Nonpoint - Miracle (album)

Retroman

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4 Febbraio 2008
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Artista
Nonpoint

Nome Album
Miracle

Data pubblicazione
4 maggio 2010

Genere
Hard Rock

Singoli
Miracle
Frontlines
Crazy

Dopo la parziale delusione di Vengeance, pubblicato nel 2007, e un periodo di crisi che ha portato all' abbandono il chitarrista Andrew Goldman, la band di Fort Lauderdale è tornata in scena con un nuovo chitarrista, Zach Broderick, e una nuova linea musicale, tendente al progressivo abbandono del nu metal in favore di una linea più hard rock. Ne esce fuori Miracle, un album senza dubbio non deludente, ma che non riesce a portare alla luce nessun pezzo paragonabile ai capolavori precedentemente composti dal gruppo.
L' artwork dell' album raffigura un paesaggio quasi completamente distrutto, dal significato riscontrabile in alcuni pezzi quali "Looking away" o anche "Dead Soul".

Il CD, prodotto dal cantante dei Mudvayne Chad Grey e dal chitarrista Greg Tribbett, debutta al #59 posto della Billboard 200. La linea del disco è stata pesantemente criticata sin da subito, ma per potere esprimere chiaramente un'opinione, bisogna partire dai singoli. La scelta di non posizionare la title track come prima canzone dell' album in favore di "shadow" non è di certo una scelta negativa. Non almeno quanto lo sia proprio la scelta della title track e del primo singolo. Miracle è, infatti, di per sè una bella canzone, ma troppo mediocre se si considerano il testo e le sonorità. Di fatto si ottiene un pezzo ottimo per far pubblicità a noti energy drink (al quale scopo si adatta anche lo stesso video musicale), ma sostanzialmente non all' altezza della situazione, specie se confrontato col resto dell' album. Al contrario, la prima traccia, Shadow, è un pezzo che di sicuro attrae, stupisce, colpisce al volo. Sarebbe stato un singolo perfetto e, nonostante sia ben lontano dai capolavori "To the pain" o "Doublestakked", anche essi pezzi troppo sottovalutati, è sicuramente un pezzo decisamente valido, con un testo di per sè non eccezionale ma molto buono, e dalle sonorità nuove e d'impatto. Valido anche Crazy, che non sarà certamente un singolo adatto a Top of the pops, ma è una discreta canzone, non al livello di shadow, ma è un pezzo originale, le quali tematiche sono adattabili a più situazioni.

Abbiamo poi un pezzo diverso da tutti gli altri, "Frontlines", forse il vero valore aggiunto di quest' album. La canzone è un tributo ai soldati americani morti in guerra, a quelli che ancora lottano per la propria patria. Nota stonata della canzone, tuttavia, vuole che a questa sia stato costruito sopra un video musicale chiaramente a basso costo, ma sopratutto, di qualità scadente. Ma ciò non può penalizzare troppo una canzone del genere. Lo stesso cantante, Elias Soriano, descrive così le origini del pezzo:

"After hours of looking at photos online of soldiers, solely for the sake of a picture to be worked into the artwork of the release of "Frontlines" I was so moved and inspired by the commitment, not to mention the emotional and physical risk our soldiers take for strangers everyday, that I had to create this as a reminder. We are blessed that we are protected by such strong hearts."

Abbiamo poi altri 4 ottimi pezzi, ovvero "Looking Away", "What you've got for me", "Throwing Stones"; ma sopratutto, abbiamo "Electricity", altro brano veramente eccellente, di per sè senza un grande significato, ma che nonostante sia molto breve presenta sonorità intriganti, con una ritmica a dir poco eccellente. A seguire, tuttavia, un altro pezzo palesemente criticato dai più, ovvero la cover dei Pantera "5 Minutes alone", di per sè tutto tranne che malvagia, ma è impossibile non paragonarla all' originale, senza alcun dubbio estremamente superiore. A seguire, tuttavia, c'è un pezzo che fa completamente dimenticare del precedente, "What I've become", che riesce ad unire in una sola canzone una linea di blues già vista in Struggle, con la loro nuova palese versione più rock. Il tutto con un testo decisamente interessante.
Abbiamo poi un altro ottimo pezzo, "Dangerous Waters", poco meno adatta di "Miracle" da un punto di vista commerciale, ma decisamente più meritevole, nonostante altri brani dell' album vi siano superiori. Si prosegue con "Lucky #13", un pezzo che nonostante non sia completamente scadente, a mio parere non è assolutamente all' altezza dell' album, e per chiudere è di sicuro il pezzo meno adatto.

Per fortuna non è così. Come infatti ci hanno abituato, i Nonpoint presentano sempre Tracce nascoste nei loro album, e Miracle non è da meno. Lo fa con un altro pezzo blues, forse il vero pezzo di eccellenza dell' album: "Dead Soul". Il pezzo, potenzialmente anche un capolavoro, è stato tuttavia penalizzato dal fatto di essere solamente una traccia nascosta, e non un pezzo messo ampiamente in risalto, come merita.

Curiosità
La data di pubblicazione annunciata dell' album corrispondeva al 26 Aprile 2010. Per ragioni di marketing, tuttavia, l' album è stato pubblicato il 4 maggio in america, e in europa il 14 giugno.

Giudizio finale

Troppo spesso purtroppo la discografia viene troppo condizionata dal marketing. Con Miracle è stato troppo palese, fin da molto prima della pubblicazione dell' album. Si è puntato tutto, troppo, sulla title track, riuscendo in parte, raggiungendo posizioni non da poco in classifica. Tuttavia, questo ha compromesso non poco la riuscita dell' album, che di per se presenta pezzi di vario genere: alcuni molto discutibili, altri più apprezzabili, altri ancora molto buoni, ma troppo penalizzati dalla scelta della scaletta e della pubblicazione dei vari singoli. Ne otteniamo un album buono, meritevole comunque di essere acquistato, ma per via della linea editoriale troppo inferiore a To The Pain, Statement o Recoil.

Voto

Melodia: 7
Arrangiamento: 8
Voce: 7+
Testo: 7+

Voto finale: 7+
 
Riferimento: Nonpoint - Miracle (album)

Ottima, ho letto tutto :P... Complimenti ^^
 
Riferimento: Nonpoint - Miracle (album)

Questa è una recensione.

Complimenti. ;)