Release Notte di panico in Sicilia per forte scossa di terremoto

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Mattiuc

Utente Medio
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10 Dicembre 2009
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A Palermo tre anziani colpiti da infarto
Nessun danno grave agli edifici del centro

PALERMO - Erano le tre e ventuno di questa notte quando una forte scossa di terremoto durata alcuni secondi ha colpito la Sicilia. Sarebbe potuta essere una strage dalle enormi dimensioni, ma per fortuna la città ha resistito. Si contano i danni alle persone e alle cose: tre morti per infarto, qualche ferito lieve, calcinacci sparsi quà e là sulle strade, un paio di chiese e pochi altri monumenti lesionati ma nessun edificio inagibile, quattro famiglie evacuate.

Il sisma di magnitudo 5,6 sulla scala Richther e pari, sulla terra ferma, a un'intensità dell'ottavo grado della scala Mercalli, è stato avvertito distintamente dalla popolazione. Migliaia di persone hanno abbandonate le loro abitazioni, riversandosi per strada, a Palermo e negli altri centri dell'isola. L'epicentro è stato localizzato in mare aperto, nel Tirreno meridionale, ma la scossa è stata avvertita distintamente anche in numerosi centri della Sicilia occidentale. Fino alle nove del mattino i sismografi hanno registrato 54 scosse di assestamento. Una scossa di questa entità a Palermo non è stata avvertita dai tempi del terremoto del Belice nel 1968.

A Palermo, in migliaia hanno invaso le strade, i vigili del fuoco hanno registrato numerosi crolli di cornicioni e abitazioni lesionate nei quartieri del centro storico, fughe di gas legate alla rottura delle condutture e l'interruzione di comunicazione dei telefoni cellulari. Le aree di emergenza degli ospedali hanno lavorato a pieno ritmo per tutta la notte a causa delle centinaia di persone, soprattutto cardiopatici, che hanno accusato malori. Una decina sono rimaste ferite nelle loro abitazioni per la caduta di oggetti. In tutti i Pronto Soccorsi i medici hanno dovuto somministrare calmanti a decine di persone colte da crisi da panico.

Migliaia di palermitani si sono riversati in strada, causando anche numerosi ingorghi stradali. Gli automobilisti hanno preso d'assalto le zone all'aperto, come il parco della Favorita o il litorale di Mondello. La gente, impaurita, è fuggita dalle proprie abitazioni portando con sé coperte e accampandosi in qualche modo in auto per trascorrere la notte.

Tutte le squadre del distaccamento di Palermo sono state mobilitate per monitorare la situazione e controllare la stabilità degli edifici più fatiscenti. Alcune squadre sono intervenute dopo la segnalazione di qualche fuga di gas. Il centralino dei vigili del fuoco è stato tempestato anche dalle telefonate di numerose persone rimaste "imprigionate" nelle loro abitazioni: il movimento tellurico in alcuni casi ha infatti bloccato le porte blindate. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno fatto scattare un piano d'emergenza per prevenire eventuali episodi di sciacallggio, visto che diverse persone hanno lasciato incustodite le case.

Per quanto riguarda i danni alle cose basta il commento di Adele Morino, soprintendente ai Beni Culturali di Palermo: "Poteva andare peggio", ha detto. Un giudizio che sintetizza lo scampato pericolo. Il sisma ha avuto la forza di scuotere le fondamenta millenarie del Palazzo dei Normanni, ha lesionato le navate barocche delle Chiese del centro storico, ha sfregiato affreschi e dipinti, ma non è riuscito a provocare ferite irrimediabili nell'immenso tessuto monumentale della città. Un'analisi condivisa anche dall'assessore regionale ai Beni Culturali, Fabio Granata: "I tecnici del centro del restauro e delle soprintendenze ad un primo esame non hanno riscontrato danni rilevanti, anche se permane lo stato di allerta".

Oltre al capoluogo e a tutti i paesi della fascia tirrenica, il sisma ha colpito anche diversi centri delle province di Trapani, Messina, Agrigento, Enna, Caltanissetta e Catania. La scossa è stata avvertita anche a Piazza Armerina e a Nicosia.

Stanotte si replica la paura, alcune famiglie potrebbero decidere di dormire in strada, anche se la Protezione civile considera improbabili altre scosse di forte intensità.


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