbrica che ha portato molto lontano i nerazzurri e, quindi, non fa notizia e nemmeno turba troppo. E lo si capisce bene, visto che il nuovo tecnico ha riportato serenità in una squadra che sembrava smarrita e ha riaperto un portone sulla corsa scudetto. Il Milan, ora, è a +6, ma l'Inter ha ancora una partita da recuperare e la forbice può restringersi ulteriormente.

Sarà per questo, forse, per questo rinnovato e giustificato ottimismo, che Moratti riesce a vedere tutto rosa: "Un piccolo calo ci poteva essere durante la partita - dice -, anche per la sicurezza di un risultato acquisito. Il fatto che sia uscito Milito, forse, ha cambiato un po' il gioco".

Sul mormorio di troppo da parte del pubblico nei confronti di Pandev e Biabiany, Moratti spiega: "Quando si va cosi bene, i mormorii si possono accettare".

E ancora: "Puntiamo ai titoli cui puntavamo sin dall'inizio dell'anno, poi vediamo. la volontà però c'è". Nell'ambiente nerazzurro c'è un entusiasmo "istintivo - osserva Moratti - e molto volte l'istinto ha ragione, per cui speriamo che questo entusiasmo porti dei risultati. Campionato riaperto? Non avevo mai considerato chiuso il discorso perché il campionato e' talmente lungo che non si sa mai". Certo, prosegue, "i cambiamenti che ci sono stati non li avevo preventivati nella maniera più assoluta, però si tratta di cambiamenti che ci stanno dando ragione e che hanno fatto crescere l'entusiasmo, quindi noi puntiamo ai titoli cui puntavamo sin dall'inizio dell'anno, poi vediamo. La volontà però c'è".

Quanto al nuovo corso e, in particolare, al nuovo tecnico, Leonardo, il presidente dell'Inter si limita ad osservare che l'allenatore brasiliano "è una persona molto intelligente e nell'intelligenza sta anche la rapidità, il tempismo, la capacità di trasmettere quello che pensi che in quel momento ci sia bisogno di trasmettere e quindi sta rispondendo al meglio per le qualità che gli attribuivo e che poi ha dimostrato".

Fonte : SportMediaset.