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Una strage: è di almeno 91 morti il bilancio dei due attacchi terroristici che venerdì pomeriggio hanno sconvolto la Norvegia. La polizia ha riferito che le vittime della sparatoria sull'isola di Utoya sono salite a 84. Altre sette persone sono morte a seguito dell'esplosione che ha devastato il centro della capitale norvegese Oslo. Numeri pesantissimi destinati a salire: tra i feriti, riferiscono le autorità sanitarie, almeno 20 sarebbero in fin di vita. La matrice ormai appare chiare: dopo una prima ipotesi jihadista, suffragata da una rivendicazione su un forum di estremisti, prende ora piede la pista dell'estremismo cristiano norvegese legato all'estrema destra. L'uomo arrestato per la strage di Utoya e per l'autobomba a Oslo è infatti il norvegese Anders Behring Breivik. Ma l'allarme non si placa. Sabato mattina il premier Jens Stoltenberg ha fatto visita a Utoya e la polizia ha arrestato un ragazzo in possesso di un coltello che si era avvicinato a lui. Sarebbe un simpatizzante del partito laburista e agli agenti ha detto di aver un coltello in tasca perché "non si fidava di nessuno lì intorno". A Oslo, intanto, la tensione è di nuovo alle stelle per un altro allarme bomba.
L'agguato - A fare effetto, più ancora che l'autobomba esplosa nel centro direzionale governativo di Oslo, davanti alla sede del tabloid Vg, è il blitz di Breivik sull'isoletta di Utoya, a 50 km dalla capitale, dov'era in corso un meeting dei giovani laburisti, appartenenti allo stesso partito del premier Jens Stoltenberg. L'uomo, poco più che 30enne, era armato di una pistola e di un fucile automatico e secondo SkyNews era stato visto aggirarsi anche nel centro di Oslo (che dista dall'isola 30 minuti). Desta perplessità, però, la dinamica. La ricostruzione prevederebbe che Breivik abbia parcheggiato l'auto con l'ordigno a bordo, sia sceso e abbia lasciato il centro di Oslo. Da quando è esplosa la bomba, sono passati 90 minuti dalla sparatoria di Utoya. Fattibile, ma difficile. Ecco perché tra le autorità non esclude la presenza di una seconda persona nell'organizzazione del doppio attentato. Choccante il racconto di una testimone sull'isola di Utoya: "Camminava lentamente lungo l'isola e ha sparato contro tutti. Poi si è avvicinato verso il posto dove ero seduta e ha aperto il fuoco uccidendo subito dieci persone. La cosa strana è che era così calmo. Sono riuscita a salvarmi perché mi sono buttata in acqua", ha rivelato una ragazza alla tv Tv2. "Ci siamo riuniti per parlare di quanto era appena accaduto a Oslo quando abbiamo sentito gli spari. Sul momento non gli abbiamo dato importanza, poi tutti hanno iniziato a scappare", ha detto un'altra ragazza di appena 16 anni. E ancora: "Ho visto un poliziotto con i tappi per le orecchie. Ha detto: 'Vorrei riunirvi tutti'. Poi ha iniziato a sparare. Siamo corsi sulla spiaggia e iniziato a nuotare verso la terraferma".
Premier sotto attacco - Nel mirino pare esserci stato il premier norvegese Jens Stoltenberg: l'autobomba di Oslo è scoppiata a pochi passi dal suo ufficio mentre era prevista la sua partecipazione al meeting dei giovani laburisti a Utoya. In conferenza stampa Stoltenberg mantiene la calma ma non nasconde la gravità della situazione: "E' la peggiore tragedia dalla Seconda Guerra Mondiale, un Paradiso della mia gioventù è stato trasformato in un inferno". "Non ci piegherete", si è fatto poi coraggio il premier.
Per Stoltenberg, che intorno alle 12 di sabato è arrivato a Utoya, quella che è stata attaccata venerdì è la "società aperta", "marchio di fabbrica" della democrazia norvegese. La Bbc oncline riferisce che, stando a quanto detto dallo stesso premier, ci sarebbero anche funizionari del governo norvegese. L'ultimo allarme, come detto, è l'arresto di un uomo che si è avvicinato armato di coltello a Stoltenberg, durante il suo sopralluogo a Utoya. Per la Norvegia è un incubo senza fine.
Vi lascio pure il video dell'accaduto :
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Fonte : libero-news.it
L'agguato - A fare effetto, più ancora che l'autobomba esplosa nel centro direzionale governativo di Oslo, davanti alla sede del tabloid Vg, è il blitz di Breivik sull'isoletta di Utoya, a 50 km dalla capitale, dov'era in corso un meeting dei giovani laburisti, appartenenti allo stesso partito del premier Jens Stoltenberg. L'uomo, poco più che 30enne, era armato di una pistola e di un fucile automatico e secondo SkyNews era stato visto aggirarsi anche nel centro di Oslo (che dista dall'isola 30 minuti). Desta perplessità, però, la dinamica. La ricostruzione prevederebbe che Breivik abbia parcheggiato l'auto con l'ordigno a bordo, sia sceso e abbia lasciato il centro di Oslo. Da quando è esplosa la bomba, sono passati 90 minuti dalla sparatoria di Utoya. Fattibile, ma difficile. Ecco perché tra le autorità non esclude la presenza di una seconda persona nell'organizzazione del doppio attentato. Choccante il racconto di una testimone sull'isola di Utoya: "Camminava lentamente lungo l'isola e ha sparato contro tutti. Poi si è avvicinato verso il posto dove ero seduta e ha aperto il fuoco uccidendo subito dieci persone. La cosa strana è che era così calmo. Sono riuscita a salvarmi perché mi sono buttata in acqua", ha rivelato una ragazza alla tv Tv2. "Ci siamo riuniti per parlare di quanto era appena accaduto a Oslo quando abbiamo sentito gli spari. Sul momento non gli abbiamo dato importanza, poi tutti hanno iniziato a scappare", ha detto un'altra ragazza di appena 16 anni. E ancora: "Ho visto un poliziotto con i tappi per le orecchie. Ha detto: 'Vorrei riunirvi tutti'. Poi ha iniziato a sparare. Siamo corsi sulla spiaggia e iniziato a nuotare verso la terraferma".
Premier sotto attacco - Nel mirino pare esserci stato il premier norvegese Jens Stoltenberg: l'autobomba di Oslo è scoppiata a pochi passi dal suo ufficio mentre era prevista la sua partecipazione al meeting dei giovani laburisti a Utoya. In conferenza stampa Stoltenberg mantiene la calma ma non nasconde la gravità della situazione: "E' la peggiore tragedia dalla Seconda Guerra Mondiale, un Paradiso della mia gioventù è stato trasformato in un inferno". "Non ci piegherete", si è fatto poi coraggio il premier.
Per Stoltenberg, che intorno alle 12 di sabato è arrivato a Utoya, quella che è stata attaccata venerdì è la "società aperta", "marchio di fabbrica" della democrazia norvegese. La Bbc oncline riferisce che, stando a quanto detto dallo stesso premier, ci sarebbero anche funizionari del governo norvegese. L'ultimo allarme, come detto, è l'arresto di un uomo che si è avvicinato armato di coltello a Stoltenberg, durante il suo sopralluogo a Utoya. Per la Norvegia è un incubo senza fine.
Vi lascio pure il video dell'accaduto :
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Fonte : libero-news.it