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salvatore106
Guest
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Tempo di esperimenti in casa Mediaset. Una commedia poliziesca che vede protagonista l’impareggiabile sintonia della coppia Greggio-Iacchetti.
E’ ormai comprovato il feeling tra Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, che sulle strisce delle notizie più disparate regalano agli spettatori del preserale di Canale 5 un equilibro di risate e informazione.
Non è stato difficile ripartire da lì, dalla strana coppia, inossidabile dopo 16 anni di onorata carriera insieme, per tuffarsi a capo fitto nell’avventura di un nuovo genere televisivo, la commedia poliziesca italiana.
Prodotti simili, di ineguagliabile successo, esistono soltanto oltreoceano. Basti pensare a “Buddy Cop”, da cui proprio la nuova produzione Mediaset, “Occhio a quei due” trae ispirazione.
I protagonisti sono due poliziotti milanesi dalla personalità assai differente, costretti a lavorare in coppia per risolvere un caso ai limiti della legalità. C’è Beppe di Natale (Iacchetti), che ogni mattina si trasforma in Signor Precisetti, vista la sua maniacale ossessione per l’ordine e l’accuratezza nei dettagli di ogni situazione.
C’è poi Edo Marchini (Greggio), scapestrato sciupafemmine ma poliziotto temerario e infallibile, perennemente lodato da tutto il commissariato lombardo in cui lavora.
Lontani, eppur vicini tanto nel lavoro quanto nel privato. Edo infatti, orgogliosamente solitario, non vede di buon occhio la forzata cooperazione con Marchini. I migliori lavorano sempre da soli.
Alla neonata rivalità lavorativa, portata all’esasperazione da continue gag e scaramucce, farà eco una competizione sentimentale. I due sono infatti innamorati della stessa donna, la ex moglie di Edo (Antonia Liskova), contesa dai due ufficiali.
Una battaglia su due campi dunque, professionale e sentimentale. Chi prevarrà: la ragione della diligenza e della goffa precisione di Beppe, o la sfrontatezza e il rude coraggio di Edo?
Realizzato da Cattleya, su una sceneggiatura di Fabio Bonifacci per la regia di Carmine Elia, “Occhio a quei due” è stato presentato anche al RomaFictionFest 2009.
Un film-tv su cui Mediaset spera di riuscire a sviluppare una serie tv, che andrà in onda in ottobre, così da poter valutare il gradimento del pubblico.
E’ ormai comprovato il feeling tra Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, che sulle strisce delle notizie più disparate regalano agli spettatori del preserale di Canale 5 un equilibro di risate e informazione.
Non è stato difficile ripartire da lì, dalla strana coppia, inossidabile dopo 16 anni di onorata carriera insieme, per tuffarsi a capo fitto nell’avventura di un nuovo genere televisivo, la commedia poliziesca italiana.
Prodotti simili, di ineguagliabile successo, esistono soltanto oltreoceano. Basti pensare a “Buddy Cop”, da cui proprio la nuova produzione Mediaset, “Occhio a quei due” trae ispirazione.
I protagonisti sono due poliziotti milanesi dalla personalità assai differente, costretti a lavorare in coppia per risolvere un caso ai limiti della legalità. C’è Beppe di Natale (Iacchetti), che ogni mattina si trasforma in Signor Precisetti, vista la sua maniacale ossessione per l’ordine e l’accuratezza nei dettagli di ogni situazione.
C’è poi Edo Marchini (Greggio), scapestrato sciupafemmine ma poliziotto temerario e infallibile, perennemente lodato da tutto il commissariato lombardo in cui lavora.
Lontani, eppur vicini tanto nel lavoro quanto nel privato. Edo infatti, orgogliosamente solitario, non vede di buon occhio la forzata cooperazione con Marchini. I migliori lavorano sempre da soli.
Alla neonata rivalità lavorativa, portata all’esasperazione da continue gag e scaramucce, farà eco una competizione sentimentale. I due sono infatti innamorati della stessa donna, la ex moglie di Edo (Antonia Liskova), contesa dai due ufficiali.
Una battaglia su due campi dunque, professionale e sentimentale. Chi prevarrà: la ragione della diligenza e della goffa precisione di Beppe, o la sfrontatezza e il rude coraggio di Edo?
Realizzato da Cattleya, su una sceneggiatura di Fabio Bonifacci per la regia di Carmine Elia, “Occhio a quei due” è stato presentato anche al RomaFictionFest 2009.
Un film-tv su cui Mediaset spera di riuscire a sviluppare una serie tv, che andrà in onda in ottobre, così da poter valutare il gradimento del pubblico.