Poniamoci innanzi tutto una domanda: perché la sessualità è così importante nella vita di una coppia?
Il motivo biologico originario è, naturalmente, la continuazione della specie, la spinta evoluzionistica a riprodursi e a trasmettere i nostri geni alle generazioni successive.
Negli anni '70 Richard Dawkins, biologo evoluzionista, sviluppò il concetto di "gene egoista" asserendo che "noi siamo macchine per la sopravvivenza, veicoli automatici ciecamente programmati per preservare quelle molecole egoiste conosciute come geni". (Dawkins, 1979).
Nel corso dell'evoluzione umana a questo scopo riproduttivo se ne è affiancato un altro legato alla necessità di allevare i figli per molto tempo, nascendo il cucciolo d'uomo estremamente bisognoso ed immaturo.
È diventato evolutivamente vincente un comportamento di alleanza e di aiuto nella crescita della prole. La sessualità dunque come ottimo collante per la coppia, mezzo per tenere uniti l'uomo e la donna, anche al di là dello scopo specificamente riproduttivo.
Oggi, nella nostra società occidentale, un uomo e una donna (o anche due persone dello stesso sesso) stanno insieme anche per altre ragioni, oltrechè per la spinta riproduttiva e il bisogno di crescita dei figli: motivi affettivi, pratico-economici, di realizzazione di sé, ma la sessualità resta uno dei pilastri su cui si regge la coppia.
Troppo spesso questo sostegno viene trascurato, si rinuncia ad esso perché nel corso degli anni gli si dà sempre meno importanza col rischio di squilibrare la stabilità della coppia e far mancare all'individuo una fonte primaria di gratificazione e piacere.
È utile tener presente che il desiderio sessuale nella coppia attraversa naturali trasformazioni e cambiamenti. Ci è piaciuto così immaginare che la coppia viva diverse stagioni, analoghe a quelle che attraversa la natura.
Se una coppia si abitua a considerare le trasformazioni del desiderio sessuale come qualcosa di naturale ed utile e perciò, invece di lottare ed opporsi ad esse, le conosce e le asseconda, è più probabile che non si creino grosse delusioni e grandi conflitti e che il desiderio resti elevato.
Nel lavoro terapeutico e di consulenza con le coppie, per rappresentare le fasi evolutive del desiderio, spesso ricorriamo a due metafore: la metafora delle stagioni e quella della torta del desiderio.
Per inciso, da un punto di vista metodologico, il ricorso ad un linguaggio metaforico, in questo caso proposto dai terapeuti, facilita il contatto con le parti Bambine dei pazienti favorendo la possibilità di aprirsi ad un dialogo in un campo, come quello della sessualità, ancora oggi assai minato da pregiudizi e tabù.
In un diagramma a torta proponiamo una rappresentazione degli ingredienti che compongono il desiderio nelle varie età della coppia, nelle sue stagioni.
Sappiamo che per fare una buona torta occorrono innanzi tutto gli ingredienti giusti e una ricetta accurata ce li può elencare. Sta poi all'abilità del pasticcere combinarli in modo creativo. Il risultato non è garantito nella ricetta, ma questa è una buona base!
Queste torte non sono oggettive, non derivano da studi statistici o sperimentali.
Sono piuttosto degli indicatori di come prevalentemente è composto il desiderio nelle varie stagioni. Traggono origine dalla nostra esperienza clinica ed anche dallo studio e dall'osservazione delle coppie e del mondo che ci circonda e servono più come suggerimento che come prescrizione.
Attraverso il trascorrere delle stagioni e le corrispondenti torte descriviamo il cammino ideale di una coppia stabile che inizia con la giovinezza e termina con la vecchiaia e la morte.
Siamo ben consapevoli che questa situazione (peraltro comune nelle passate generazioni) diventa sempre meno standard e sempre più eccezionale. Ci serve però come schema di riferimento per descrivere le varie fasi del desiderio che comunque si possono vivere in coppia.
Le coppie si sciolgono, si riformano, il desiderio attraversa varie fasi, ritorna alle fasi precedenti, accelera il suo cammino o anche si fissa su una fase specifica.
Cercheremo di dimostrare nel prosieguo che come non c'è una stagione più importante o superiore alle altre (e lo prova il fatto che ognuno ha la sua preferenza sul tema), così ogni fase della sessualità della coppia ha i suoi splendori caratteristici ed il suo fascino particolare ed anche i suoi rischi e le sue trappole specifiche.
Difficile e rischioso naturalmente dare età precise alle stagioni del desiderio.
Abbiamo pensato alle stagioni naturali, abbiamo tenuto presente che oggi l'aspettativa media di vita è di circa 80 anni e che i tempi della maturazione e della formazione della famiglia si sono spostati in avanti; sappiamo inoltre che ormai si è vecchi sempre più tardi e anche la salute in generale è migliorata.
