Oak Island, letteralmente "l'isola della quercia", è una piccola isola situata nel Canada orientale. Tutto ha inizio nel 1795, quando il giovane Daniel McGinnis, mentre passeggiava tranquillo, venne incuriosito da una depressione del terreno situata vicino a una vecchia quercia, tra i rami della quale spiccava un palanco, cioè una sorta di carrucola, simile a quella usata sulle navi. Il giorno dopo Daniel, in compagnia di due amici che erano al corrente delle leggende locali su pirati e tesori nascosti, iniziarono gli scavi.
Ma ben presto si resero conto che quella depressione nascondeva un pozzo molto particolare.
Andando in profondità, ogni tre metri trovarono una piattaforma di tavole in legno di quercia ma, arrivati al terzo strato, furono costretti ad abbandonare l'impresa, troppo faticosa per loro.
Nacque così la leggenda di Oak Island. Quel pozzo, si sarebbe chiamato per sempre "Money Pit", cioè il pozzo del denaro.
Agli inizi del 1800, un'impresa privata, la Onslow Company, dando credito alle voci su un tesoro nascosto, riprese gli scavi. Furono trovati anche strati di carbone e di argilla ma, soprattutto, fibre di cocco che, sicuramente, arrivavano da terre molto lontane, perché in Canada la palma da cocco non cresce. A trenta metri di profondità il morale degli uomini arrivò alle stelle. Si trovarono di fronte a un'enorme lastra di pietra che recava incisioni indecifrabili. Era ormai notte quando, sondando il terreno sottostante la lastra con un piede di porco, colpirono qualcosa di resistente. Era forse lo scrigno del tesoro?. Gli operai, esausti, decisero di riprendere il lavoro il giorno seguente, ma li aspettava una sorpresa. Nel corso della notte l'acqua dell'Atlantico aveva completamente allagato il pozzo. I tentativi di svuotarlo non ebbero alcun risultato, il livello dell'acqua rimaneva costante. Era come se, per svuotare il pozzo, si dovesse svuotare l'intero oceano. Nel corso degli anni furono fatti vari tentativi di cui l'ultimo, in ordine di tempo, è del 1966, anche questo senza risultati soddisfacenti.
Lo scrigno irraggiungibile
Sono state avanzate varie ipotesi sul presunto tesoro che il pozzo di Oak Island custodirebbe gelosamente. C'è chi pensa si tratti del tesoro della Corona francese, o del tesoro dei Templari o, addirittura, del Santo Graal. Alcuni studiosi, invece, hanno evidenziato singolari analogie tra i particolari di tutta la vicenda, quali i tre ragazzi e le caratteristiche del pozzo, e la massoneria, in particolare con le allegorie che parlano del Tempio di re Salomone. Inoltre, a Oak Island, sono frequenti pozzi naturali con le stesse caratteristiche del Money Pit.
Quale che sia la verità, la leggenda del tesoro nel pozzo ha fatto di Oak Island una meta turistica. Forse, almeno per gli abitanti, è questo il vero tesoro.
Tesori sommersi
Sono molti i tesori che, da secoli, giacciono in fondo al mare. Oggi, con l'aiuto delle moderne tecnologie, è relativamente semplice localizzare il relitto di una nave affondata, meno agevole, invece, è il recuperarla. Un esempio è il caso della Flor de la Mar, partita nel 1512 dalla penisola malese con a bordo un tesoro il cui valore, oggi, è stimato intorno ai nove milioni di dollari. Naufragata a causa di una tempesta al largo di Sumatra, nel secolo scorso il relitto è stato localizzato a soli 36 metri di profondità, ma sotto a 15 metri di fango. La spedizione che ha cercato di recuperare il carico della nave, pur con l'aiuto di sofisticate attrezzature, è riuscita a portare in superficie solo alcune statuette e pochi monili.
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Ma ben presto si resero conto che quella depressione nascondeva un pozzo molto particolare.
Andando in profondità, ogni tre metri trovarono una piattaforma di tavole in legno di quercia ma, arrivati al terzo strato, furono costretti ad abbandonare l'impresa, troppo faticosa per loro.
Nacque così la leggenda di Oak Island. Quel pozzo, si sarebbe chiamato per sempre "Money Pit", cioè il pozzo del denaro.
Agli inizi del 1800, un'impresa privata, la Onslow Company, dando credito alle voci su un tesoro nascosto, riprese gli scavi. Furono trovati anche strati di carbone e di argilla ma, soprattutto, fibre di cocco che, sicuramente, arrivavano da terre molto lontane, perché in Canada la palma da cocco non cresce. A trenta metri di profondità il morale degli uomini arrivò alle stelle. Si trovarono di fronte a un'enorme lastra di pietra che recava incisioni indecifrabili. Era ormai notte quando, sondando il terreno sottostante la lastra con un piede di porco, colpirono qualcosa di resistente. Era forse lo scrigno del tesoro?. Gli operai, esausti, decisero di riprendere il lavoro il giorno seguente, ma li aspettava una sorpresa. Nel corso della notte l'acqua dell'Atlantico aveva completamente allagato il pozzo. I tentativi di svuotarlo non ebbero alcun risultato, il livello dell'acqua rimaneva costante. Era come se, per svuotare il pozzo, si dovesse svuotare l'intero oceano. Nel corso degli anni furono fatti vari tentativi di cui l'ultimo, in ordine di tempo, è del 1966, anche questo senza risultati soddisfacenti.
Lo scrigno irraggiungibile
Sono state avanzate varie ipotesi sul presunto tesoro che il pozzo di Oak Island custodirebbe gelosamente. C'è chi pensa si tratti del tesoro della Corona francese, o del tesoro dei Templari o, addirittura, del Santo Graal. Alcuni studiosi, invece, hanno evidenziato singolari analogie tra i particolari di tutta la vicenda, quali i tre ragazzi e le caratteristiche del pozzo, e la massoneria, in particolare con le allegorie che parlano del Tempio di re Salomone. Inoltre, a Oak Island, sono frequenti pozzi naturali con le stesse caratteristiche del Money Pit.
Quale che sia la verità, la leggenda del tesoro nel pozzo ha fatto di Oak Island una meta turistica. Forse, almeno per gli abitanti, è questo il vero tesoro.
Tesori sommersi
Sono molti i tesori che, da secoli, giacciono in fondo al mare. Oggi, con l'aiuto delle moderne tecnologie, è relativamente semplice localizzare il relitto di una nave affondata, meno agevole, invece, è il recuperarla. Un esempio è il caso della Flor de la Mar, partita nel 1512 dalla penisola malese con a bordo un tesoro il cui valore, oggi, è stimato intorno ai nove milioni di dollari. Naufragata a causa di una tempesta al largo di Sumatra, nel secolo scorso il relitto è stato localizzato a soli 36 metri di profondità, ma sotto a 15 metri di fango. La spedizione che ha cercato di recuperare il carico della nave, pur con l'aiuto di sofisticate attrezzature, è riuscita a portare in superficie solo alcune statuette e pochi monili.
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