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Saranno 9,5 milioni (rispetto ai 10,6 milioni del 2011) gli italiani in vacanza che dormiranno almeno una notte fuori casa per Pasqua, facendo segnare un -10,3%.
07/04/2012 - Saranno 9,5 milioni (rispetto ai 10,6 milioni del 2011) gli italiani in vacanza che dormiranno almeno una notte fuori casa per Pasqua, facendo segnare un -10,3%. Tra tutti costoro, oltre il 90% resterà in Italia (come nel 2011), mentre il 9,5% (rispetto all'8% del 2011) andrà all'estero.
Per 51 milioni di italiani, quindi, niente vacanze e per la metà la mancanza di soldi è la motivazione. Lo dice uno studio di Federalberghi. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) quest'anno si attesterà sui 329 Euro rispetto ai 309 del 2011 generando un giro d'affari di 3,13 miliardi di Euro (rispetto ai 3,27 miliardi di Euro del 2011) per un decremento del 4%. Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (37% delle preferenze, rispetto al 38% del 2011), seguita dalla montagna al 24% (rispetto al 29% del 2011).
In crescita le località d'arte maggiori e minori che toccheranno il 21% (rispetto al 15% del 2011), mentre il 7% andrà in località lacuali (rispetto al 4% del 2011) ed un 2% in località termali e del benessere (rispetto all'1,5% del 2011). Per chi invece preferirà l'estero, spiccano le Capitali europee con il 65% dei consensi (rispetto al 50% del 2011), seguite dalle località di mare con il 21% (rispetto al 23% del 2011).
"La crisi dei consumi in generale e turistici in particolare delle famiglie italiane non accenna a diminuire, nemmeno in un periodo tradizionalmente festivo quale quello pasquale", ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.
"La perdita di oltre il 10% di italiani che partiranno per Pasqua - prosegue Bocca - ed il parallelo decremento del 4% del giro d'affari, costituiscono due campanelli d'allarme di notevole portata. Ed a conferma di questo allarme - aggiunge il Presidente degli albergatori italiani - dalla nostra indagine risulta come addirittura il 49,9% di chi dichiara che non farà vacanze a Pasqua (pari ad oltre 25 milioni di connazionali) indichi nei motivi economici tale scelta".
Fonte consultata: corrieredellasera.it
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