Calcio e pay tv: la Lega è al lavoro per il nuovo contratto 2015-2018, la tensione è altissima. In gioco un miliardo di euro (a stagione) che la pay-tv oggi garantisce alle 20 società di Serie A.
Agire sui costi, uno degli obiettivi. Come ha spiegato l'Amministratore Delegato di RTI Marco Giordani in un incontro con la stampa, al quale hanno partecipato anche il Direttore di Sportmediaset Claudio Brachino e il Direttore Editoriale Ettore Rognoni, oggi il prezzo del diritto tivu in Italia è il più salato d'Europa: 176 euro ad abbonato, contro i 143 della Premier League e i 120 della Bundesliga. La Lega non può pretendere di far salire il costo del prodotto, già elevatissimo.
Gli abbonati al calcio in pay-tivu nel 2013 sono 4 milioni e 735mila, 500mila in meno rispetto al 2011 (quota massima), 300mila in meno rispetto al 2012. La soglia dei 5 milioni era stata superata anche nel 2009 e nel 2010. Una contrazione dovuta -è evidente- alla crisi economica. Questo nonostante gli sforzi di promozione del prodotto-calcio che viene fatto, per esempio sulle Reti Mediaset: con 795 minuti a settimana fra reti in chiaro e pay.
Pretendere che la domanda si espanda, oggi, non è logico. E per fare in modo che i costi del prodotto calcio non aumentino, è necessario che il mercato rimanga aperto a due operatori concorrenti, come sono oggi Sky e Premium.
La domanda potrà crescere -ovvio- quando la crisi generale sarà superata. Ma bisognerà agire anche su un sensibile miglioramento del prodotto-calcio: stadi, calendari, competitività dei campionati, tecnologia e altro.
Anche io sono d'accordo che i prezzi si sono alzati troppo, nel 2006 pagavo "solo" €5,00 a partita. Voi cosa ne pensate?
Agire sui costi, uno degli obiettivi. Come ha spiegato l'Amministratore Delegato di RTI Marco Giordani in un incontro con la stampa, al quale hanno partecipato anche il Direttore di Sportmediaset Claudio Brachino e il Direttore Editoriale Ettore Rognoni, oggi il prezzo del diritto tivu in Italia è il più salato d'Europa: 176 euro ad abbonato, contro i 143 della Premier League e i 120 della Bundesliga. La Lega non può pretendere di far salire il costo del prodotto, già elevatissimo.
Gli abbonati al calcio in pay-tivu nel 2013 sono 4 milioni e 735mila, 500mila in meno rispetto al 2011 (quota massima), 300mila in meno rispetto al 2012. La soglia dei 5 milioni era stata superata anche nel 2009 e nel 2010. Una contrazione dovuta -è evidente- alla crisi economica. Questo nonostante gli sforzi di promozione del prodotto-calcio che viene fatto, per esempio sulle Reti Mediaset: con 795 minuti a settimana fra reti in chiaro e pay.
Pretendere che la domanda si espanda, oggi, non è logico. E per fare in modo che i costi del prodotto calcio non aumentino, è necessario che il mercato rimanga aperto a due operatori concorrenti, come sono oggi Sky e Premium.
La domanda potrà crescere -ovvio- quando la crisi generale sarà superata. Ma bisognerà agire anche su un sensibile miglioramento del prodotto-calcio: stadi, calendari, competitività dei campionati, tecnologia e altro.
Anche io sono d'accordo che i prezzi si sono alzati troppo, nel 2006 pagavo "solo" €5,00 a partita. Voi cosa ne pensate?