L'attaccante italo-argentino ha abbandonato in anticipo la seduta a Trigoria per una sospetta lesione ai flessori della coscia destra. La Roma comunica che l'entità dell'infortunio verrà valutata nelle prossime 48 ore
Destino, coincidenza o semplice sfortuna? La Roma s'interroga dopo aver visto infortunarsi Pablo Daniel Osvaldo a meno di 24 ore dalla cessione di Marco Borriello alla Juventus. In un colpo solo, infatti, Luis Enrique perde titolare e riserva del reparto offensivo giallorosso e si appresta ad affrontare la ripresa del campionato con gli attaccanti contati.
A mandare ko l'italo-argentino è stato un colpo di tacco provato sul finire d'allenamento. Il problema muscolare ha costretto il giocatore ad abbandonare il campo di Trigoria sopra una macchinetta elettrica e con una vistosa fasciatura con annessa borsa del ghiaccio applicata sulla zona infortunata. "Sospetta lesione ai flessori della coscia destra la cui entità verrà valutata nelle prossime 48 ore", la nota diffusa dalla Roma, che si augura di non dover fare a meno di Osvaldo per troppo tempo.
La sensazione, però, è quella di un caso simile a quello di Borini, infortunato nella gara col Milan del 29 ottobre scorso e tornato ad allenarsi regolarmente appena due giorni fa. Nel caso in cui gli esami strumentali, previsti per venerdì, dovessero certificare che per Osvaldo occorrono due mesi di stop il direttore sportivo Sabatini sarebbe costretto a rivedere la strategia sul mercato, andando a cercare una nuova punta (Nilmar e Floro Flores tra i possibili obiettivi).
L'ex Espanyol, assieme a De Rossi, è stato finora il giocatore più utilizzato da Luis Enrique ed ha svolto il ruolo di goleador della squadra con 7 reti realizzate. Ruolo che adesso dovranno interpretare al meglio i soli Totti, Bojan e Lamela, visto che Borini ancora non è al top della forma e il giovane uruguaiano Nico Lopez verrà schierato dalla Primavera nel Torneo di Viareggio in programma a febbraio.
Per venerdì è invece previsto l'arrivo nella Capitale di James Pallotta, socio forte della cordata statunitense che in estate ha rilevato il controllo della Roma. L'uomo d'affari, oltre ad occuparsi degli interessi della società (marketing, merchandising e questione stadio) e assistere alla gara col Chievo di domenica pomeriggio all'Olimpico, potrebbe incontrarsi a Trigoria con Daniele De Rossi per discutere del rinnovo del contratto in scadenza a giugno (l'agente Sergio Berti intanto si trova a Dubai, dove ha assistito all'amichevole tra Milan e Psg). Il centrocampista, che continua a svolgere un programma di lavoro personalizzato a causa di un affaticamento agli adduttori della coscia destra, ancora non ha sciolto le riserve sul proprio futuro e resta sempre un obiettivo sia del Manchester City di Mancini (destinazione quotata molto bassa dai bookmaker inglesi) sia del Real Madrid di Mourinho.
Destino, coincidenza o semplice sfortuna? La Roma s'interroga dopo aver visto infortunarsi Pablo Daniel Osvaldo a meno di 24 ore dalla cessione di Marco Borriello alla Juventus. In un colpo solo, infatti, Luis Enrique perde titolare e riserva del reparto offensivo giallorosso e si appresta ad affrontare la ripresa del campionato con gli attaccanti contati.
A mandare ko l'italo-argentino è stato un colpo di tacco provato sul finire d'allenamento. Il problema muscolare ha costretto il giocatore ad abbandonare il campo di Trigoria sopra una macchinetta elettrica e con una vistosa fasciatura con annessa borsa del ghiaccio applicata sulla zona infortunata. "Sospetta lesione ai flessori della coscia destra la cui entità verrà valutata nelle prossime 48 ore", la nota diffusa dalla Roma, che si augura di non dover fare a meno di Osvaldo per troppo tempo.
La sensazione, però, è quella di un caso simile a quello di Borini, infortunato nella gara col Milan del 29 ottobre scorso e tornato ad allenarsi regolarmente appena due giorni fa. Nel caso in cui gli esami strumentali, previsti per venerdì, dovessero certificare che per Osvaldo occorrono due mesi di stop il direttore sportivo Sabatini sarebbe costretto a rivedere la strategia sul mercato, andando a cercare una nuova punta (Nilmar e Floro Flores tra i possibili obiettivi).
L'ex Espanyol, assieme a De Rossi, è stato finora il giocatore più utilizzato da Luis Enrique ed ha svolto il ruolo di goleador della squadra con 7 reti realizzate. Ruolo che adesso dovranno interpretare al meglio i soli Totti, Bojan e Lamela, visto che Borini ancora non è al top della forma e il giovane uruguaiano Nico Lopez verrà schierato dalla Primavera nel Torneo di Viareggio in programma a febbraio.
Per venerdì è invece previsto l'arrivo nella Capitale di James Pallotta, socio forte della cordata statunitense che in estate ha rilevato il controllo della Roma. L'uomo d'affari, oltre ad occuparsi degli interessi della società (marketing, merchandising e questione stadio) e assistere alla gara col Chievo di domenica pomeriggio all'Olimpico, potrebbe incontrarsi a Trigoria con Daniele De Rossi per discutere del rinnovo del contratto in scadenza a giugno (l'agente Sergio Berti intanto si trova a Dubai, dove ha assistito all'amichevole tra Milan e Psg). Il centrocampista, che continua a svolgere un programma di lavoro personalizzato a causa di un affaticamento agli adduttori della coscia destra, ancora non ha sciolto le riserve sul proprio futuro e resta sempre un obiettivo sia del Manchester City di Mancini (destinazione quotata molto bassa dai bookmaker inglesi) sia del Real Madrid di Mourinho.
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