Parlando di sessualità di coppia lasciamo fuori i primi 15 anni di vita.
Il motivo biologico originario è, naturalmente, la continuazione della specie, la spinta evoluzionistica a riprodursi e a trasmettere i nostri geni alle generazioni successive.
Negli anni '70 Richard Dawkins, biologo evoluzionista, sviluppò il concetto di "gene egoista" asserendo che "noi siamo macchine per la sopravvivenza, veicoli automatici ciecamente programmati per preservare quelle molecole egoiste conosciute come geni". (Dawkins, 1979).
Nel corso dell'evoluzione umana a questo scopo riproduttivo se ne è affiancato un altro legato alla necessità di allevare i figli per molto tempo, nascendo il cucciolo d'uomo estremamente bisognoso ed immaturo.
È diventato evolutivamente vincente un comportamento di alleanza e di aiuto nella crescita della prole. La sessualità dunque come ottimo collante per la coppia, mezzo per tenere uniti l'uomo e la donna, anche al di là dello scopo specificamente riproduttivo.
Oggi, nella nostra società occidentale, un uomo e una donna (o anche due persone dello stesso sesso) stanno insieme anche per altre ragioni, oltrechè per la spinta riproduttiva e il bisogno di crescita dei figli: motivi affettivi, pratico-economici, di realizzazione di sé, ma la sessualità resta uno dei pilastri su cui si regge la coppia.
Troppo spesso questo sostegno viene trascurato, si rinuncia ad esso perché nel corso degli anni gli si dà sempre meno importanza col rischio di squilibrare la stabilità della coppia e far mancare all'individuo una fonte primaria di gratificazione e piacere.
È utile tener presente che il desiderio sessuale nella coppia attraversa naturali trasformazioni e cambiamenti. Ci è piaciuto così immaginare che la coppia viva diverse stagioni, analoghe a quelle che attraversa la natura.
Se una coppia si abitua a considerare le trasformazioni del desiderio sessuale come qualcosa di naturale ed utile e perciò, invece di lottare ed opporsi ad esse, le conosce e le asseconda, è più probabile che non si creino grosse delusioni e grandi conflitti e che il desiderio resti elevato.
Nel lavoro terapeutico e di consulenza con le coppie, per rappresentare le fasi evolutive del desiderio, spesso ricorriamo a due metafore: la metafora delle stagioni e quella della torta del desiderio.
Per inciso, da un punto di vista metodologico, il ricorso ad un linguaggio metaforico, in questo caso proposto dai terapeuti, facilita il contatto con le parti Bambine dei pazienti favorendo la possibilità di aprirsi ad un dialogo in un campo, come quello della sessualità, ancora oggi assai minato da pregiudizi e tabù.
In un diagramma a torta proponiamo una rappresentazione degli ingredienti che compongono il desiderio nelle varie età della coppia, nelle sue stagioni.
Sappiamo che per fare una buona torta occorrono innanzi tutto gli ingredienti giusti e una ricetta accurata ce li può elencare. Sta poi all'abilità del pasticcere combinarli in modo creativo. Il risultato non è garantito nella ricetta, ma questa è una buona base!
Queste torte non sono oggettive, non derivano da studi statistici o sperimentali.
Sono piuttosto degli indicatori di come prevalentemente è composto il desiderio nelle varie stagioni. Traggono origine dalla nostra esperienza clinica ed anche dallo studio e dall'osservazione delle coppie e del mondo che ci circonda e servono più come suggerimento che come prescrizione.
Attraverso il trascorrere delle stagioni e le corrispondenti torte descriviamo il cammino ideale di una coppia stabile che inizia con la giovinezza e termina con la vecchiaia e la morte.
Siamo ben consapevoli che questa situazione (peraltro comune nelle passate generazioni) diventa sempre meno standard e sempre più eccezionale. Ci serve però come schema di riferimento per descrivere le varie fasi del desiderio che comunque si possono vivere in coppia.
Le coppie si sciolgono, si riformano, il desiderio attraversa varie fasi, ritorna alle fasi precedenti, accelera il suo cammino o anche si fissa su una fase specifica.
Cercheremo di dimostrare nel prosieguo che come non c'è una stagione più importante o superiore alle altre (e lo prova il fatto che ognuno ha la sua preferenza sul tema), così ogni fase della sessualità della coppia ha i suoi splendori caratteristici ed il suo fascino particolare ed anche i suoi rischi e le sue trappole specifiche.
Difficile e rischioso naturalmente dare età precise alle stagioni del desiderio.
Abbiamo pensato alle stagioni naturali, abbiamo tenuto presente che oggi l'aspettativa media di vita è di circa 80 anni e che i tempi della maturazione e della formazione della famiglia si sono spostati in avanti; sappiamo inoltre che ormai si è vecchi sempre più tardi e anche la salute in generale è migliorata.
Parlando di sessualità di coppia lasciamo fuori i primi 15 anni di vita.