Palermo, rinascita a Torino Batte ancora la Juve: 3-1

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Utente Normale
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6 Settembre 2010
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I rosanero per la terza stagione di fila espugnano l'Olimpico: reti di Pastore, Ilicic, Bovo e Iaquinta. La squadra di Delio Rossi aggancia i bianconeri a quota 4 punti in classifica. Palo di Pastore, eccellente, traversa di Del Piero poi sostituito da Delneri



TORINO, 23 settebre 2010 - Il Palermo ormai ci ha preso l'abitudine. Batte la Juventus a domicilio per la terza stagione di fila, giocando un bel calcio e rilanciandosi in classifica, dopo il solitario puntincino raggranellato in tre partite. Insomma, i rosanero si tirano fuori dalla buca dove si erano cacciati. E lasciamo il posto nella buca alla Juve di Delneri, surclassata sul piano della prestazione prima ancora che del risultato. Che dice 2-0 Palermo, gol di Pastore, sontuoso, e Ilicic, suo degno partner nella coppia di trequartisti dietro Pinilla. Già Pinilla. Schierato a sorpresa centravanti da Delio Rossi, che le ha indovinate tutte, preferendo la sua fisicità al frullatore Hernandez, un razzo, ma meno capace di far salire la squadra in trasferta, tenendo palla. Le ha indovinate meno Delneri, che dopo un passo avanti, quello di Udine, vede i suoi fare un netto passo indietro. La difesa gioca tanto alta che sembra quella di Zeman, con gli esterni bassi che invece paiono giocare alle belle statuine, il centrocampo ha la creatività di una catena di montaggio, e l'attacco tascabile Quagliarella-Del Piero non è parso ben assortito. Il capitano, poi di gran lunga il più incisivo dei bianconeri, è stato tolto sullo 0-1 in maniera misteriosa. E quindi si è passati da un attacco tutto fantasia e niente fisico ad un attacco tutto fisico e niente fantasia. E la casella gol segnati si muove dallo 0 solo quando i bianconeri sono sotto di tre reti, anche per merito di un ottimo Sirigu, tra i pali. Alla Juve non è bastato neanche aggrapparsi al solito orgoglio: ha lottato, invano, fino al 94'.

SUPER PALERMO — Il Palermo sembra tutto tranne che una squadra in difficoltà, con un solo misero punticino in classifica. Delio Rossi l'ha rimodellata per l'occasione: Bacinovic playmaker, Pastore, elegante come una Mercedes, e Ilicic dietro a Pinilla, la cui stazza è stata preferita alla verve di Hernandez. Dopo 2' i rosanero sono già avanti. Gol di Pastore, e di chi sennò: il giocatore piùù atteso, che ribadisce in rete uina corta respinta di Storari su Pinilla. Difesa della Juve distratta, per usare un eufemismo. La squadra di Delneri fatica da matti: tiene la difesa alta, quasi a centroacampo e soffre sugli esterni le ripartenze degli ospiti. Pinilla sfiora il palo con un diagonale destro, Pastore, devastante negli spazi larghi, si mangia un gol solo davanti al portiere. Colpisce il palo a Storari battuto, ma la scivolata di Motta è da Mai dire gol. Il Palermo manca il colpo da k.o.

ORGOGLIO DEL PIERO — E alloa la Juve prova a replicare, trascinata dal suo capitano, l'eterno Del Piero. Che si ribella alla situazione, ben fotografata allo scontro fisico al 13' tra Pepe e Marchisio. Sembra l'autoscontro. Del Piero cambia marcia. Sfiora il gol su punizione (bravo Sirigu), poi chiama il portiere della Nazionale ad un paratone salvarisultato sul suo destro dalla distanza. La palla finisce sulla traversa. Poi quasi allo scadere di tempo Del Piero iin dribbling è steso in area da Cassani, l'arbitro Orsato gli dice di rialzarsi. E prende una topica clamorosa, visto che era a pochi metri e l'azione era statica.

DELNERI CAMBIA — Dentro Iaquinta e Amauri per Pepe e Quagliarella, sottotono. La Juve è rimodellata con un 4-2-3-1, con Krasic-Del Piero-Iaquinta dietro Amauri. La Juve preme, ma non passa. Delneri inspiegabilmente al quarto d'ora toglie Del Piero, il migliore dei suoi. Dentro Aquilani.

RADDOPPIO ILICIC — Il Palermo prende la Juve d'infilata una volta di più, ancora sugli esterni, la difesa bianconera. Pastore punta Motta e calcia verso Storari, che respinge corto, irromper Ilicic, non pressato da Grygera, che colpisce sporco e trova la carambola vincente con il palo. 2-0 Palermo. E Juve al tappeto.

CAPOCCIATE AMAURI — La Juve ha poche divagazioni adesso, rispetto allo spartito. Palla sugli esterni, soprattutto sul dinamico Krasic, e palla in mezzo per la testa del rientrante Amauri, che di testa la prende spesso e volentieri, ma non sempre è preciso. Quando trova la porta, ci pensa Sirigu a dirgli di no. Arrivano anche i gol di Bovo di punizione, e di Iaquinta di tesa su cross di Motta, sempre più a suo agio quando gioca in proiezione offensiva. Vince un ottimo Palermo, che esce dalla crisi. E la lascia ai bianconeri, agganciati e15esimi in classifica

FONTE: Gazzetta.it
 
La vittoria è stata piu che meritata e l'hanno detto tutti