Norvegia, la polizia non perseguita il p2p

Giuppe

Utente Esperto
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15 Gennaio 2008
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Scritto da Zota Gabriel il venerdì 22 febbraio 2008 P2P,
Pare che in Norvegia la polizia abbia impegni più importanti che quello di servire l'industria dei contenuti multimediali investendo tempo e risorse nella caccia al P2P.

La risposta della Kripos, la polizia scandinava è chiara: non c'è nulla su cui discutere. E' questo il messaggio che il Ministero ha rivolto a Espen Tondel, noto avvocato che ai servizi dell'industria multimediale combatte il file sharing illegale.

Gli omicidi e le rapine sono pane quotidiano della polizia norvegese, il file sharing illegale non fa parte di quei crimini per cui valga la pena intervenire e a tale risposta Tondel ha richiesto un incontro con i rappresentanti del ministero della Giustizia che si sono rifiutati categoricamente: l'industria non può trascinare dietro le sbarre o in tribunale un semplice indirizzo ip, l'unico dato in mano ai vigilantes dell'industria che per il ministero è insignificante e non associato ad alcuna identità.

I providers nazionali rifiutano di preseguire anch'essi i propri clienti (a differenza del Belpaese nostrano) fino a che non saranno le forze dell'ordine a richiedere il loro intervento. Nel mirino della polizia resteranno le sole associazioni warez che ribadiscono di non temere le forze del ordine, perchè queste hanno coscienza troppo rigida e integra e mani legate dalla legge.