- 15 Febbraio 2007
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Purtroppo apro oggi una discussione riguardante una notizia forse un pò vecchia ma che identifica un problema attuale che si fonda su un ideologia fin troppo stanca e malata ovvero quella nazista, Nicola è il ragazzo ucciso da un gruppo di naziskin, Nicola non dava fastidio a nessuno era un ragazzo normale conduceva la sua vita aveva un semplice laovoro e appunto era normale come gran parte dei ragazzi italiani, non aveva commesso niente, non aveva nemici la sua unica colpa era quella di esistere, aveva i capelli lunghi questo era il motivo per cui doveva essere ucciso, bestiale è quasi impossibile da descrivere la sensazione che provo se solo ci penso e contando anche il fatto che porto i capelli lunghi, voglio dire ma è mai possibile morire per delle idee, morire perchè si portano i capelli in un certo modo, una maglia di un altro colore e le basette più lunghe è mai possibile che questa cosa non susciti la benchè minima reazione da parte di nessuno, si ne parlano i giornali le televisioni ma quelli sono giornalisti e fanno il loro dovere ma non c'è stata nessuna ribellione della società, nessun sintomo di disgusto collettivo mosso non tanto da un senso di legalità quanto + che da un senso di libertà che dovrebbe nascere spontaneo nella coscienza di ognuno che disgustato dovrebbe dire:"io sono una persona libera e finchè non danneggio nessuno posso vestirmi e fare quello che voglio nel rispetto delle regole", e invece no questa notizia è stata inghiottita dalla società quasi come una cosa normale come se fosse una cosa che capita, e questa forse è la cosa peggiore cioè che l'evento non susciti niente, perchè almeno nei periodi delle grandi stragi di terrorismo estremista di destra e di sinistra, possiamo ricordare Piazza Fontana,la stazione di Bologna oppure l'Italicus, dopo le stragi c'erano le manifestazioni pacifiste che invitavano a cessare i morti e quindi c'era un coinvolgimento di tutta la società e la reazione collettiva della popolazione che disgustata manifestava la loro contrarietà con manifestazioni, blocchi e tutto ciò che si potesse fare per invitare ogni persona a riflettere ma sopratutto a reagire dopo i duri attacchi fatti alla libertà di pensiero, e poi c'è un altro aspetto quello politico della cosa, perchè è vero che i naziskin ancora prima di essere di estrema destra sono dei grandi ignoranti, ma qui la politica fa la sua ampia parte perchè non si può legittimare un partito che incita all'odio raziale libero e generalizzato contro tutti coloro che appartengono a culture e/o a società diverse dalla nostra (e sto parlando della lega) perchè è vero che Bossi non dirà mai esplicitamente di uccidere tutti coloro che sono diversi da noi (che poi questo"NOI" non è stato ancora ben definito perchè non vedo xkè bisognerebbe perseguitare quelli diversi da un "NOI" generalizzato che si identifica come tutti e nessuno piuttosto che il contrario) ma lo fa capire con quello che dice, perchè se un politico dice:"gli immigrati sono criminali" oppure:"i Gay non sono degni di esistere" è chiaro che sulla persona media ha come effetto che manifesta la sua contrarietà semplicemente ignorando extracomunitari e omosessuali ed altre persone diverse da "NOI" senza prendersela con nessuno, mentre altri che possono essere gruppi di tanti "NOI" con un manganello o un coltello in mano che si dicono:"hey guarda ho un coltello in mano e quella gente diversa da "NOI" sta rovinando il mio paese, è mio dovere ucciderli per risanare il mio paese" e questo succede, si certo con meccanismi molto più complicati e dinamiche differenti ma la sostanza è questa, il problema che il razzismo vieni in parte legittimato da un movimento politico che detiene la maggioranza solo perchè incita alla violenza e carica di tutte le colpe della società quella parte di persone diverse da "NOI", credo che questo non si possa tollerare da un paese civile, cmq esprimete la vostra opinione su questo fatto.
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